Malagò e l’anno record dello sport italiano: “Grande lavoro di squadra”

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Nella puntata speciale di Fipe PowerMag, è stato fatto un bilancio del 2024, con la proiezione verso il 2025. Ospite speciale, per la prima volta ai microfoni della FIPE/TV, il presidente del Coni Giovanni Malagò. Assieme al presidente della Federpesi, Alberto Miglietta, hanno parlato di aspetti sportivi ma anche istituzionali del 2024, da Milano-Cortina 2026, con uno sguardo al futuro dello sport italiano e della Federazione pesi, una disciplina di grande tradizione olimpica solo ora uscita da un periodo buio. Il numero uno dello sport italiano ha parlato di un “2024 unico e di un quadriennio straordinario, partendo dai numeri, che collocano l’Italia al terzo posto a livello internazionale. Una crescita dovuta all’eccellente lavoro di coordinamento tra il vertice e le singole Federazioni sportive nazionali. Lo sport si fa nelle Associazioni sportive dilettantistiche e nelle società sportive dilettantistiche che hanno come punto di riferimento le Federazioni, e il Coni non è altro che la confederazione delle Federazioni. Non c’è scientificità matematica nello sport, però ci siamo messi nella condizione di sviluppare e capitalizzare al meglio la competenza e le capacità dei nostri tecnici. In questo ‘la pesistica docet’: l’Italia ha una schiera di tecnici che, in tutti gli sport, hanno fatto grande l’Italia”.

Malagò ha poi ribadito il suo supporto e la sua stima nei confronti della Fipe e di Miglietta, dopo gli anni di grandi risultati e soddisfazioni con Antonio Urso: “Credo che Alberto sia la persona giusta per dare quel carattere innovativo, di sviluppo delle potenzialità che la Federazione Italiana pesistica possiede”. Miglietta ha parlato di un anno che ha segnato il futuro della Federazione, con la conferma olimpica di Nino Pizzolato e la prima medaglia paralimpica con Donato Telesca. Il tutto accompagnato dal grande numero di medaglie giovanili, che segnano il passo per un futuro d’eccellenza. “Siamo orgogliosi e soddisfatti del nostro percorso. Ora ci sarà un cambiamento all’insegna della managerialità sportiva, in cui la formazione avrà un ruolo fondamentale, anche in sinergia e collaborazione con le altre Federazioni sportive nazionali”.

È stata davvero un’annata speciale per lo sport italiano quella che si sta chiudendo. Ai Giochi di Parigi 2024 gli azzurri hanno conquistato 40 medaglie (12 ori, 13 argenti e 15 bronzi), lo stesso numero del record stabilito a Tokyo 2021 ma con due ori (12 a 10) e tre argenti (13 a 10) in più. Il nono posto nel medagliere conferma il nostro Paese nel gotha sportivo mondiale (settimo posto in generale per numero di podi, il terzo a livello europeo alle spalle della Gran Bretagna e dei padroni di casa della Francia). Dagli ultimi quattro giorni di Rio 2016 l’Italia non è mai scesa dal podio olimpico. Una striscia che è proseguita anche a Tokyo e a Parigi raggiungendo 36 giorni consecutivi e rimanendo aperta in vista del prossimo grande obiettivo estivo: Los Angeles 2028. L’anno si era aperto proprio con i Giochi olimpici, quelli giovanili invernali di Gangwon, dove per la prima volta in una rassegna a Cinque cerchi, junior e senior, l’Italia Team ha vinto il medagliere (con un giorno d’anticipo) con il record assoluto di ori (11): un’impresa mai riuscita prima a nessun altro Paese nella storia dei Giochi olimpici giovanili invernali.

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Sport e Salute, due progetti per il futuro

Contratti di servizio per tutti gli organismi sportivi per gli spazi che occupano. Una svolta nella gestione delle sedi. L’obiettivo di Sport e Salute è quello di ridurre gli sprechi di denaro pubblico. E questo passa anche dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare nella sua disponibilità: 131 sedi in 105 città. Uno dei principali obiettivi di Sport e Salute è quello dare a tutti i cittadini e a tutte le famiglie la possibilità di fare sport. E quindi avere accesso gratuito e/o a prezzi calmierati, strutture inclusive, moderne e che siano inserite a pieno nel tessuto sociale. Una visione che servirà a creare le basi per il movimento sportivo del futuro. Un ruolo determinante lo avranno gli organismi sportivi evolvendo la concezione che hanno avuto finora del loro funzionamento rendendola sempre più contemporanea. “Attraverso ‘Sestante’ Sport e Salute non vuole sostituirsi agli organismi sportivi ma innescare un circolo virtuoso che porti il sistema a ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche, per eliminare le inefficienze e concentrare gli investimenti su iniziative per lo sviluppo e la crescita del movimento sportivo, a partire dall’impiantistica», le parole del presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. “Dobbiamo immaginare piazze aperte dove tutti possano sentirsi allo stesso livello e parte integrante del progetto che partendo dalla diffusione dello sport, passa dalla possibilità di praticarlo e dall’opportunità della scelta, per arrivare alla medaglia. Medaglia che in un sistema circolare diventerà fonte d’ispirazione per i praticanti. Il tutto sarà reso possibile con il progetto Illumina che creerà strutture inclusive, moderne e che sono inserite a pieno nel tessuto sociale e il contesto urbano» ha detto l’ad Diego Nepi Molineris.

Milano-Cortina 2026, sulla pista Stelvio investiti 11 milioni

“In vista della tappa di Coppa del mondo e dei Giochi 2026 abbiamo completato, nei tempi previsti, i lavori di allargamento e messa in sicurezza della pista Stelvio per usci. Sulla sicurezza, come su tutte le altre opere olimpiche, l’impegno è massimo”. È la dichiarazione del commissario del governo, l’architetto Fabio Saldini, nonché ad di Società Infrastrutture Milano Cortina 2026. “In questa prima fase, i lavori si sono prevalentemente concentrati sulle attività propedeutiche alla tappa di Coppa del mondo, con l’installazione di reti di tipo A e B, alternate secondo le disposizioni della federazione internazionale. Le reti di tipo A omologate – massime misure di sicurezza che si possano adottare – sono costituite da una rete di protezione in polietilene ad alta resistenza, finita a mano, di colore rosso o blu, con corde perimetrali che con un sistema fisso di installazione garantiscono resistenza anche alle alte velocità alte raggiunte dagli atleti nella competizione. Le reti di tipo B sono ad auto-fissaggio e sono funzionali in tutti i punti in cui la velocità è più ridotta. Al termine della stagione sciistica, i lavori proseguiranno ulteriormente sulla Stelvio con l’upgrade dell’impianto di cronometraggio, fibra e illuminazione. A metà gennaio 2025, un ulteriore step: sarà convocata la Conferenza dei servizi del Lotto 2 per la realizzazione dell’impianto di innevamento e opere annesse dal valore di oltre 20 milioni di euro che potrà quindi produrre neve in loco, in 48-100 ore, al servizio delle piste e relative gare”.



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