Bonus da 400 euro per chi ha questi requisiti: ecco a chi spetta e come richiedere questi soldi.
Arrivare a fine mese è sempre più difficile: lo sanno bene molte famiglie che vivono per esempio con un solo stipendio. Anche uno dei periodi più gioiosi e sereni come il Natale, diventa difficile quando si vive in ristrettezza economica. Per fortuna sono tanti i bonus e i sussidi previsti per chi ha problemi economici.
Questi servono anche per incentivare le coppie ad avere figli. Molti infatti evitano di averne proprio perché non sono sicuri di garantire loro un futuro dignitoso. Per esempio c’è un bonus di 400 euro (una cifra davvero notevole) di cui potranno beneficiare alcuni soggetti che soddisfano determinati requisiti.
Il bonus di 400 euro che puoi richiedere se soddisfi questi requisiti
Avere un figlio è una grande gioia ma anche una grande responsabilità. Inoltre, ogni famiglia sa quanto sia costoso crescere in modo dignitoso un bambino, non privandolo di nulla. Proprio per aiutare le famiglie, il Governo predispone dei bonus pensati per loro.
Nel 2025 resta così confermato il bonus latte artificiale per tutte le neo mamme che a causa di patologie non possono allattare il figlio. L’agevolazione è stata prevista dal decreto del Ministero dell’Economia 31 agosto 2021 del Ministero dell’Economia.
Le donne che non possono allattare il figlio risentono molto di questa mancanza e, ovviamente, dover acquistare il latte artificiale comporta anche una spesa non indifferente (che si aggiunge a tutte le altre specifiche per il bebè. Proprio per questo motivo è stato previsto un bonus per il latte artificiale come forma di aiuto, almeno dal punto di vista economico, fino al compimento del sesto mese del bambino.
In generale, il bonus latte artificiale spetta alle neo mamme che per determinate patologie non possono allattare in modo naturale, quindi al seno, e al contempo non possono accedere alla banca del latte materno donato (BLUD). C’è anche un requisito reddituale da rispettare: l’ISEE non può essere superiore a 30.000 euro annui.
A questo punto, la distinzione va fatta tra impedimenti temporanei e patologie permanenti. Le condizioni permanenti che danno diritto al bonus sono:
- infezione da HTLV1 e 2
- sindrome di Sheehan
- alattogenesi ereditaria
- ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare)
- mastectomia bilaterale
- morte materna.
Le patologie temporanee invece sono:
- infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo
- infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo
- infezione ricorrente da streptococco di gruppo B
- lesione luetica sul seno
- tubercolosi bacillifera non trattata
- mastite tubercolare
- infezione da virus varicella zooster
- esecuzione di scintigrafia
- assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento
- assunzione di droghe (escluso il metadone)
- alcolismo.
Come ricevere il bonus di 400 euro per il latte artificiale
Le condizioni patologiche della mamma devono essere accertata senza oneri per l’interessata e del servizio sanitario. L’accertamento deve essere del Ssn quindi da un pediatra o da un neonatologo, se le condizioni si verificano alla nascita o durante la gravidanza. Oppure dal pediatra, dal medico di base o dallo specialista della relativa patologia se la condizione si verifica dopo il parto.
Le patologie temporanee vanno sottoposte a verifica mensile. L’importo previsto per il bonus latte artificiale ammonta ad un massimo di 400 euro annui ma la cifra dipende dal numero di richieste complessive che arrivano alla regione (o alla provincia autonoma).
Le domande, infatti, verranno gestite su base regionale, e non nazionale. Si può fare domanda fino al compimento dei 6 mesi del bambino o della bambina. La domanda va presentata all’azienda sanitaria locale di appartenenza, che a sua volta autorizza l’erogazione del contributo nel limite di 400 euro annui e senza ulteriori risorse regionali.
Sulla base della certificazione, il medico provvederà alla prescrizione mensile di formule per lattanti che sono incluse nel registro nazionale. L’erogazione avviene direttamente presso:
- centri di riferimento presso i quali sono in cura le donne
- presidi delle aziende sanitarie locali
- farmacie convenzionate
- tutti gli altri fornitori autorizzati alla vendita secondo le direttive all’uopo emanate dalle regioni e province autonome.
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