LECCE – Come annunciato, questa mattina a Palazzo Carafa, la sindaca, Adriana Poli Bortone e la giunta, hanno incontrato i cronisti per uno scambio di auguri accompagnato da un primo bilancio semestrale dopo l’avvio della nuova esperienza amministrativa alla guida della città.
Non sono mancate le critiche alla gestione del suo predecessore, l’ex primo cittadino Carlo Salvemini, in relazione soprattutto alla situazione finanziaria dell’ente, e sono state tracciate alcune linee guida della nuova programmazione che, per quanto “condizionata”, secondo l’analisi della sindaca, dalla contabilità pregressa che di fatto ha ingessato il Bilancio comunale, può ancora affidarsi alle risorse già incamerate grazie al Fondo di Coesione e al Pnrr, e punta ad intercettare anche nuove forme di finanziamento.
Anche se la linea di demarcazione sembra essere sempre quella già riecheggiata in campagna elettorale, destinata cioè ad operare in discontinuità con le passate amministrazioni per ribaltare una situazione che vede sia la macchina burocratica e amministrativa che i servizi in essere non “soddisfacenti” secondo la visione illustrata da Adriana Poli Bortone.
Mani legate dal Bilancio
“Insieme con il capo di gabinetto, Angelo Tondo, ma con tutta la struttura amministrativa e i dirigenti” ha spiegato la sindaca, “il Comune di Lecce si è dato da fare per partecipare al Fondo di Coesione, che diventa importante per aprire nuovi scenari di sviluppo per la città. Anche perché noi partiamo con un Bilancio, che al di là dei proclami che sono stati fatti in precedenza, è un Bilancio che ci dà qualche preoccupazione per il futuro. E’ quanto ci ha riferito anche l’ispettore del Ministero” ha puntualizzato il primo cittadino, “che è stato qui tre mesi ad analizzare gli atti contabili dei cinque anni dal 2019 al 2023 e che ci ha dato delle notizie che non sono di grande, e neanche di piccolo, conforto”.
“Affronteremo ugualmente la situazione, come amministrazione responsabile” ha assicurato Adriana Poli Bortone, “nonostante un bilancio ingessato che ha visto inserite, a suo tempo, delle entrate che si sapeva non sarebbero potute essere incamerate, e che quindi ci costringerà ad operare con molta cautela”.
Il concetto espresso è molto chiaro: quello che l’amministrazione farà, o potrà fare, sarà legato solo grazie ai nuovi finanziamenti che si riuscirà ad intercettare e grazie alle progettualità messe in opera grazie al Fondo di Coesione e al Pnrr. In tale direzione sono stati ricordati alcuni e gravi ritardi “nei 37 cantieri aperti per l’anno delle elezioni e alcuni fermi da tempo, per colpa di alcune ditte poco serie che non sono particolarmente affidabili e che non rispettano i tempi e ciò influisce anche sul traffico e sui disagi che ricadano sui cittadini. Anche in quel settore cercheremo di dare presto una svolta”, ha assicurato la sindaca.
Le criticità a Palazzo
“Mi sono ritrovata una situazione nella macchina amministrativa di Palazzo Carafa” ha sottolineato ancora Poli Bortone, “con la metà dei dipendenti comunali in organico e con meno della metà dei dirigenti. In una situazione che evidenzia dei servizi che assolutamente non mi soddisfano. Primo tra tutti il Piano sociale di zona. Un piano molto finanziato, e che produce poco. Su quello si farà un ragionamento serio e rigoroso per cambiare le cose e la regia di intereventi molto importanti per i cittadini”.
“Sono stati sei mesi di grande lavoro e anche consultazione” ha aggiunto il primo cittadino, “e finalmente c’è un contatto diretto con i cittadini che mancava da tempo e che ho orgogliosamente riattivato. Ora stabiliremo con onestà delle priorità di intervento, perché tutto quello che ci viene chiesto e suggerito non si può fare. E anche perché” ribadisce la sindaca, “con un bilancio in queste condizioni non si potrebbe fare quasi niente, se non l’ordinaria amministrazione. Ci daremo da fare ancora di più per sfruttare i finanziamenti già avuti e per intercettarne di nuovi sperando anche di avere un rapporto di maggiore collaborazione con la Regione che dovrebbe dare risposte più immediate”.
Le nuove prospettive
L’amministrazione Poli Bortone cerca quindi di saltare gli ostacoli evidenziati e guarda a nuove prospettive, che riguardano la sicurezza, la razionalizzazione delle piste ciclabili, le aree parcheggio, i servizi sociali, e l’utilizzo dei fondi del Pnrr anche per il porto di San Cataldo e per tutta la fascia costiera. E poi riallacciare la pianificazione del nuovo Pug, anche questo “visionato” come meno vincolante rispetto a quello mutuato da Salvemini e la sua amministrazione.
“Mi piacerebbe dare un nuovo impulso anche al turismo culturale” ha chiosato la sindaca, “perché Lecce non è solo Barocca, ma almeno anche Romana, quindi con gli interventi e i fondi per l’Anfiteatro cercheremo di approcciare un turismo più programmato e legato ad alcuni eventi particolari ed estesi a tutti i mesi dell’anno”.
E in tema di eventi l’annuncio della mostra di artigianato e tradizione a Palazzo Carafa a cura della Claai, la Confederazione libere associazioni artigiane italiane, nei corridoi, nella sala del consiglio comunale e nell’aula della giunta del Comune, nei giorni 4 e 5 gennaio prossimi (ingresso dalle 18) come augurio di buon anno ai cittadini invitati a visitarla.
LeccePrima è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link