senza scuse, missile siberiano verso l’Italia, torna il Burian con neve poderosa. Ecco la data

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Gennaio 2025 potrebbe essere ricordato come uno dei periodi più rigidi degli ultimi anni. Le ultime analisi meteorologiche lasciano intravedere la possibilità concreta di un ritorno del temuto Burian, il vento gelido proveniente dalle steppe siberiane, capace di portare gelo estremo e nevicate significative anche a quote pianeggianti. Sebbene i modelli numerici stiano ancora mostrando incertezze nei dettagli, l’ipotesi di un’irruzione artica intorno all’8-9 gennaio 2025, con effetti che potrebbero protrarsi fino al 14-15 gennaio, sembra sempre più plausibile.




Il Burian: cosa lo rende così temuto?

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Il Burian è un vento gelido e secco che origina dalle immense distese siberiane, dove le temperature scendono regolarmente ben al di sotto dello zero. Quando queste masse d’aria fredda si mettono in movimento verso l’Europa, incontrano il clima più umido e mite del Mediterraneo, creando condizioni atmosferiche estremamente instabili. Il risultato è un mix esplosivo di gelo intenso e precipitazioni nevose che possono interessare vaste aree del continente, inclusa l’Italia.


Se il Burian dovesse effettivamente colpire il nostro Paese, ci troveremmo di fronte a un evento meteorologico capace di paralizzare intere regioni, con nevicate diffuse e temperature che, in alcune zone, potrebbero scendere di molti gradi sotto lo zero.


Le date più probabili: dall’8 al 15 gennaio 2025


Secondo le proiezioni attuali, il periodo più a rischio per l’arrivo del Burian sarebbe quello compreso tra l’8 e il 15 gennaio 2025. Durante questa finestra temporale, le condizioni atmosferiche potrebbero essere favorevoli a un’irruzione di aria siberiana sull’Europa e successivamente sull’Italia.

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L’elemento chiave sarà il comportamento dell’anticiclone delle Azzorre. Se questo si posizionerà in modo tale da bloccare le correnti atlantiche e favorire la discesa di aria fredda da est, il Burian potrebbe avere strada libera per raggiungere la nostra penisola. Tuttavia, molto dipenderà dai dettagli della configurazione atmosferica, che al momento i modelli numerici faticano ancora a delineare con precisione.


Le regioni più a rischio: neve e gelo diffusi


Se il Burian dovesse concretizzarsi, l’intero Paese sarebbe coinvolto, ma alcune aree risulterebbero più esposte:

    •    Nord Italia: Le regioni settentrionali potrebbero sperimentare un brusco calo delle temperature, con gelate intense e nevicate che interesserebbero non solo le Alpi ma anche le pianure, incluse città come Milano, Torino e Bologna.

    •    Centro Italia: Il versante adriatico sarebbe particolarmente colpito, con nevicate diffuse che potrebbero raggiungere anche le coste di Marche, Abruzzo e Molise. Le zone interne, come l’Umbria e la Toscana orientale, vedrebbero accumuli significativi.

    •    Sud Italia: Anche il Sud non sarebbe risparmiato. La Puglia, in particolare, potrebbe trovarsi al centro dell’azione, con nevicate che interesserebbero non solo le Murge e il Gargano, ma anche le città costiere come Bari e Brindisi. Basilicata e Calabria, soprattutto nelle zone interne, potrebbero vedere accumuli importanti.

    •    Isole maggiori: Sebbene meno esposte, Sardegna e Sicilia potrebbero comunque sperimentare un abbassamento drastico delle temperature e, nelle zone più alte, episodi di neve.


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Leggi anche: aria siberiana diretta sull’ITALIA, ecco quando


Cosa aspettarsi: gelo senza compromessi


Se il Burian dovesse davvero fare il suo ingresso in scena, ci aspetteremmo un’ondata di gelo che non farebbe sconti. Le temperature potrebbero scendere ben al di sotto dello zero, anche di giorno, soprattutto nelle aree interne e nelle pianure del Nord. Le nevicate, pur non uniformi, potrebbero essere abbondanti, soprattutto lungo il versante adriatico e nelle regioni meridionali.


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I venti gelidi aumenterebbero la percezione del freddo, rendendo il clima ancora più rigido. Le bufere di neve, con visibilità ridotta e accumuli rapidi, rappresenterebbero un ulteriore rischio, soprattutto nelle aree montuose e collinari.


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Nonostante i segnali attuali siano favorevoli a un’irruzione del Burian, gli esperti meteo sottolineano che l’incertezza rimane alta. A così lunga distanza, i modelli numerici presentano margini di errore significativi, e basterebbe una minima variazione nella traiettoria dell’anticiclone delle Azzorre per cambiare radicalmente lo scenario.


Tuttavia, l’ipotesi di un ritorno del Burian a gennaio 2025 non può essere esclusa. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere meglio l’evoluzione atmosferica e per fornire previsioni più precise.


Conclusioni


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L’arrivo del Burian a gennaio 2025 rappresenta uno scenario che, pur con qualche incertezza, appare sempre più plausibile. Se le condizioni atmosferiche lo consentiranno, il gelo siberiano potrebbe colpire l’Italia con forza, portando nevicate diffuse e temperature estreme.


La finestra temporale più probabile sembra essere quella tra l’8 e il 15 gennaio, un periodo in cui l’Italia potrebbe trovarsi sotto l’assedio del freddo artico. Resta fondamentale monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo, poiché i prossimi giorni saranno decisivi per confermare o meno questa ipotesi. Intanto, meglio prepararsi: il Burian potrebbe non fare sconti.



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