Il Capodanno 2025 degli italiani in cifre, tra botti e bollicine

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Ci siamo: l’ultima notte del 2024 si avvicina e gli italiani si apprestano a celebrare la fine dell’anno vecchio e il Capodanno 2025. Così non stupisce troppo scoprire che arriveremo a stappare oltre 100 milioni di bottiglie di spumante Made in Italy durante le feste, con le bollicine tricolori che saranno presenti sull’83% delle tavole, dalle case ai ristoranti e agriturismi.

Spumante contro champagne

Stando all’analisi Coldiretti su dati Ismea-Ui e Ixe’, la notte di San Silvestro segna il picco del consumo di vino frizzante in Italia, in aumento del 2% rispetto allo scorso anno, mentre il più blasonato champagne è in calo dell’8%. Il Prosecco continua a guidare la classifica delle produzioni nazionali, con un’incidenza di circa il 70% sul totale imbottigliato.

Le bollicine tricolori spopolano anche all’estero: quest’anno dovrebbero sfiorare i 2,3 miliardi di euro, +9% sul 2023, secondo l’analisi Coldiretti questa volta su dati Istat. Una crescita che accomuna tutti i mercati a partire da quello statunitense dove si registra un incremento del 15%, fino alla Germania (+6%) e alla Gran Bretagna (+3%). Gli spumanti italiani vincono anche in casa dello Champagne, con un +7% in Francia, e persino nella Russia di Putin (+62%) dove sono tra i pochi prodotti non colpiti dall’embargo.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Intanto a tavola…

Se vi chiedete quanto spenderanno in media le famiglie italiane per il cenone, la risposta è quasi 100 euro a testa. Per la precisione, in media, siamo a 97 euro (indagine Coldiretti/Ixe’), anche se il 21% delle famiglie spenderà fino a 150 euro e qualcuno salirà fino a 200 (9%) e perfino a 300 euro (5%). Il 51% dei connazionali  aspetterà la mezzanotte in casa propria, il  28% da parenti o amici e il 19% sarà a cena fuori e deciderà poi cosa fare all’ultimo momento.

La scaramanzia che sta facendo il successo di oroscopi e astrologi avrà un effetto anche a tavola, con le lenticchie chiamate a portar fortuna sull’83% delle tavole. Non mancheranno anche lo zampone (piatto forte nel 74% dei casi) e l’uva di buon augurio (52%). Infine una curiosità: per celebrare Capodanno si spenderà di più al Sud (112 euro contro gli 86 euro del Nord Ovest e gli 84 del Nord Est).

La bomba Sinner

Oltre a prelibatezze culinare e bollicine, quella di Capodanno in Italia resta la notte dei botti, con un picco di ricoveri dovuti all’utilizzo dei fuochi vietati. Negli ultimi giorni Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia hanno effettuato decine di sequestri e alcune città, come Venezia e Oristano, li hanno messi al bando attraverso apposite ordinanze. Tra le novità del 2024, si segnala la ‘bomba Sinner’, un fuoco d’artificio illegale dal colore della chioma del numero uno del tennis mondiale.

Occhio alla salute

Anche i medici di turno in pronto soccorso si preparano al super lavoro. “Capodanno  rappresenta per un pronto soccorso una nottata difficile: per i botti, ma non solo, anche per i problemi legati all’abuso di alcol e per gli incidenti. Sono queste le tre problematiche che vediamo maggiormente dopo la mezzanotte, con una ‘classifica’ che può cambiare a seconda della città, visto che i fuochi d’artificio e i botti sono più sentiti al Sud”, racconta all’Adnkronos Salute Fabio De Iaco, past president della Simeu (Società italiana di medicina d’emergenza urgenza), in vista della notte di San Silvestro. Ma a insidiare la salute di uomo, animali – per i quali i botti sono come minimo una fonte d’ansia – e ambiente non sono solo i fuochi d’artificio.

Luminarie, consumi e inquinamento

Forse non ci pensiamo ma addobbare l’albero di Natale e decorare la casa con le lucine è in grado di generare solo in Italia fino a 20mila tonnellate di CO2 immesse in atmosfera per tutto il periodo delle feste di fine anno. A calcolarlo è stata la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Dall’8 dicembre al 6 gennaio l’invasione di fili luminosi e lampadine determina un incremento dei consumi energetici di circa il 30% rispetto al resto dell’anno, pari a 1.600 MWh al giorno ossia 46.400 MWh di energia consumata solo nel periodo che va dall’8 dicembre all’Epifania. “Consumi che equivalgono a 650 tonnellate di CO2 immesse ogni giorno in atmosfera, tra le 18mila e le 20mila tonnellate di CO2 durante l’intero periodo delle festività”, ha detto il presidente Sima, Alessandro Miani.

Montagne di rifiuti

Non solo: durante le feste vengono generate in Italia in media 80mila tonnellate di rifiuti in carta e cartone, pari in media a oltre 3 kg a famiglia, mentre circa 500mila tonnellate di cibo, soprattutto prodotti freschi soggetti a deterioramento come frutta, pasta e verdura, finiscono nella spazzatura.

I rischi per i piccoli

Attenzione, infine, ai piccoli di casa, pelosi e non. Gli incidenti “natalizi” non sono così rari, dall’ingestione di giochini e addobbi, alle lesioni agli occhi provocate da stelline e fuochi d’artificio. Come hanno ricordato in occasione delle feste gli esperti della Società italiana di pediatria (Sip), i prodotti per uso pirotecnico sono molto pericolosi e i bambini non devono mai avvicinarsi, ma goderne da una distanza di sicurezza ben stabilita.

Gli spettacoli pirotecnici devono essere controllati, organizzati e gestiti da adulti, mentre i prodotti utilizzati devono necessariamente essere certificati dagli enti competenti. Meglio accertarsi, inoltre, che i fuochi d’artificio risultino uno spettacolo gradito ai più piccoli e non una fonte di spavento: il troppo rumore potrebbe incutere paura, ricordano i pediatri.

Microcredito

per le aziende

 

Meglio un abbraccio

Forse allora è utile ricordare nell’ultima notte dell’anno l’importanza – per la salute e non solo – di un gesto così elementare ma così ricco di affettività come l‘abbraccio: stimola il rilascio di ossitocina, dopamina, serotonina ed endorfine e apporta una serie di benefici per l’umore, dando una sensazione di benessere e felicità e attenuando l’ansia. “Incrementa, inoltre, l’autostima e rafforza i legami con la persona vicina”, dicono gli specialisti della Sip. Ed è un buon modo per scambiarsi gli auguri.

Allora facciamo come il celebre pupazzo di neve Olaf e non lesiniamo caldi abbracci nell’ultima notte dell’anno. Faranno bene a chi li riceve, ma di sicuro anche a chi li donerà.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi