“Bilancio turistico positivo per Siracusa nel 2024”. A dirlo è il presidente di Noi albergatori Siracusa, Giuseppe Rosano, che snocciola i dati relativi al turismo nel 2024 nel capoluogo aretuseo. “Dati certi, avvalorati dall’Osservatorio regionale del Turismo e dall’Istat, hanno attestato che Siracusa, alla fine di novembre, ha sommato un totale complessivo di 1.083.334 pernottamenti. Ne consegue che, se prendiamo in considerazione i dati di dicembre dello scorso anno e conteggiamo i soggiorni precedentemente consolidati nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere e valutiamo le prenotazioni confermate ad oggi e sino alla fine dell’anno, si stima che la città di Siracusa chiuderà il 2024 superando di poco 1.110.000 viaggiatori, tra italiani e stranieri”.
“Un risultato sicuramente positivo, che convalida un aumento dei pernottamenti, di 100 mila soggiorni, più 9,8% rispetto allo scorso anno, quando erano stati 1.011.211. – commenta Rosano – L’esito favorevole del buon andamento turistico è stato propiziato grazie al mercato estero. Infatti, l’affluenza degli stranieri ha inciso per l’80% sul totale delle presenze, mentre il mercato domestico, gli italiani hanno contribuito con un modesto 20%. Una contrazione, quest’ultima, che comincia a preoccupare”.
“La crescita del turismo straniero, comparto riconosciuto alto spendente, quest’anno è stata abbondantemente sostenuta dal ritrovato mercato statunitense e, in misura minore ma assai rilevante rispetto agli scorsi anni, anche da quello anglosassone. – continua – La stessa spesa pro-capite dei viaggiatori stranieri è quasi raddoppiata nel giro di tre anni. Sostanziale il contributo di viaggiatori provenienti da Francia, Germania, Spagna e Paesi del Nord-Europa. Apprezzabili anche le presenze di cinesi e coreani. Assenti dal 2022 a tutt’oggi i turisti russi, che rappresentavano una fetta importante del mercato di lusso. La restrizione, dovuta alla guerra in corso, sta infatti determinando una sostanziale perdita economica che, tuttavia, risulta molto difficile quantificare. Va detto che l’aumento dei flussi turistici, rafforzato dalle entrate turistiche, inciderà in maniera rilevante sull’economia siracusana, influenzando l’incremento del Pil. Consistente pure la crescita di posti di lavoro: +14% sul 2023, che ha riguardato principalmente l’occupazione giovanile”.
“Archiviato il 2024 – rileva il presidente di Noi albergatori Siracusa – sorge spontanea la domanda: quali le previsioni per il prossimo anno? Difficile dirlo. Il comparto turistico appartiene alla sfera fragile dell’economia nazionale e ciò vale pure per la nostra città. Preoccupa il rallentamento del turismo italiano. Il caro vita sta generando la tendenza a spendere con parsimonia e compiere acquisti necessari e mirati. Il tenore di vita delle famiglie sta peggiorando. Se a ciò aggiungiamo il caro voli divenuto insostenibile per raggiungere Catania e Palermo, da Roma, Milano e altri capoluoghi del Nord, la vacanza diviene per molti una chimera. Per una famiglia di 4 persone, in occasione di festività e ponti, bisogna mettere in conto 1.200,00 euro, senza contare le spese di servizi e trasporti, ivi compreso l’affitto di un’auto a costi insostenibili. Le resilienze economiche nazionali chiamano in causa parimenti quelle siciliane, appesantite anche da crepe sociali e ciò sta incidendo ad abbassare per Siracusa la grossa fetta di mercato del 40% dei pernottamenti generati dal turismo regionale. La recente spietata indagine di Unioncamere vede l’economia siciliana in frenata. La diminuzione del potere di acquisto delle famiglie è in sofferenza. Alla fine del 2024, oltre 10 mila imprese commerciali hanno chiuso i battenti con una forte perdita di posti di lavoro. L’export è in caduta libera. Con questi chiari di luna – conclude Rosano – è impossibile fare previsioni credibili sulle prospettive turistiche per Siracusa. Ne sapremo di più intorno alla fine di febbraio del prossimo anno, allorquando peseremo il numero delle prenotazioni per la prossima stagione turistica e avremo, inoltre, un quadro più realistico sull’andamento economico nazionale e isolano”.
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