Le recenti minacce di Donald Trump di imporre dazi al 100% sui membri del BRICS che sosterranno una nuova valuta alternativa al dollaro hanno sollevato molte discussioni.
Nonostante la durezza delle sue dichiarazioni, molti analisti ritengono che queste misure potrebbero non essere sufficienti a fermare il processo di de-dollarizzazione.
In questo articolo, esploreremo le implicazioni di queste minacce e analizzeremo come il lancio di una nuova moneta BRICS potrebbe influenzare i mercati delle criptovalute.
Donald Trump minaccia dazi al 100% per i membri del BRICS che aderiranno al supporto di una nuova valuta fiat
Poche settimane fa Donald Trump ha annunciato che combatterà l’idea del BRICS di lanciare una nuova moneta alternativa al dollaro USA.
Il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti ha minacciato tutti i membri dell’alleanza (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) di applicare dazi al 100% se vorranno supportare il processo di de-dollarizzazione.
L’obiettivo di Trump è chiaro: dissuadere questi paesi dal creare e utilizzare una nuova valuta, mantenendo così il predominio del dollaro come moneta di riserva internazionale.
Ricordiamo che il dollaro rappresenta circa il 58% delle riserve mondiali, secondo il FMI, nonché la valuta principale per le negoziazioni di materie prime come il petrolio.
Il Tycoon ha alzato il tono della voce su Truth Social, sua piattaforma social, chiedendo formalmente ai Paesi del BRICS di abbandonare questa agenda politica, previa l’esclusione dai mercati americani.
“Chiediamo a questi Paesi di impegnarsi a non creare una nuova valuta BRICS, né a sostenere alcuna altra valuta per sostituire il potente dollaro statunitense, altrimenti dovranno affrontare tariffe del 100% e dovranno aspettarsi di dire addio alle vendite nella meravigliosa economia statunitense”.
L’ultima minaccia tariffaria di Trump arriva dopo che lui stesso ha intimidato di imporre tariffe del 25% su tutto ciò che è importato da Messico e Canada, e un’ulteriore tassa del 10% sui beni provenienti dalla Cina, come un modo per costringere i paesi a fare di più per fermare il flusso di immigrazione illegale e droga negli Stati Uniti.
Alcuni membri del BRICS hanno subito recepito le imposizioni di Trump, come l’India che ha preso le distanze da qualsiasi iniziativa di de-dollarizzazione.
Durante il Doha Forum tenutosi a Nuova Delhi ,il ministro degli Affari esteri indiano S Jaishankar ha chiarito che gli Stati Uniti sono un loro partner commerciale e che non hanno alcun interesse ad indebolire il dollaro.
Il banchiere centrale indiano ha anche messo in dubbio la fattibilità di una moneta BRICS data la “diffusione geografica dei paesi […[ a differenza ad esempio dell’eurozona che ha una contiguità geografica”.
L’imposizione di Trump potrebbe non servire a bloccare la de-dollarizzazione
Le minacce di Trump potrebbero non essere sufficienti ad impedire il lancio di una nuova valuta da parte del BRICS che possa contrastare l’ascesa del dollaro.
I membri dell’alleanza e altre nazioni in via di sviluppo affermano di essere stanchi del predominio dell’America sul sistema finanziario globale.
Questi Paesi sono motivati da una serie di ragioni economiche e geopolitiche per ridurre la loro dipendenza dal dollaro, e continueranno ad andare fino in fondo.
A tal proposito, il direttore dell’Institute of Social Sciences, Ash Narain Roy, ha affermato che le imposizioni di Trump ai BRICS non funzioneranno.
Roy ha sottolineato che le minacce tariffarie al 100% di Trump non colpiranno nessun paese, ma danneggeranno direttamente gli Stati Uniti.
L’idea di applicare dazi al 100% finirà per far aumentare i prezzi ai danni del consumatore, contribuendo all’innalzamento dell’inflazione sui beni esteri.
Inoltre c’è da osservare come le economie emergenti che si sono staccate dal dollaro hanno fatto grandi progressi recentemente, alimentando una confidenza collettiva verso la strategia della de-dollarizzazione.
L’alleanza dei BRICS ha chiarito che l’agenda della de-dollarizzazione rimane il loro obiettivo a lungo termine. La nuova amministrazione Trump, nel suo tentativo maldestro di riaffermare la supremazia americana, probabilmente non rallenterà le ambizioni del BRICS.
Per oltrepassare i dazi, Paesi membri come la Cina, hanno sviluppato un proprio sistema di pagamento transfrontaliero chiamato CIPS (Cross-Border Interbank Payment System), che offre un’alternativa al sistema SWIFT dominato dagli Stati Uniti. Allo stesso modo, la Russia ha aumentato le sue riserve in oro e ha stretto accordi bilaterali di commercio con numerosi paesi per utilizzare valute alternative al dollaro.
Inoltre, l’avvento della tecnologia blockchain e delle valute digitali sta facilitando il gioco al BRICS. Le criptovalute e le valute digitali emesse dalle banche centrali offrono nuove modalità di transazione che bypassano i tradizionali sistemi bancari dominati dal dollaro.
Che impatto avrebbe sul mercato crypto il lancio di una nuova moneta BRICS?
L’introduzione di una nuova valuta BRICS potrebbe avere effetti contrastanti sui mercati delle criptovalute. Da un lato, potrebbe aumentare l’adozione delle criptovalute all’interno dei paesi BRICS, in quanto queste potrebbero essere viste come un’alternativa sicura e stabile per le transazioni internazionali.
La maggiore adozione delle criptovalute potrebbe portare a un aumento del loro valore e della loro capitalizzazione di mercato.
Putin con la Russia si sono da poco infatti aperti a Bitcoin e al mondo crypto, riconoscendo gli asset digitali come proprietà.
Ad ogni modo è più probabile che gli alleati del BRICS decideranno di utilizzare una valuta CBDC o una stablecoin per facilitare lo scambio monetario nel proprio circuito.
È improbabile che questi inizieranno a negoziare scambi in Bitcoin o Ethereum, nonostante sia possibile che verranno adottate per rafforzare il Tesoro ed indebolire i piani di supremazia crittografica di Donald Trump.
C’è inoltre parecchia incertezza sui potenziali effetti negativi che una valuta BRICS possa innescare sui mercati crypto.
Gli investitori potrebbero reagire in modo volatile alle notizie di una crescita della de-dollarizzazione, portando a forti oscillazioni al ribasso sui prezzi delle criptovalute.Inoltre, se la nuova valuta BRICS dovesse essere percepita come più stabile e sicura rispetto alle stablecoin esistenti, potrebbe ridurre l’interesse e l’adozione dell’intero comparto crypto.
Ciò che è sicuro, è che il lancio di una nuova moneta BRICS rappresenterebbe un cambiamento significativo nel panorama finanziario globale. Questo cambiamento potrebbe influire significativamente sulle logiche di supremazia mondiali, con Trump che avrà una nuova gatta da pelare durante il suo mandato da Presidente.
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