Le pagelle del Cittadella dopo la vittoria contro il Palermo nella 20ªgiornata del campionato di Serie B allo Stadio Tombolato.
CITTADELLA (3-5-1-1)
Kastrati 6; Salvi 7, Pavan 7, Carissoni 5,5; D’Alessio 6, Amatucci 5,5 (dal 22’ s.t. Desogus 4,5; dal 41’ s.t. Rabbi s.v.), Casolari 6,5 (dal 22’ s.t. Branca 6,5), Tronchin 6, Masciangelo 7,5; Vita 7; Pandolfi 6 (dal 41’ s.t. Ravasio s.v.)
PANCHINA Scquizzato, Maniero, Rizza, Piccinini, Cecchetto, Cassano, Voltan, Magrassi
ALLENATORE Dal Canto 7
Kastrati 6 – Ultimo match dell’anno in realtà tranquillo per il guardiano dei pali albanese. Miracoleggia sullo scaldabagno lanciato da Brunori, ma sul tap-in seguenti di Lund non può nulla.
Salvi 7 – Ha 36 o 26 anni? Si proponde per la seconda risposta. Sta vivendo una seconda giovinezza da braccetto. Dopo il trattato contro la Reggiana e il manuale con il Südtirol, voilà un compendio di quello che deve essere un difensore nel calcio del 2024. Attento, diligente, sempre dentro la gara, stoico nella gestione della botta al fianco subita nel primo tempo.
Pavan 7 – In modalità “vede e provvede”. Mura qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa, si ricorda di avere giocato – in un passato recente – da regista e avvia l’azione del momentaneo 1 a 0 con un’apertura alla Pirlo. Con i problemi fisici alle spalle è un giocatore angolare per questa squadra, autentico valore aggiunto.
Carissoni 5,5 – Liscia in occasione del pari di Lund, forse sorpreso dalla ribattuta di Kastrati o dalla velocità dell’azione. È un attimo, ma poteva costare caro. Difensivamente soffre l’impalbabile Insigne, gestisce con qualche affanno Le Douaron. Dopo due super prove, un calo fisiologico comprensibile. Ci può stare, la sosta arriva al omento giusto.
D’Alessio 6 – L’assist è un guizzo di pregio all’interno di un match non semplice. Lund è un peperino, lui si arrangia di mestiere e freschezza giovanile. Sta crescendo rapidamente, ora arriva il bello: deve confermarsi anche nel 2025. Ha tutto per diventare un giocatore chiave in questa squadra.
Amatucci 5,5 – In appoggio latita come spesso accade e questa volta mancano anche i suoi inserimenti in zona gol. Dalle sue parti Vasic, ex cuore Padova e in aria di Derby, folleggia alla grandissima nel primo tempo, creandogli non pochi mal di testa. Nella ripresa prende le misure al 16 rosanero, ma Dal Canto lo sacrifica per provare a vincere la partita. (Dal 22’ s.t. Desogus 4,5 – Entra leggero e non del tutto concentrato. Il cambio è un segnale che può fare male nel breve termine, ma lo aiuterà a crescere da qui in avanti. Per Dal Canto il caso è chiuso, anche lui alla ripresa dei lavori deve tornare con la testa sgombra e la voglia di spaccare il mondo. Dal 41’ s.t. Rabbi s.v. – Talismano portafortuna. Ancora una volta entra, ancora una volta la squadra vince).
Casolari 6,5 – Unico neo della sua prestazione? Il giallo ingenuo per il fallo su Insigne girato spalle alla porta a metà campo. Il resto è una prestazione dedicata a chi ama il gioco del calcio. Gioco corto e lungo, apertura al miele, verticalizzazioni in pertugi spesso insodabili. Con lui in campo la squadra gira meravigliosamente. (Dal 22’ s.t. Branca 6,5 – Furbo nella rimessa assist da cui nasce il gol decisivo di Masciangelo, eroico nel contrarre con il corpo la botta a colpo sicuro di Gomes al 95′. Nei pochi minuti a disposizione si riscatta dal match con la Reggiana e si scalda in vista di Cesena).
Tronchin 6 – Arpiona una quantità di palloni tendente all’infinito, ma collabora meno in fase di regia. Da quando c’è lui in campo, il Cittadella ha raccolto la bellezza di 15 punti. Solo un caso? Probabilmente no. Collante tra difesa e centrocampo, manca nell’ultimo quarto di campo, ma la sua presenza è fondamentale nel rompere il gioco del Palermo.
Masciangelo 7,5 – Segna di destro, non il piede forte della casa, al 91′. Non ci sarebbe molto altro da aggiungere o dettagliare, se non fosse il rendimento continuo del mancino romano nell’ultimo mese. Pierozzi non lo tiene spesso, Buttaro proprio non ci capisce nulla. Ex rimpianto? Forse, dal 29 dicembre 2024, si.
Vita 7 – Un gol di pregevole fattura tecnica, la solita gara di quantità e qualità. Fondamentale nelle idee di Dal Canto, appiglio sul quale i compagni si affidano in ogni momento. Un giorno qualcuno dovrà spiegare perchè uno come lui, alla soglia dei 32 anni il prossimo 16 marzo, non abbia mai potuto avere l’opportunità di calcare il palcoscenico della serie A.
Pandolfi 6 – Non punge, ma apre spazi per i compagni. Tiene impegnato Baniya in occasione della prima marcatura Citta, manifesto di una gara seria ed essenziale. Generoso e continuo nella fase di pressing, non lascia tranquillo Nikolaou e nel dubbio tormenta anche i due braccetti palermitani in fase di rilancio dell’azione. (Dal 41’ s.t. Ravasio s.v. – Fisico e centimetri nei minuti finali).
ALLENATORE Dal Canto 7 – Tira dritto con un’idea di calcio assolutamente consona alla squadra. Forse non appagherà gli occhi degli esteti, ma questo Cittadella ora è quadrato, sa stare nelle difficoltà della gara e colpisce quando serve. Questi 10 punti in chiusura di 2024 permettono di rimettere gli occhi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica, lasciando la Sampdoria in zona playout a due lunghezze. Brescia e Mantova agganciate, il Cittadella lotta ed è vivo più che mai nella lotta salvezza.
PALERMO (3-5-2)
Desplanches 5; Baniya 5,5, Nikolaou 5, Ceccaroni 5,5; Pierozzi 6 (dal 27’ s.t. Buttaro 5), Segre 6, Ranocchia 5 (dal 36’ s.t. Verre s.v.), Vasic 6 (dal 27’ s.t. Gomes 6), Lund 6; Insigne 5 (dal 1’ s.t. Brunori 6,5), Le Douaron 5,5 (dal 41’ s.t. Henry s.v.)
PANCHINA Sirigu, Cutrona, Nedelcearu, Appuah, Saric
ALLENATORE Dionisi 5
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link