(Adnkronos/Dpa)
Alla strage di soldati nel fronte ucraino, il Cremlino reagisce lanciando degli ‘incentivi’ per le nuove reclute disposte a combattere. A rivelarlo è un rapporto dell’intelligence britannica, che parla di oltre 1.500 morti e feriti nel solo mese di novembre tra i soldati di Mosca, avvertendo degli sforzi russi per attirare nuove reclute cancellando i debiti di chi si arruola a partire da questo dicembre.
Il presidente russo Vladimir Putin ha promulgato a fine novembre una legge per cancellare i debiti di chi firma un contratto con le forze armate, con un limite massimo di 10 milioni di rubli (circa 92.000 euro). Questo si aggiunge ad altre misure che, secondo Londra, Mosca sta adottando per “avere abbastanza rimpiazzi” per coprire un numero “rapidamente crescente” di vittime.
L’intelligence britannica indica che più di 760.000 militari russi sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione, con una media di 1.523 durante il mese di novembre.
Con questo tipo di “incentivo”, le autorità russe cercherebbero di evitare ulteriori mobilitazioni parziali, poiché tali appelli minano l’immagine del governo e possono incoraggiare l’emigrazione “su larga scala”. Tuttavia, i servizi britannici avvertono anche che “probabilmente aumenteranno le pressioni finanziarie” per un settore bancario già sotto la pressione delle sanzioni e dell’aumento dei tassi di interesse.
Nuovo pacchetto di aiuti Usa a Kiev, consegnati 14,3 miliardi da beni russi congelati
Gli Stati Uniti hanno intanto annunciato un nuovo pacchetto di aiuti alla sicurezza per l’Ucraina da circa 2 miliardi di euro, nel tentativo di fornire aiuto a Kiev prima che il presidente eletto Donald Trump entri in carica il prossimo 20 gennaio.
“Oggi sono orgoglioso di annunciare quasi 2,5 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza per l’Ucraina, mentre il popolo ucraino continua a difendere la propria indipendenza e libertà dall’aggressione russa”, si legge in un comunicato del presidente Joe Biden.
Il premier ucraino Denis Shmigal ha quindi annunciato la consegna, da parte degli Stati Uniti, di 14,3 miliardi di euro ottenuti da beni russi congelati. La consegna, anticipata qualche giorno fa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, fa parte dei 19 miliardi di euro concordati dagli Stati Uniti insieme ai partner G7, che prevedono un esborso totale di circa 47 miliardi di euro.
“L’accordo corrispondente è stato firmato dal Ministero delle Finanze ucraino e dalla Banca Mondiale”, ha dichiarato Shmigal. I fondi, ha spiegato, “saranno utilizzati per spese sociali e umanitarie”. “Ringraziamo gli Stati Uniti e la Banca Mondiale per aver attuato e sostenuto l’iniziativa che fa pagare alla Russia la sua aggressione contro l’Ucraina”, ha detti Shmigal.
Caschi blu in Ucraina con tregua, Russia dice no
La Russia si oppone intanto al dispiegamento di ‘caschi blu’ occidentali in Ucraina nel quadro di un eventuale e ancora tutto da negoziare accordo per una tregua, ha affermato il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, in una intervista all’agenzia Tass, dopo che dell’ipotesi avevano parlato di recente anche il Presidente francese, Emmanuel Macron e il Premier polacco, Donald Tusk.
“Non siamo soddisfatti delle proposte avanzate dai rappresentanti del Presidente americano eletto – che ha notoriamente garantito di essere in grado di definire un accordo di pace in Ucraina entro 24 ore dal suo insediamento, il 20 gennaio, ndr – che include lo slittamento dell’adesione dell’Ucraina alla Nato per 20 anni e l’invio in Ucraina un contingente di forze britanniche ed europee”, ha dichiarato Lavrov. In precedenza, il Cremlino aveva detto che era “troppo presto per parlare di ‘caschi blu'”.
Slovacchia: “Pace? Kiev dovrà cedere territori a Mosca”
L’Ucraina potrebbe dover cedere parte del suo territorio per raggiungere la pace con la vicina Russia. A dirlo è stato il ministro della Difesa slovacco, Robert Kalinak, parole che arrivano poco dopo l’offerta, da parte del premier Robert Fico, di ospitare un futuro negoziato di pace tra Kiev e Mosca, un’offerta che il Cremlino ha definito “una delle opzioni”.
“L’Ucraina probabilmente non sa che non si troverà mai tra la Germania e la Svizzera, ma condividerà sempre il suo confine più lungo con la Russia. In questo caso è indubbio chi sia l’aggressore, perché la Russia ha oltrepassato tutte le regole e violato il diritto internazionale, ma bisogna anche vedere cosa succede in altre zone e se abbiamo lo stesso standard per altre dispute”, ha detto Kalinak in un’intervista all’emittente TA3.
Kalinak ha aggiunto che è nell’interesse della Slovacchia che la guerra in Ucraina finisca rapidamente, sostenendo i negoziati e il cessate il fuoco. “Per noi, l’interesse più grande è che la guerra si fermi immediatamente e che ci sia una sorta di negoziato di pace, una sorta di tregua, alla quale tutti noi, ovviamente, possiamo partecipare in qualche modo. Ma è importante che la gente smetta di morire”, ha detto il ministro.
Mosca: “Conquistato centro abitato di Novolenivka”
Il ministero della Difesa di Mosca ha intanto annunciato oggi l’avvenuta conquista del centro abitato ucraino di Novolenivka, nel Donetsk, punto di passaggio in direzione della città di Pokrovsk, di cui Mosca spera di assumere il controllo.
Le forze di Kiev hanno intanto assicurato sempre oggi di aver respinto nelle ultime 24 ore diversi attacchi sferrati in questa zona dalle truppe russe.
Ex calciatore russo Bugayev morto al fronte
L’ex calciatore della nazionale russa Alexei Bugayev è morto mentre combatteva per il suo Paese nell’invasione dell’Ucraina. Lo ha confermato il padre Ivan Bugayev al portale sports.ru: “Purtroppo la notizia della morte di Alexei è vera”, ha dichiarato.
Il 43enne Bugayev, difensore, aveva vinto sette titoli russi e partecipato a Euro 2004 in Portogallo. Ha militato, tra le altre, nella Lokomotiv Mosca e nel Krasnodar, prima di terminare la sua carriera nel 2010. Bugayev era stato condannato a nove anni e mezzo di carcere nel 2023 per traffico di droga e si è arruolato come soldato.
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