Trasporto urbano, altri 45 bus green a Cagliari: entro il 2026 in arrivo altri 112 mezzi

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Sale a 114 il numero degli autobus green. Sette dei nuovi autobus sono Otokar da 6,6 metri, dotati di un sistema di ricarica plug-in, ideali per percorsi urbani

A Cagliari il Ctm viaggia verso una flotta a emissioni zero. Oggi sono stati infatti presentati i 45 nuovi mezzi elettrici operativi nell’area metropolitana di Cagliari, che vanno ad unirsi ai 69 mezzi sostenibili già in funzione. Sette dei nuovi autobus sono Otokar da 6,6 metri, con un sistema di ricarica plug-in, ideali per percorsi urbani. I restanti 38 sono Solaris Urbino da 12 metri, dotati di un sistema di ricarica con pantografo, garantiscono affidabilità e efficienza nel servizio urbano.

Si arriverà a un totale di 114 autobus elettrici che verranno integrati, entro il 2026, con altri 112 mezzi da analoghe caratteristiche già acquistati grazie al finanziamento di 108 milioni di euro provenienti dal fondo Pnrr che l’Amministrazione comunale ha destinato alla società di servizio del trasporto pubblico locale per cambiare il volto della città e renderla sostenibile. Lo spiega il presidente Ctm Carlo Andrea Arba. “L’obiettivo è quello, entro il 2026, di avere una flotta che per l’80 per cento sia formata da da mezzi a emissioni zero”.

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“I finanziamenti del Pnrr – afferma il sindaco Massimo Zedda, impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa odierna nel deposito dei bus di viale Ciusa ma particolarmente vicino ai temi trattati – ci permettono di lavorare insieme per rendere la mobilità urbana più sostenibile, efficiente e innovativa. La collaborazione con i vari enti prosegue positivamente con l’obiettivo di erogare migliori servizi alla comunità. L’obiettivo è quello di ampliarli a cittadine e cittadini dell’intera Città Metropolitana”.

“Abbiamo raggiunto un importante obiettivo, la milestone nel nostro percorso di transizione energetica– prosegue il presidente Arba -. Siamo circa a metà dell’opera, quasi al 40% della flotta elettrica. Entro il 2026, l’80% della nostra flotta sarà a emissioni zero, portando benefici tangibili all’ambiente, ai nostri passeggeri e alla comunità. I nuovi autobus rappresentano un salto di qualità non solo in termini di sostenibilità ma anche di tecnologia e comfort”.

Inoltre anticipa: “Stiamo per affidare la gara da circa 10.500.000 euro per le infrastrutture di ricarica nei punti strategici della città, come Viale La Plaia, Brotzu, Policlinico e Via Brigata Sassari, che garantiranno un servizio efficiente e all’altezza delle esigenze dei cittadini. Parallelamente, guardiamo al futuro con interesse verso tecnologie come l’idrogeno, per continuare a innovare e restare all’avanguardia nel trasporto pubblico locale. Questi risultati sono il frutto di un impegno congiunto con la Regione Sardegna con la quale abbiamo in corso il contratto di servizio e con i nostri Soci: il Comune di Cagliari, la Città Metropolitana di Cagliari e il Comune di Quartu Sant’Elena. Ringrazio la struttura e il lavoro di squadra che ha permesso di completare un investimento strategico di ben 146 milioni di euro e che renderà Cagliari e l’area metropolitana un esempio virtuoso di transizione energetica nel panorama italiano ed europeo”.

“Non posso che manifestare – il commento di Francesco Lilliu, vice sindaco metropolitano di Cagliari e consigliere con delega alla Mobilità e Trasporti – grande soddisfazione per questo percorso comune che si sta affrontando già da tempo sui temi della sicurezza e del benessere dei cittadini, sia di Cagliari che di tutta l’area metropolitana. Sono ben 431 mila i cittadini metropolitani che usufruiscono a vario titolo dei servizi Ctm e spero che un giorno tutta l’area riesca a fruire al meglio del servizio offerto da un’azienda pubblica che è tra le migliori in Italia”. “Questo lavoro – ha aggiunto l’assessora alla Mobilità del Comune di Quartu Sant’Elena, Elisabetta Atzori – è fatto con costanza verso uno sviluppo sempre più sostenibile. Anche Quartu sta puntando ai mezzi di questo tipo”.

Per il direttore generale Ctm Bruno Useli il frangente di cambiamento richiederà investimenti significativi, pianificazione accurata e formazione continua per i conducenti e tutto il personale. “La transizione energetica che stiamo affrontando – dichiara – rappresenta una sfida complessa in un momento storico in cui le tecnologie evolvono rapidamente e trovare la giusta soluzione sia a livello infrastrutturale che gestionale è essenziale per garantire il nostro futuro. Stiamo lavorando per adattare le nostre infrastrutture, sviluppando un sistema integrato di ricarica che risponda alle esigenze operative di una flotta sempre più diversificata.

Infine ricorda che si parte da una flotta filoviaria di 32 filobus, 5 autobus da 18 metri ibridi, 11 autobus elettrici da 6 metri, 21 autobus elettrici da 12 metri. “Quindi con questi nuovi arrivi – conclude – abbiamo già in servizio 114 mezzi elettrici. Entro il 2026 attendiamo la consegna di altri 112 autobus: 12 autobus medi da 9,5 metri con ricarica plug-in, 40 autobus standard da 10,7 metri con ricarica plug-in, 42 ulteriori autobus da 12 metri con ricarica tramite pantografo e plug-in e 18 autobus snodati da 18 metri, anch’essi con doppia modalità di ricarica”.





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