potenziati i fondi per i comuni, ok all’aumento del monte ore degli ASU

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Si avvia verso la conclusione l’esame della Finanziaria all’Assemblea Regionale Siciliana. L’aula ha aperto i lavori intorno alle 17.40 alla presenza del governatore Renato Schifani. Il clima a Sala d’Ercole è apparso da subito disteso, come certificato anche da alcune riunioni propedeutiche avvenute nel primo pomeriggio fra il presidente della Regione e il collega dell’Ars Gaetano Galvagno.

Dopo il via libera agli ultimi tre articoli del testo base concluso in serata, nella notte era atteso l’ok al documento definitivo, comprensivo di tutte le proposte di modifiche parlamentari e governative. Ma la redazione del maxi-emendamento si è prolungata più del previsto. Intorno a mezzanotte, il presidente pro-tempore Nuccio Di Paola aveva annunciato la ripresa dei lavori per le 2. Poi è arrivato il rinvio alle 3.30. Ma ancora, alle 4 del mattino, dell’integrazione alla legge di stabilità non c’è ancora traccia. Fatto che certifica la delicatezza dell’atto, chiamato ad essere la sintesi di oltre 1000 proposte originali. Ciò che rimarrà fuori potrà essere comunque recuperato in successivi atti da votare all’Ars. Fra questi figura anche il “Collegato” da varare entro gennaio.

Approvato l’articolo sui fondi per i comuni

Alla ripresa dei lavori serale, l’aula ha iniziato l’esame dell’articolo 6, ovvero il pacchetto da 27 misure che andranno a rimpinguare le risorse da destinare ai comuni siciliani. Un fondo da 350 milioni di euro per il 2025 e di altri 350 milioni per il biennio 2026-27. Il testo è stato oggetto di riscrittura in serata. Previste liquidità per quei comuni che hanno dovuto fronteggiare il fenomeno migratorio, riportando una ricaduta negativa sul fronte turistico.

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E’ previsto inoltre un contributo da 2 milioni di euro per l’attivazione dell’abbonamento mensile gratuito per il servizio di trasporto pubblico locale per i giovani under 20 e con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Tali risorse verranno ripartite per il 20% in base alla popolazione dei comuni e per l’80% per l’estensione territoriale. Fondi specifici per alcuni comuni. Fra questi quelli previsti dal comma 16, che assegna 1,5 milioni di euro in favore del comune di Ragusa per la valorizzazione di Ibla e di 1 milione di euro a Siracusa per la salvaguardia di Ortigia.

Il lavoro certosino, durato tutta la giornata, ha portato ad un’adesione formale tra maggioranza e opposizione, rispetto al varo della Finanziaria – ha commentato il capogruppo della Lega Salvo Geraci -. Sono stati superati due ostacoli relativi agli articoli 6 e 10, riguardo alle assegnazioni ai Comuni e alla stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali. Infine il governo ha recepito le varie proposte del Parlamento in un unico maxi emendamento. Come promesso ai siciliani, il bilancio e la legge di stabilità vengono esitate entro la fine dell’anno“.

Aumenta il monte ore degli ASU

Sono state potenziate alcune premialità. Fra queste il fondo da 3 milioni di euro da destinare ai comuni che abbiano conseguito, in base al rendiconto dell’esercizio finanziario 2024, un incremento di almeno il 3% della riscussione dei tributi e che abbiano approvato il rendiconto di gestione 2024 entro il 30 aprile 2025. Limite temporale modificato in seguito alle segnalazioni del leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca.

Non sono mancate le critiche. Sia Stefano Campo che Cristina Ciminnisi hanno sottolineato l’assenza di premialità per i comuni che siano virtuosi sul fronte della raccolta differenziata. Dalle opposizioni sono arrivate diverse richieste di sub-emendamento. Fatto per il quale il testo è stato temporaneamente accantonato, per poi essere approvato poco dopo alcuni minuti necessari a redigere le modifiche.

Disco verde anche sul nuovo testo dell’articolo 10, ovvero quello sulla lotta al precariato dei lavoratori regionali. Durante la riscrittura, è stato potenziato il monte ore dei 258 lavoratori ASU, i quali passano a 36 ore settimanali. “Questo Parlamento ha dato prova di maturità – sottolinea la deputata regionale di Noi Moderati Marianna Caronia -. Abbiamo dato stabilità e dignità a persone che per 27 anni hanno vissuto di un sussidio e da oggi diventano lavoratori“.

La partita del maxi-emendamento

Buona parte della giornata di oggi ha ruotato intorno al maxi-emendamento. Il testo racchiude in sè le proposte sia del Governo Regionale che del Parlamento. Un lavoro iniziato a metà pomeriggio e che deve ancora concludersi. In tarda serata, sono iniziate a filtrare le prime indiscrizioni. Fonti d’aula parlano di un investimento aggiuntivo compreso fra i 100 e i 120 milioni di euro. Fra le misure previste, oltre alla già annunciata norma salva Ast (24 milioni), figurano i fondi per l’acquisto dei dissalatori e per la mitigazione dell’emergenza idrica (10 milioni), le spese per compensare i maggiori costi del settore sanitario (3,8 milioni), l’abbattimento degli interessi sui prestiti a consumo (30 milioni), i fondi per i comuni in regime di dissesto finanziario (10 milioni) e le risorse per la progettazione.

Un testo che è stato sfoltito ad un dispositivo di circa 20 articoli. Una sintesi figlia delle oltre 1000 proposte che erano state fatte dai parlamentari regionali. Tutte le misure rimaste fuori dalla Finanziaria saranno, con ogni probabilità, analizzate nel successivo “Collegato” da approvare entro gennaio.

Il racconto della giornata

Come sopra ricordato, l’Ars è ripartita dal secondo comma dell’articolo 11, ovvero quello che riguarda i patrocini di competenza dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo di Elvira Amata. Un capitolo che, dopo la riscrittura, racchiude in sè risorse per 10,5 milioni di euro da distribuire su quattro grandi manifestazioni. Approvato in aula un sub-emendamento, a prima firma della pentastellata Roberta Schillaci, che ha parzialmente ridisegnato l’assegnazione dei fondi previsti dal FURS (Fondo Unico Regionale Spettacolo).

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La discussione è proseguita con la trattazione del terzo comma, ovvero quello per assegnare 2 milioni di euro per l’acquisto di scuolabus da utilizzare anche con l’ausilio di associazioni di volontariato. “Il contributo – si legge nel testo – è prioritariamente assegnato ai comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti e secondariamente ai comuni con popolazione compresa tra 15.000 e 50.000 abitanti“. Approvato l’emendamento, a prima firma di Nuccio Di Paola, con cui viene inserita un espressa priorità per quei comuni che si trovano in una situazione di dissesto o di procedura di riequilibrio. Dopodichè, l’articolo 11 è stato approvato a maggioranza. Sul testo principale rimangono da approvare soltanto due articoli: il 6 (i fondi di riserva per i comuni) e il 10 (stabilizzazione dei precari).

Poi la lunga sospensione

I lavori sono iniziati alle 17.40. Intorno alle 18, l’aula ha approvato l’articolo 11, quello relativo ai fondi per i patrocini degli assessorati. Passa sia la riscrittura del secondo comma (quello che assegna 10,5 milioni di euro all’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo) che la norma successiva, ovvero quella che istituisce un fondo da due milioni di euro per l’acquisto di scuolabus da destinare ai piccoli comuni (con l’aggiunta di una corsia preferenziale per le città in situazione di pre-dissesto o procedura di riequilibrio). Dopodichè, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha deciso di sospendere i lavori fino alle 20.30. Ciò per trovare una sintesi sul maxi-emendamento da votare in aula. “Visto e considerato che sono rimasti gli articoli 6 e 10 e in considerazione che ci sono un migliaio di emendamenti aggiuntivo, sospendiamo per un paio d’ore“, ha dichiarato l’esponente di Fratelli d’Italia in aula.

Ma la sospensione si è prolungata più del previsto. La conferenza dei capigruppo non ha infatti trovato una sintesi sul maxi-emendamento. E intorno alle 21.20, il vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola ha comunicato un rinvio sulla riapertura dei lavori alle 22.15. L’aula, in realtà, è ripartita intorno alle 23.30. Disco verde per il potenziamento dei fondi per i comuni e per le misure per la lotta al precariato dei lavoratori regionali. Poi la lunga sospensione per finire di redigere il maxi-emendamento.

In aggiornamento



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