il pressing della Lega per una nuova rottamazione fiscale

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Il dibattito sul futuro del sistema fiscale italiano si fa sempre più acceso, in particolare a seguito del recente concordato biennale. Le richieste sono numerose e crescenti, con un focus significativo sulla riduzione dell’aliquota Irpef per i contribuenti con redditi medi. La Lega, da un lato, sta spingendo per una potenziale nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, un tema caldo che non ha trovato spazio nella legge di Bilancio passata. Dall’altro lato, Fratelli d’Italia, attraverso il portavoce economico Marco Osnato, si mostra cauto, affermando che una quinta versione della rottamazione potrebbe presentare difficoltà nel suo utilizzo pratico.

Il “cantiere” delle cartelle esattoriali

Il ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha reso noto che il “cantiere” delle cartelle esattoriali è attivo. Questo significa che il governo sta cercando di trovare soluzioni efficaci per garantire il recupero di debiti fiscali non riscossi. Proprio per affrontare la questione, è stata già attivata una commissione per proporre soluzioni legislative in grado di contrastare l’accumulo di crediti fiscali non riscossi. La problematica è complessa e collegata a un “magazzino” impressionante di cartelle esattoriali non pagate, che ha raggiunto dimensioni significativamente elevate.

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Gli ultimi dati disponibili indicano un ammontare di cartelle non riscosse che supera i 1.200 miliardi di euro, un valore aggiornato alla fine del 2023. Per affrontare questa situazione, le recenti riforme hanno introdotto misure, come la possibilità di rateizzare il debito fiscale, che mira a facilitare i contribuenti. Dal 1° gennaio 2025, i debitori potranno dilazionare i loro pagamenti fino a 84 rate mensili, un passo importante rispetto all’attuale limite di 72 rate. La commissione avrà anche il compito di delineare strategie per gestire il magazzino delle cartelle non riscosse, un punto cruciale per il sistema fiscale italiano.

La proposta della Lega per la rottamazione quinquies

Il sottosegretario della Lega, Massimo Bitonci, ha enfatizzato l’importanza di una nuova rottamazione, definita “quinquies”. Questa proposta consiste in un piano di pagamento delle cartelle che prevede 12 rate annuali distribuite su un periodo di 10 anni. Ciò consentirebbe ai contribuenti di saldare solo il capitale, escludendo interessi e sanzioni, con la garanzia di non perdere i benefici anche in caso di mancato pagamento di una rata. Gli argomenti a favore di questa proposta muovono dalla necessità di alleggerire la pressione fiscale su coloro che trovano difficoltà a rispettare i loro obblighi.

Bitonci ha evidenziato che il “magazzino” fiscale non pagato è un mostro in continua crescita, riferendosi a situazioni di imprese chiuse e contribuenti incapaci di mettersi in regola. L’idea è di offrire un’opportunità a chi si trova in difficoltà di uscire da un circolo vizioso di debiti fiscali, auspicando che la rottamazione quinquies possa rappresentare un salvagente per molti.

Le posizioni di Fratelli d’Italia sul taglio dell’Irpef

Fratelli d’Italia, pur condividendo la necessità di un abbattimento dell’Irpef per il ceto medio, si esprime con maggiore cautela sulla proposta della nuova rottamazione. Marco Osnato ha affermato che il partito è favorevole a un ampliamento della platea di contribuenti che possono accedere alla flat tax, ma ha messo in evidenza anche le incertezze legate alla strutturazione della rottamazione quinquies.

Osnato ha chiarito che, nonostante la Lega e Forza Italia dispongano di rappresentanti in posizioni chiave all’interno del Ministero dell’Economia, la semplicità con cui viene presentata la rottamazione non corrisponde alla realtà delle negoziazioni e delle proposte. Questo porta a considerare la possibilità di problematiche che potrebbero rallentare l’effettiva attuazione di tali misure.

La situazione si mantiene quindi in evoluzione, con vari partiti politici che cercano di trovare un equilibrio tra le esigenze di bilancio dello Stato e il supporto ai contribuenti in difficoltà economica, mentre la questione delle cartelle esattoriali non pagate rimane al centro del dibattito.

Ultimo aggiornamento il 31 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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