Il sarto che veste il Manchester City. Per Haaland & Co. abiti nati a Nervesa

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Un sarto di Nervesa veste i campioni del Manchester City: «Con Guardiola abbiamo parlato di Baggio e di Mazzone. Haaland? Un ragazzo riservato. Aké è serio e molto acculturato». Non è da tutti lavorare a stretto contatto con campioni del mondo di calcio.

Protagonista è Paolo Zanatta, 54 anni della frazione di Bavaria, titolare di Fabbriche Venete e conservatore della The Bank Contemporary Art Collection, che ha vissuto un’esperienza indimenticabile, «da metaverso» per usare le sue parole: realizzare gli abiti formali per il Manchester City, tanto da dover volare in Inghilterra per prendere le misure a giocatori e dirigenti, oltre che dell’allenatore Pep Guardiola con cui si è fermato a parlare per 40 minuti.

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L’abbigliamento casual di Cp Company per il City

La storia di Zanatta nel mondo della moda inizia nel 1986, quando ancora studente liceale affiancava il padre Luigi nel lavoro pomeridiano alla Nervesa Moda Uomo, oltre ad iniziare a collaborare con altre realtà. Dopo il fallimento dell’azienda nel 2004, Zanatta ha cominciato a lavorare per importanti firme del settore. Nel 2017 la svolta con la decisione di dedicarsi esclusivamente al su misura.

«Tutto è nato da una telefonata inaspettata all’inizio del 2024» racconta. «Un vecchio contatto della Cp Company, con cui ho mantenuto ottimi rapporti, mi contatta per un importante lavoro su misura, senza rivelare subito il committente. Dopo un incontro di persona, mi spiegano che avevano un contratto con una squadra di calcio inglese e che cercavano qualcuno che si occupasse dell’abbigliamento formale mentre loro si sono occupati di quello casual. Ho accettato a patto di poter incontrare i destinatari dei miei abiti». La sorpresa arriva poco dopo, con l’annuncio della destinazione: Manchester. «Ho chiesto se dovevamo andare da quelli rossi o da quelli azzurri. “Azzurri”, mi rispondono, e lì ho capito che si trattava del City».

Inizia così un’avventura di tre giorni nella città inglese, durante i quali Zanatta prende le misure a tutto il Manchester City, dalla dirigenza alla prima squadra, incluso Pep Guardiola: «Ho visto la serietà dei giocatori, in particolare mi ha colpito il difensore olandese Nathan Aké, una persona di grande rispetto e cultura. Ma anche del portoghese Ruben Dias e dello svizzero Manuel Akanji. Divertenti i ragazzi inglesi come Grealish e Foden, si vede che sono dei guasconi, mentre Haaland è apparso più riservato».

L’esperienza non si limita alle misurazioni. «Un’accoglienza meravigliosa e incontri interessanti», continua Zanatta . «Ho conosciuto un barista italiano, Ezio Perretti, che si occupa di fare solo i caffé e il medico sociale Francesco Rosi, tifoso del Torino. Ha persino proposto a Guardiola l’acquisto di Belotti, ma Pep ha gentilmente declinato». Il nervesano ha anche avuto l’opportunità di assistere alla partita di Champions League Manchester City-Real Madrid, terminata con la vittoria degli spagnoli ai rigori (era il 17 aprile, ritorno dei quarti di finale).

L’incontro con Guardiola è stato particolarmente significativo. «Con Pep sono stato nel suo ufficio per 40 minuti» spiega Zanata. «Abbiamo parlato di Carletto Mazzone, che per lui è un idolo, e di Roberto Baggio, che considera uno dei migliori giocatori che abbia mai incontrato. Abbiamo parlato di un ristorante a Girona, El Celler de Can Roca, dove ero stato di recente: mi ha chiesto se mi fossi divertito perché quello è un posto meraviglio. E ci siamo confrontati sul settore dell’abbigliamento, visto che la moglie di Guardiola, Cristina Serra, ha dei negozi di vestiti. Mi ha persino chiesto consigli su alcuni marchi, quelli che io reputo più interessanti e mi ha parlato delle difficoltà di gestire dei punti vendita».

Un aneddoto divertente riguarda la segretaria di Guardiola e la spesa per la pulizia dell’auto: «Divertente quando lei è entrata in ufficio, l’allenatore ha chiesto il prezzo ed ha reagito dicendo: “28 sterline? Costosa!”. Bello e divertente vederlo così umano».

Il lavoro di Zanatta è consistito nella realizzazione di completi in cotone pesante ed elastico, semi-foderati, dopo aver mostrato un primo prototipo di giacca. «Ho consegnato tutto, il lavoro è piaciuto e ora aspettiamo la prossima stagione per vedere se la collaborazione si rinnoverà». Per Zanatta, appassionato di calcio, trovarsi nella stessa stanza di campioni come Bernardo Silva, Haaland e Grealish è stato come vivere in un sogno. «Personaggi che sembrano inarrivabili, e invece ero lì», conclude con un pizzico di incredulità e grande soddisfazione.

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