Protesta bis a Pescara – Abaco

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Procedura celere

 


L’ACA LASCIA I CITTADINI SENZ’ACQUA E SI FA BEFFE DELLE LORO LEGITTIME RICHIESTE

Nonostante il nostro presidio dello scorso 20 dicembre continua il totale disinteresse dell’Azienda acquedottistica per l’erogazione del servizio nei quartieri San Giuseppe, Via Rigopiano, Via Fonte Romana e zone limitrofe di Pescara, non solo, continuano le risposte evasive, ridicole e a volte insultanti di ognuno dei rappresentanti di ACA, dall’operaio, al tecnico, al funzionario.

Dopo aver ricevuto ulteriori informazioni dagli utenti, su loro proposta A.Ba.Co. Abruzzo ha convocato nuovamente la stampa per una conferenza urgente per ribadire le ragioni dei cittadini e illustrare le prossime azioni, di seguito il testo del comunicato e gli articoli e resoconti di stampa.

Mettiamo le cose in chiaro:

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  • l’acqua è un bene primario e non può essere negato a nessuno;
  • l’interruzione del servizio (questo è in effetti) che ACA fa da maggio 2024 non riguarda lavori sulla rete ed è quindi “non programmato” e nemmeno segnalato, in stridente contrasto con la “Carta del Servizio Idrico Integrato” della stessa Azienda, recentemente adeguato agli atti di regolazione di ARERA secondo le Linee Guida elaborate dall’ERSI Abruzzo, laddove al punto 2.7 “Continuità del Servizio idrico integrato” recita: «Costituisce impegno prioritario garantire un servizio continuo (h 24 per tutti i giorni dell’anno), regolare e ridurre, nei limiti del possibile, la durata di eventuali disservizi. Ove ciò non sia possibile il Gestore si impegna a darne tempestiva e massima informazione ai cittadini indicando l’inizio, la durata e la causa della sospensione del servizio e a mettere in atto tutte le misure necessarie utili ad arrecare il minor disagio all’utenza anche attraverso l’erogazione di servizi alternativi di emergenza (così come previsto al capitolo 10 della presente Carta del Servizio)»;
  • stendiamo un velo pietoso poi sul totale mancato rispetto di quanto previsto nello stesso documento al punto 2.5 “Cortesia” laddove «Il Gestore (ACA) garantisce un rapporto improntato alla cortesia e al rispetto dell’Utente, adottando comportamenti, modi e linguaggi adeguati allo scopo. Pertanto i dipendenti sono tenuti a soddisfare le esigenze ed i diritti dell’Utente». Sembra una barzelletta, ma l’hanno letta la Carta dei Servizi in Azienda? Non parliamo poi degli altri principi generali elencati al capitolo 2, che sono proprio fuori dai radar dell’ente: 2.1 Eguaglianza, 2.2 Imparzialità, 2,3 Partecipazione;
  • per quanto attiene al punto 3.2. della Carta, “Livelli Tecnici Minimi (Standard) di Fornitura del Servizio di acquedotto”, l’ACA non garantisce affatto, per questi cittadini, ciò che dovrebbe invece assicurare per contratto:
    • una dotazione pro-capite giornaliera alla consegna pari a 150 l/abitante/giorno;
    • una portata minima erogata al punto di consegna non inferiore a 0.10 l/s per ogni unità abitativa in corrispondenza con il carico di cui al punto 3;
    • un carico idraulico minimo di 5 m, misurato al punto di consegna, relativo al solaio di copertura del piano abitato più elevato.
  • infine, a norma del Regolamento di Igiene e Sanità del Comune di Pescara, art. 31 “DICHIARAZIONE DI ALLOGGIO INABITABILE” gli alloggi non serviti di rete idrica e senza nessuna soluzione tampone per la fornitura, sono inabitabili e il primo cittadino ha facoltà di sgomberarli.

Basta chiacchiere, gli abitanti dei quartieri chiedono:

  • l’immediata fornitura di acqua attraverso autobotti, come previsto in casi di emergenza nella Carta dei Servizi;
  • che l’Ente comunale organizzi una riunione tecnica anche con la partecipazione dei cittadini del quartiere e della nostra associazione per definire le problematiche della rete esistente e per programmarne la totale ristrutturazione.

Queste ragionevoli richieste sono il minimo che pretendiamo, i cittadini dei quartieri interessati sono senz’acqua, stanchi ed esasperati.
A.Ba.Co. Abruzzo è con loro per concordare le prossime azioni:

  • esposti e denunce alla Procura della Repubblica di Pescara per i disservizi e per le conseguenti ripercussioni fisiche e morali sopportate ormai da otto mesi;
  • autodenuncia collettiva dei cittadini al Comune di Pescara per dichiarare le proprie abitazioni inabitabili.

IL 28 DICEMBRE 2024 ALLE ORE 9:30
CONFERENZA STAMPA
CON LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
VIA RIGOPIANO 60 – PESCARA



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