Genova. Quattro sottosegretari e due assessori in più (o comunque quanti ne consentirà la legge nazionale) per ampliare la squadra di governo. La rivoluzione di Marco Bucci è scritta nero su bianco nel disegno di legge varato dalla giunta regionale e avviato all’iter di discussione e approvazione in Consiglio regionale, dove è prevedibile una durissima battaglia da parte delle opposizioni. Perché la mossa, come denuncia in queste ore il segretario regionale del Pd Davide Natale, costerà alla Regione oltre 4 milioni di euro in cinque anni, l’arco temporale di una legislatura.
Il disegno di legge introduce una modifica allo Statuto della Regione Liguria, aggiungendo un nuovo articolo che recita così: “Il presidente della giunta regionale può nominare fino a quattro sottosegretari che lo coadiuvano nell’esercizio delle sue funzioni. Con il decreto di nomina sono determinati compiti e attribuzioni dei sottosegretari che possono essere nominati anche tra i consiglieri regionali”. I sottosegretari possono essere incaricati di seguire “specifiche funzioni“, partecipano alle sedute di giunta “senza diritto di voto” e possono essere delegati a rispondere a interrogazioni e interpellanze davanti al Consiglio regionale. Il numero degli assessori, oggi fissato a sette, si adegua al “numero massimo consentito dalla legge statale ai fini del coordinamento della finanza pubblica”. In caso di variazioni, basta un decreto del presidente per aggiornare il numero dei componenti della giunta e nominare gli eventuali assessori in più.
Il trattamento economico, specifica ancora il testo, “è fissato dalla legge regionale con riferimento a quanto stabilito per i consiglieri regionali“. Secondo la normativa vigente, ogni consigliere percepisce un’indennità mensile di carica pari a 8.800 euro lordi ai quali si aggiunge un rimborso spese che varia a seconda della distanza chilometrica tra la sede della Regione e il luogo di residenza: in base a questi parametri il compenso annuale di un consigliere può oscillare tra 133.200 e 165.168 euro. Le stesse condizioni valgono già per gli assessori e in futuro – se passerà la legge della giunta Bucci – per i sottosegretari. A conti fatti, ipotizzando circa 140mila euro per sei persone, si arriva a superare quota 4 milioni in una legislatura, a meno che non si attinga ai consiglieri in carica senza pretenderne le dimissioni (finora sempre richieste) evitando così la corresponsione di un’indennità aggiuntiva.
Il governatore Marco Bucci aveva dichiarato più volte che le manovre per allargare il team sarebbero state tutte “a costo zero, tranne le persone che avranno un ruolo nella struttura amministrativa“. Ad oggi sul pallottoliere ci sono già i 756mila euro in tre anni che saranno percepiti dai quattro commissari o project manager (su sei attualmente nominati) della sanità ligure.
“Bucci dice di essere abituato a fare i miracoli ed è vero perché sta facendo il miracolo della moltiplicazione delle poltrone. Nemmeno Toti era riuscito a fare tanto – tuona Natale in un’intervista all’agenzia Askanews – Bucci è il re di Collodi, il paese che ha dato i natali a Pinocchio, perché aveva annunciato di voler aumentare il numero degli assessori e di voler introdurre i sottosegretari ma aveva anche assicurato che non sarebbero costati un euro in più. A chi gli chiedeva come fosse possibile, aveva risposto io faccio i miracoli, sono abituato a farli. Noi invece siamo abituati ad andare a fondo ogni volta che Bucci fa una dichiarazione, perché dietro c’è sempre una palla gigantesca, come in questo caso”.
“Il disegno di legge che ha portato in giunta – spiega Natale – dice chiaramente che un sottosegretario costerà come un consigliere regionale. Ai sottosegretari, inoltre, magari chiederanno anche di dimettersi e fare entrare altri consiglieri regionali e quindi costeranno il doppio. Ovviamente questo vale anche per gli assessori”.
D’altra parte la Liguria non si sta inventando nulla. Come si legge nella relazione introduttiva, anche Emilia-Romagna, Lombardia, Abruzzo, Molise, Marche, Toscana, Piemonte, Veneto e Calabria hanno previsto la figura del sottosegretario “senza incorrere in rilievi in ordine alla legittimità costituzionale”. “Ma l’Emilia Romagna ne ha solo uno, mentre la Liguria ne propone quattro – contesta il dem Natale -. Anche le Marche e l’Abruzzo, che hanno il nostro stesso numero di consiglieri, hanno solo un sottosegretario. È un record a livello nazionale, perché l’unica Regione che ha quattro sottosegretari è la Lombardia ma la Lombardia ha 80 consiglieri regionali e noi 31″.
Per approvare la riforma dello Statuto serviranno due votazioni a maggioranza assoluta a distanza minima di due mesi, dopodiché cinque consiglieri regionali o un cinquantesimo degli elettori potranno chiedere di sottoporla a referendum popolare. Ed è proprio l’intenzione del Pd, che anche da solo avrebbe i numeri sufficienti per chiamare i cittadini al voto: “Se vanno avanti su questo solco, bisognerà chiamare i liguri a opporsi a questo schifo e chiedere che venga cancellata questa riforma tramite un referendum”.
Tra le altre disposizioni del disegno di legge proposto dalla giunta Bucci ci sono quelle che disciplinano alcune funzioni del vicepresidente e il regime di prorogatio, un modo per prevenire l’impasse che si era venuta a creare dopo l’arresto e il successivo passo indietro di Toti negli scorsi mesi. In particolare il governatore potrà delegare l’esercizio della rappresentanza in giudizio al suo vice, al segretario generale o al direttore generale. Potrà inoltre delegare gli assessori per “affari determinati” e “compiti circoscritti”. Per il resto lo Statuto si conformerebbe all’articolo 126 della Costituzione: in caso di dimissioni volontarie, impedimento permanente o morte del presidente, scattano le dimissioni della giunta o lo scioglimento del Consiglio, ma con passaggio delle funzioni al vicepresidente, che le esercita (insieme alla giunta) fino alla proclamazione del nuovo presidente.
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