L’azione di Salviamo Firenze: nastro adesivo con la scritta Rimozione ForXata sulle keybox. La protesta si allarga anche a Venezia, Genova e Milano
E’ passato più di un mese da quanto sono comparsi nastri rossi a coprire le keybox degli alloggi turistici dei palazzi storici del centro di Firenze: è la protesta che il comitato Salviamo Firenze ha messo in atto nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 novembre. E stanotte, i nastri sono tornati: un nastro da cantiere giallo e nero con su scritto Rimozione ForXata copre le keybox di alcune strade del centro storico.
Un nuovo atto di protesta da parte di Salviamo Firenze. “Dalle X sulle Keybox siamo partiti il 9 novembre e sulle keybox torniamo dopo 50 giorni, in quanto rappresentano la forma più volgare dello sfruttamento della nostra città”. La questione keybox era arrivata anche al G7 del turismo che si è svolto in città a novembre, per poi approdare nel piano in 10 punti per un turismo sostenibile varato dalla Giunta comunale fiorentina, dove è stato stabilito il “Divieto di utilizzo delle keybox in area Unesco e adozione di criteri, indirizzi e limiti per le attività di locazione turistica breve (nell’ambito della legislazione regionale e nazionale)”.
“È ormai passato un mese da quando è stato riaffermato dal Ministero che tastierini, scatolette porta chiave (KeyBox) non possono essere utilizzate nelle città italiane per gli affitti brevi, per fare accedere i turisti senza l’accoglienza di persona”, continua il Comitato.
Una protesta che da Firenze si è allargata anche ad altre città italiane. “A Firenze sono stati assunti impegni sulla loro eliminazione dai muri della città ma non sono seguiti i fatti e tutto continua come prima. Ed è così in tutta Italia, per questo agiamo in contemporanea ai movimenti per il diritto all’abitare di Venezia, Genova e Milano”, fa sapere il Comitato.
Affisse sui muri dei palazzi, appese alle finestre, e perfino in una buchetta del vino: sono tante le keybox coperte dal blitz di questa notte in diverse strade del centro. “Per ricordare (e facilitare) alla nostra amministrazione – dichiara Massimo Torelli, portavoce del Comitato – l’impegno preso questa volta le renderemo visibili con un nastro da cantiere giallo e nero con su scritto Rimozione ForXata”.
Il primo gennaio 2025 scatterà l’obbligo da parte di chi affitta del codice identificativo (Cin). “Mancano 3 giorni all’obbligo (scatta il 1° gennaio 2025) da parte di chi affitta a breve di esporre accanto al campanello il codice identificativo (Cin). Non ci sono nel 95% dei casi. Ed oltre al Cin devono essere in regola con i requisiti di sicurezza (estintori, rilevatori di gas e monossido) e con le norme edilizie rispetto ad abusi fatti. Dal primo gennaio scattano le sanzioni se i controlli verranno fatti. Verranno fatti?”, afferma il Comitato.
“Questa azione e le altre che continueremo nel 2025 sono finalizzate a sgonfiare l’enorme bolla immobiliare che sta travolgendo Firenze. Perché ci sono migliaia di appartamenti sui portali di affitto turistico. Perché i nuovi interventi residenziali sono solo e soltanto per il mercato internazionale del superlusso. Ogni giorno scompare un’attività economica ed apre un pezzo del “mangificio” (ristoranti, pizzeria, panineria).
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