LEGACOOP MARCHE, UN MOVIMENTO VIVACE, PORTATORE DI UN ALTO GRADO DI INNOVAZIONE ED IN CONTINUA ESPANSIONE.

Al termine di questo 2024, Gianfranco Alleruzzo, Presidente di Legacoop Marche – con oltre 300 società cooperative
aderenti, 265.000 soci, 12.000 addetti e un fatturato di oltre 1 miliardo e 700 milioni di euro, traccia un bilancio dell’operato dell’Associazione e delle cooperative aderenti.

Qual è la sua valutazione generale dell’economia delle Marche alla fine del 2024?
L’economia marchigiana cresce, ma meno dell’anno precedente e, come l’anno precedente, meno rispetto alla media nazionale. Questa situazione rende evidente una situazione di complessiva fragilità dell’economia regionale che,
nella seconda parte dell’anno, ha iniziato a deteriorarsi e proprio in questi ultimi giorni si iniziano a vedere aree di crisi preoccupanti. Le cooperative, in questo contesto, continuano a svolgere un importante ruolo di stabilizzatore sociale ed economico. Questo effetto dell’agire cooperativo produce impatti
su tutti i territori, con una particolare rilevanza nelle aree interne dove la presenza cooperativa sta diventando sempre più significativa per le comunità locali.

Quali sono le principali sfide economiche che le cooperative marchigiane stanno affrontando attualmente?
È indubbio che ci troviamo a fronteggiare sfide complesse: la digitalizzazione, la necessità di innovare i modelli di sviluppo, la competizione crescente e l’accesso al credito. Inoltre, la carenza di personale in alcuni segmenti di servizi e produzione, i costi energetici ancora elevati e l’aumento del costo del credito pesano sui bilanci. Infine, la cooperazione sta affrontando una significativa transizione generazionale, sostenuta da Legacoop tramite il progetto “Generazioni”, coordinamento dei giovani Under 40, ed attraverso l’offerta di specifici percorsi formativi.

Come sta evolvendo il settore della cooperazione nella regione?
La cooperazione di Legacoop Marche sta attraversando una fase di profonda trasformazione, in quanto consapevole della grande transizione in corso, e questo ha effetti ben differenti tra micro/piccole, medie e grandi cooperative.
Le micro/piccole cooperative sono difronte ad una sfida di sostenibilità a seguito di adempimenti sempre più cogenti, che le spinge a sperimentare soluzioni strategiche innovative. Le medie e le grandi sono in una fase di
profondo mutamento, al cui centro ci sarà il raggiungimento di un nuovo equilibrio tra mutualità – fondamento di ogni progetto cooperativo – e competitività, requisito sempre più indispensabile per la crescita delle imprese
cooperative.

Quali iniziative sono state intraprese per sostenere le cooperative durante il 2024?
Nel 2024, abbiamo investito nel rapporto diretto con le cooperative, promuovendo eventi di confronto con le comunità locali sui territori.
L’obiettivo di Legacoop Marche è stato informare le cooperative sull’evoluzione degli scenari locali e generali per permettere loro di cogliere le opportunità di crescita e per affrontare nelle migliori condizioni le crisi e le
sfide che si presentano. Inoltre, abbiamo investito sull’incontro tra cooperative di settori e territori differenti, per incentivare rapporti capaci di sviluppare opportunità di innovazione e nuove progettualità. Infine, abbiamo promosso relazioni con università, centri di ricerca, associazioni e consulenti, per allargare le risorse e le competenze che oggi sono fondamentali per il futuro.
Per questo abbiamo sviluppato il progetto strategico “Coopevolution” – in collaborazione con il settore nazionale CulTurMedia di Legacoop – la cui seconda edizione si è svolta con successo nel contesto di “Pesaro Capitale
della Cultura Cooperativa” e continuiamo la proficua collaborazione con la Camera di Commercio delle Marche che, grazie all’istituzione dell’Osservatorio sulla cooperazione e terzo settore, organizza l’importante evento “Questione Sociale”, appuntamento annuale di rilievo nazionale.

In che modo le cooperative stanno contribuendo alla coesione sociale nelle Marche?
Tutta la cooperazione marchigiana è un pilastro fondamentale della coesione sociale. Mentre crea occupazione, promuove lo sviluppo dei territori e favoriscono l’integrazione sociale. Pur con differenze tra settori: voglio sottolineare come ogni cooperativa, mentre produce ricchezza economica, riesce ad affiancare a questa anche una crescita della solidarietà e della socialità che oggi sono un elemento fondamentale per la coesione. Questa
capacità della cooperazione, che deriva dai principi a cui si ispira e dalla partecipazione diretta e democratica che richiede ai soci dimostra la sua natura alternativa al modo di fare impresa secondo logiche puramente liberiste.

In che modo le cooperative stanno contribuendo alla coesione sociale nelle Marche?
Tutta la cooperazione marchigiana è un pilastro fondamentale della coesione sociale. Mentre crea occupazione, promuove lo sviluppo dei territori e favoriscono l’integrazione sociale. Pur con differenze tra settori: voglio
sottolineare come ogni cooperativa, mentre produce ricchezza economica, riesce ad affiancare a questa anche una crescita della solidarietà e della socialità che oggi sono un elemento fondamentale per la coesione. Questa capacità della cooperazione, che deriva dai principi a cui si ispira e dalla partecipazione diretta
e democratica che richiede ai soci, dimostra la sua natura alternativa al modo di fare impresa secondo logiche puramente liberiste.

Quali settori della cooperazione hanno mostrato maggiore crescita quest’anno?
Quest’anno abbiamo assistito a una importante crescita dei settori dell’energia rinnovabile, dei servizi turistico/culturali e quelli rivolti alla persona. Le cooperative sociali e di medici di medicina generale, in particolare, hanno ampliato e fortemente innovato le loro offerte, per rispondere in maniera sempre più puntuale ai bisogni emergenti della comunità.

Come stanno affrontando le cooperative le sfide legate alla sostenibilità e all’innovazione?
Legacoop Marche e le sue cooperative stanno investendo in modo significativo nella sostenibilità e nell’innovazione. Stiamo favorendo sensibilità e prassi sostenibili che si riscontrano poi nell’adozione di pratiche agricole sostenibili, nella promozione dell’efficienza energetica e sviluppo di nuovi prodotti e servizi
digitali. Inoltre, proprio per la loro natura, le nostre cooperative sono sempre più attente alla governance trasparente e partecipata.

Qual è l’impatto delle politiche regionali e nazionali sulle cooperative marchigiane?
A qualsiasi livello siano promosse, le politiche delle diverse Istituzioni hanno un impatto significativo sulla cooperazione. Nella nostra regione le cooperative aderenti a Legacoop hanno partecipato ai vari bandi e dobbiamo ammettere che i risultati sono stati molto positivi: non solo le richieste sono state superiore agli importi dei bandi, segnalando una grande vitalità progettuale, ma le cooperative hanno anche dimostrato la capacità di riuscire a vedersi assegnate importanti risorse che, sicuramente, faranno da volano per la loro crescita. A questa nota
positiva, dobbiamo segnalare la necessità che le pubbliche amministrazioni prestino particolare attenzione all’adeguamento dei bandi e delle convenzioni in corso, a seguito della sottoscrizione dei contratti nazionali di lavoro dei vari settori.

Quali sono le prospettive future per il settore cooperativo nelle Marche?
Credo che già oggi le cooperative siano impegnate ad affrontare le sfide di domani, come la transizione ecologica, la digitalizzazione ed i profondi cambiamenti nel mondo del lavoro. L’impegno di Legacoop Marche è continuare
ad investire nella formazione, nella ricerca, nella promozione della cultura cooperativa e nel proporre e incoraggiare nuovi modelli di rapporto con la pubblica amministrazione come la co-programmazione, co-progettazione,
partenariati speciali pubblico-privati (PSPP).

Legacoop Marche augura
a tutte e tutti buone feste!