Ucraina: Kiev e Mosca scambiano più di 300 prigionieri di guerra
Russia e Ucraina hanno scambiato più di 300 prigionieri di guerra grazie alla mediazione degli Emirati arabi uniti in vista delle festività del nuovo anno.
Sono 150 i soldati russi lasciati andare da Kiev in cambio di 150 militari ucraini liberati dalla Russia, ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca. Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato il rientro a casa di 189 prigionieri, fra cui soldati, guardie di confine e due civili di Mariupol.
Musk: “Zelensky il più grande campione di furti”
Elon Musk attacca il nuovo invio americano di aiuti militari all’Ucraina definendo il presidente Volodymyr Zelensky «campione di furti di tutti i tempi». Partecipando ad una conversazione su X in cui una serie di utenti criticavano la decisione di Joe Biden il miliardario ha commentato un post in particolare nel quale si sosteneva ironicamente l’abilità del leader ucraino di «rubar soldi». «All-time champ», «campione di tutti i tempi», ha attaccato Musk, che è sempre stato critico nei confronti degli aiuti all’Ucraina.
Usa, altri 2,5 miliardi di aiuti militari all’Ucraina
Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da 2,5 miliardi di dollari, con l’amministrazione Biden che si affretta a sostenere Kiev prima che il presidente eletto Donald Trump entri in carica. «
Oggi sono orgoglioso di annunciare quasi 2,5 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza per l’Ucraina, mentre il popolo ucraino continua a difendere la propria indipendenza e libertà dall’aggressione russa», ha affermato il presidente Joe Biden in una dichiarazione.
Intelligence Gb, in un mese oltre 1.500 soldati russi morti o feriti
L’esercito russo ha subito più di 1.500 morti e feriti nel solo mese di novembre. Lo ha rivelato un rapporto dell’intelligence britannica, che ha anche avvertito degli sforzi di Mosca per attirare nuove reclute cancellando i debiti di chi si arruola a partire da questo dicembre. Il presidente russo Vladimir Putin ha promulgato a fine novembre una legge per cancellare i debiti di chi firma un contratto con le forze armate, con un limite massimo di 10 milioni di rubli (circa 92.000 euro). Questo si aggiunge ad altre misure che, secondo Londra, Mosca sta adottando per “avere abbastanza rimpiazzi” per coprire un numero “rapidamente crescente” di vittime. L’intelligence britannica indica che più di 760.000 militari russi sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione, con una media di 1.523 durante il mese di novembre. Con questo tipo di “incentivo”, le autorità russe cercherebbero di evitare ulteriori mobilitazioni parziali, poiché tali appelli minano l’immagine del governo e possono incoraggiare l’emigrazione “su larga scala”. Tuttavia, i servizi britannici avvertono anche che “probabilmente aumenteranno le pressioni finanziarie” per un settore bancario già sotto la pressione delle sanzioni e dell’aumento dei tassi di interesse.
Zelensky ringrazia Carter per “fermo sostegno a libertà” Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso omaggio all’ex leader americano Jimmy Carter per il suo fermo sostegno a Kiev nella lotta «per la libertà», nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.
«Il suo cuore è stato saldamente al nostro fianco nella nostra continua lotta per la libertà. Apprezziamo il suo incrollabile impegno a favore della fede cristiana e dei valori democratici, così come il suo incrollabile sostegno all’Ucraina di fronte alla «aggressione ingiustificata della Russia», ha affermato Zelensky sul suo profilo X salutando l’ex presidente Usa morto ieri all’età di 100 anni
Bratislava: Kiev consideri cedere territori a Mosca
Il ministro della Difesa slovacco Robert Kalinak ha affermato ieri che l’Ucraina potrebbe dover cedere parte del suo territorio alla Russia a causa delle realtà sul campo, riferisce l’agenzia di stampa locale Tasr. Durante un’intervista televisiva, Kalinak ha detto che la priorità della Slovacchia è un cessate il fuoco immediato e negoziati di pace. Se da una parte il ministro di Bratislava ha affermato che la Russia è innegabilmente l’aggressore nel conflitto e ha violato il diritto internazionale, dall’altra ha detto che la stabilità del dopoguerra è più importante dei suoi confini precisi.
«L’Ucraina non si rende conto che non si troverà mai tra la Germania e la Svizzera, ma condividerà sempre il suo confine più lungo con la Federazione Russa», ha sottolineato Kalinak. «È importante che, soprattutto, le persone smettano di morire».
I media ucraini ricordano come sotto la guida del primo ministro slovacco Robert Fico, Bratislava abbia preso una brusca svolta in politica estera interrompendo le forniture militari a Kiev dalle scorte delle forze armate slovacche e adottando una retorica più favorevole a Mosca. Fico ha anche annunciato recentemente di aver accettato l’invito del Cremlino a partecipare alle celebrazioni del Giorno della vittoria a Mosca il prossimo maggio.
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