Libretto di famiglia per l’assistenza domiciliare

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Il nuovo portale INPS per il lavoro occasionale rende la gestione delle prestazioni di lavoro più semplice e trasparente. Scopri come usare il Libretto di famiglia per l’assistenza domiciliare – Scopri le nostre guide complete su invalidità, Legge 104 e pensione anticipata.

Libretto di famiglia per l’assistenza domiciliare: le novità

L’INPS ha recentemente aggiornato il portale dedicato al “Libretto di Famiglia”, una piattaforma che consente di gestire facilmente il lavoro occasionale per le persone fisiche che non svolgono attività professionale o d’impresa.

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Questo cambiamento è stato realizzato grazie ai fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tra le novità principali, il nuovo portale consente di monitorare i limiti economici previsti dalla legge, facilitando il lavoro dei datori di lavoro occasionale.

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Cos’è il Libretto di famiglia per l’assistenza domiciliare?

Il Libretto di famiglia per l’assistenza domiciliare è uno strumento pensato per il pagamento di lavori occasionali, come quelli domestici o di assistenza. Ogni buono ha un valore nominale di 10 euro per ogni ora di lavoro prestato. È destinato esclusivamente a chi non esercita attività professionale o d’impresa, e non può essere usato da aziende o professionisti per retribuire i loro dipendenti.

I buoni possono essere utilizzati solo per prestazioni occasionali, come il pagamento per lavori saltuari (giardinaggio, assistenza, pulizie) o lezioni private. Per le prestazioni continuative (ad esempio, un’assistenza a tempo pieno), è obbligatorio stipulare un contratto di prestazione occasionale. Inoltre, se il lavoratore ha avuto un contratto con il datore di lavoro nei sei mesi precedenti, non sarà possibile utilizzare il Libretto di Famiglia.

Le attività che possono essere pagate con il Libretto di famiglia

Il Libretto di famiglia può essere utilizzato per retribuire i seguenti tipi di attività:

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  • lavori domestici occasionali: come giardinaggio, manutenzione e pulizia;
  • assistenza domiciliare: per anziani, malati o disabili, ad esempio per integrare il lavoro di una badante convivente durante malattia o ferie, o per assistenza occasionale ai bambini (ad esempio, in caso di necessità dei genitori);
  • ripetizioni scolastiche: per lezioni private, come quelle di supporto scolastico a studenti.

Ricordiamo che il Libretto di Famiglia è valido solo per attività occasionali e che non si può usare per pagare un lavoratore che svolge lo stesso compito in modo continuativo (ad esempio, una badante a tempo pieno).

I limiti economici del Libretto di famiglia

Per poter utilizzare il Libretto di famiglia, ci sono dei limiti economici che devono essere rispettati:

  • ogni lavoratore non può guadagnare più di 5.000 euro all’anno da lavori occasionali. Se supera questa soglia, il lavoro non è più considerato occasionale;
  • un datore di lavoro non può pagare più di 2.500 euro all’anno al singolo lavoratore;
  • il limite complessivo di compensi per l’utilizzatore (cioè il datore di lavoro che paga vari lavoratori) è fissato a 10.000 euro all’anno, indipendentemente dal numero di lavoratori.

Questi importi sono calcolati al netto dei contributi, dei costi di gestione e dell’assicurazione. Quindi, se un lavoratore guadagna più di 5.000 euro, non può più essere pagato tramite il Libretto di famiglia.

Come sono ripartiti i 10 Euro di ogni buono

Ogni buono del Libretto di famiglia ha un valore di 10 euro. Di questi:

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I compensi pagati tramite il Libretto di Famiglia sono esenti da tassazione e non influenzano lo stato di disoccupazione del lavoratore. Inoltre, questi importi sono validi per il calcolo del reddito necessario per ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno. Il lavoratore, inoltre, ha diritto all’iscrizione alla Gestione separata e alla copertura per gli infortuni e le malattie professionali.

Libretto di famiglia per l’assistenza domiciliare
Cos’è il Libretto di famiglia per l’assistenza domiciliare. Nella foto: Una donna esegue delle operazioni al PC

Come funziona la registrazione e il pagamento

Per utilizzare il Libretto di famiglia, sia il datore di lavoro che il lavoratore devono essere registrati sulla piattaforma dell’INPS. La registrazione può essere effettuata in due modi:

  • Contact Center INPS: è possibile chiedere aiuto al contact center INPS che gestirà la registrazione per conto del richiedente.
  • Registrazione diretta: il datore di lavoro e il lavoratore possono registrarsi autonomamente sulla piattaforma INPS, utilizzando uno dei seguenti metodi di identificazione:
  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • CIE (Carta di Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Una volta registrati, i datori di lavoro devono acquistare i buoni tramite il portale INPS. Il buono di 10 euro deve essere pagato in anticipo. Il pagamento può avvenire tramite modello F24 o tramite pagamento elettronico (PagoPA).

Una volta ricevuto il buono, il datore di lavoro deve fornire all’INPS le informazioni necessarie, come:

  • i dati del lavoratore;
  • dove è stato svolto il lavoro;
  • il numero di buoni utilizzati;
  • la durata e la natura del lavoro svolto.

Le informazioni devono essere inviate entro il giorno 3 del mese successivo alla prestazione.

Il lavoratore, da parte sua, deve indicare il proprio IBAN per ricevere il pagamento. Se non ha un IBAN, può scegliere di ricevere il pagamento tramite bonifico domiciliato alle Poste, con un costo aggiuntivo di 3,84 euro. Una volta ricevuto il pagamento, il lavoratore può ottenere il prospetto paga mensile, che include il compenso percepito, la contribuzione INPS/INAIL e altre informazioni utili per la certificazione del lavoro svolto.

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Quando viene pagato il lavoratore?

Il pagamento per le prestazioni di lavoro occasionali avviene il 15 del mese successivo alla prestazione. L’INPS accreditando il compenso sul conto del lavoratore, calcola l’importo totale dovuto per tutti i lavori occasionali svolti nel mese.

Grazie al nuovo portale INPS e alle novità introdotte, la gestione del Libretto di Famiglia per l’assistenza domiciliare e per altre prestazioni occasionali è diventata ancora più semplice. I datori di lavoro possono ora monitorare facilmente i limiti di spesa, mentre i lavoratori possono ricevere i loro compensi in modo sicuro e tempestivo.

FAQ sull’assistenza domiciliare

Cosa comprende l’assistenza domiciliare per malati e disabili?

L’assistenza domiciliare per malati e disabili include una serie di servizi personalizzati per supportare le persone a casa, migliorando la loro qualità di vita. Questi servizi possono comprendere l’assistenza infermieristica, l’aiuto nelle attività quotidiane (come l’igiene personale, il vestirsi, mangiare), il supporto per la mobilità, il monitoraggio della salute e la gestione delle terapie. Inoltre, possono essere inclusi anche servizi di assistenza sociale e psicologica.

Chi può richiedere l’assistenza domiciliare?

L’assistenza domiciliare può essere richiesta da persone con malattie croniche, disabilità fisiche o psichiche, anziani fragili o persone che hanno bisogno di recupero post-operatorio. Generalmente, l’accesso ai servizi di assistenza domiciliare viene stabilito sulla base di una valutazione da parte di professionisti sanitari, che stabiliscono la tipologia di supporto necessario.

Come posso richiedere l’assistenza domiciliare?

La richiesta di assistenza domiciliare può essere fatta tramite il medico di famiglia, che avvia la procedura di valutazione, o attraverso i servizi sociali del proprio comune. In alcuni casi, esistono agenzie private che offrono questi servizi e che possono essere contattate direttamente. È importante verificare se l’assistenza è coperta dal sistema sanitario nazionale, in caso contrario potrebbero esserci costi a carico del paziente o della sua famiglia.

Chi fornisce l’assistenza domiciliare?

L’assistenza domiciliare può essere fornita da diverse figure professionali, tra cui infermieri, Oss (operatori socio-sanitari), fisioterapisti, educatori, e assistenti sociali. A seconda delle necessità della persona assistita, il team di assistenza domiciliare può variare e includere professionisti con competenze specifiche. Il servizio può essere gestito da enti pubblici o da agenzie private specializzate.

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