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Cosa prevede la nuova Legge di Bilancio
La Legge di Bilancio 2025, in vigore dal 1° gennaio, prevede una manovra economica da circa 35 miliardi di euro. Questa legge, fulcro dell’agenda del governo Meloni, si concentra su interventi per il sostegno al reddito, la natalità e l’occupazione, mantenendo un equilibrio tra esigenze di contenimento della spesa e strategie per la crescita e il rilancio del Paese.
Attenzione a natalità e sostegno alla famiglia
La Legge di Bilancio 2025 si caratterizza per un’attenzione marcata verso la natalità e il sostegno alle famiglie, affiancando a queste priorità interventi di rilievo su fisco, imprese e inclusione sociale. Tra le misure dedicate alla natalità spiccano:
- Bonus una tantum di 1.000 euro per ogni nuovo nato o adottato
- Incremento del bonus per le rette degli asili nido
- Esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’ISEE
- Istituzione del Fondo Dote Famiglia, finalizzato a sostenere le attività sportive e ricreative extra scolastiche, promuovendo pari opportunità per i minori provenienti da famiglie con redditi medio-bassi
Nuove agevolazioni fiscali per i redditi più bassi
Sul fronte fiscale, la manovra ha introdotto il riordino dell’IRPEF attraverso la stabilizzazione del sistema a tre aliquote, semplificando il regime e rafforzando la progressività grazie a un aumento delle detrazioni per i redditi più bassi. Contestualmente, per favorire gli investimenti e l’occupazione stabile, è stata prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20% per le imprese che accantonano almeno l’80% degli utili generati nel 2024, investendo in beni tecnologici 4.0 o 5.0 e incrementando l’occupazione stabile di almeno l’1%.
Inclusione e disabilità
In un’ottica di inclusione sociale, la manovra ha posto l’accento anche sul tema della disabilità, introducendo un approccio innovativo. Tra le misure principali figurano la sperimentazione di una valutazione multidimensionale delle condizioni di disabilità in alcuni territori e l’istituzione di un fondo dedicato, segnando un passo importante verso una società più equa e inclusiva.
Per una visione completa sulle sfide e le opportunità legate all’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, ti invitiamo a leggere il nostro paper sulla disabilità in azienda.
Misure per il welfare aziendale
Tra le misure più significative sul fronte del welfare aziendale, l’articolo 68 della Legge di Bilancio 2025 introduce interventi mirati a incentivare il benessere dei lavoratori, con particolare attenzione a coloro che si trovano in situazioni di maggiore necessità.
In primo luogo, per i dipendenti con redditi inferiori a 35.000 euro annui che abbiano trasferito la residenza di almeno 100 chilometri dal luogo di lavoro, è stata prevista l’esenzione fiscale sulle somme erogate dal datore di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione, fino a un massimo di 5.000 euro annui. Questa misura rappresenta un supporto concreto per chi affronta costi aggiuntivi legati alla mobilità abitativa, favorendo al contempo la flessibilità e la mobilità professionale.
Inoltre, la Manovra conferma per il triennio 2025-2027 la soglia dei fringe benefit a 1.000 euro: una misura che si propone di agevolare i lavoratori attraverso benefici non monetari. Per i dipendenti con figli a carico, la soglia invece rimane a 2.000 euro, rafforzando il sostegno alle famiglie e riconoscendo il peso economico legato alla genitorialità.
Conclusioni
La Legge di Bilancio 2025 si inserisce in uno scenario di sfide complesse, rispondendo con misure ambiziose e mirate. Pur tra inevitabili criticità e difficoltà di bilanciamento delle risorse, il governo ha tracciato una direzione chiara verso il sostegno alla natalità e genitorialità, con un’attenzione particolare al welfare aziendale e all’occupazione.
In particolare, la Legge di Bilancio 2025 mira a rafforzare il welfare aziendale come strumento di inclusione e supporto alla produttività, con interventi che, pur mantenendo una certa enfasi sui fringe benefit come forma di welfare economico, segnalano un primo passo verso un approccio più sociale.
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A cura di Anna Zavaritt – giornalista e contributor JOINTLY
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