Presentato alla casa del miele il libro “È sempre vita”, la storia di una giovane donna colpita da una emorragia cerebrale nel 2022.
MONTI | 31 dicembre 2024. Una giovane donna, Denise Casu, sposata e madre di una bambina, ha vissuto una drammatica e struggente storia: il 17 agosto 2022 fu colpita da un’emorragia cerebrale che le ha cambiato per sempre la vita! La corsa all’ospedale di Olbia, il successivo trasferimento in condizioni disperate con elisoccorso a quello di Sassari. Il coma, il primo intervento “salvavita” con le aspettative di sopravvivenza pari a zero. “Difficilmente supererà la notte“, dissero i medici portando le mani avanti. L’unica speranza, si disse, la preghiera, a cui si affidarono le comunità di Monti, luogo di origine della donna, e Berchidda di residenza.
Superata la notte, fu sottoposta ad angiografia. Vista la gravità della situazione, i medici del nosocomio sassarese decisero di intervenire un’altra volta per asportare la malformazione che avevano riscontrato nel cranio. Sempre in prognosi riservata e con la speranza di sopravvivenza ridotta al lumicino, Denise superò la notte e si gridò al miracolo! Dal reparto di rianimazione fu trasferita in neurochirurgia, dove si paventarono problemi respiratori e si avanzò l’ipotesi di una tracheotomia, ma per fortuna furono superati. Il decorso post-operatorio migliorò, ma bisognava capire che tipo di lesione avesse provocato l’emorragia.
Quando piano piano Denise si risvegliò, si rese subito conto che aveva il lato destro paralizzato e che le mancava metà del cranio. Fu assalita da mille pensieri, ma trovò una straordinaria forza d’animo, decisa ad affrontare e superare l’infermità. La tormentava l’impossibilità di vedere la figlia Teresa, e pensava continuamente al marito Maurizio, ai genitori e alla sorella. Trasferita nel reparto di riabilitazione del Mater Olbia, migliorò con fermezza la sua condizione fisica, ma subì un crollo emotivo. Per affrontarlo, iniziò gli incontri con lo psicologo e il logopedista. Successivamente fu trasferita a Sassari, nel reparto di Neurochirurgia, per un ulteriore intervento. Dopo essere rientrata al Mater, impegnò tutte le sue forze in un nuovo ciclo di fisioterapia. Dimessa dall’ospedale, iniziò l’attività riabilitativa in piscina. Denise, però, non si arrese: desiderava migliorare ancora. Fu ricoverata nuovamente, questa volta nella clinica specialistica Santa Maria del Bambino di Oristano. Dopo aver ottenuto nuovi miglioramenti, più determinata che mai, tornò in famiglia e riprese nuovamente le sedute di fisioterapia in piscina. La sua perseveranza fu premiata: riuscì a raggiungere l’indipendenza, ottenendo la patente di guida e l’uso di un’auto con le necessarie modifiche. Questo traguardo le permise finalmente di realizzare un sogno che aveva coltivato fin dal risveglio: accompagnare la figlia a scuola.
Nei giorni scorsi, nella “Casa del miele” a Monti, ha presentato in un commovente incontro il volume dinanzi a una moltitudine di persone, molte delle quali non sono riuscite a trattenere le lacrime. Dando una rara dimostrazione di quanto valgano la volontà, la fede e il possesso di valori, ha detto: «Se ora sono qua, è grazie a mia figlia Teresa!». Il cammino è lungo, ma Denise ce la farà.
Giuseppe Mattioli
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