La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono piatte, Dow Jones +0,1% Donald Trump diventa più ricco grazie al titolo Trump Media

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Wall Street chiude piatta nella seduta successiva alla pausa natalizia: Dow Jones +0,1% S&P -0,04%, Nasdaq -0,05%. Le borse americane soffrono a causa dei nuovi dati sul mercato del lavoro, che rafforzano i timori di minori tagli dei tassi nel 2025. Nella settimana conclusa il 21 dicembre 2024 le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese a 219 mila, meno delle 224 mila attese. Insomma l’occupazione resta solida negli Usa, ecco perché la Fed potrebbe confermare quanto emerso dopo l’ultima riunione di dicembre.

In quell’occasione la banca centrale americana aveva tagliato i tassi dello 0,25%, la terza sforbiciata dopo quella dello 0,5% a settembre e dello 0,25% a novembre. I fed funds così sono scesi al 4,25-4,5%, ma dai dot plot è emersa l’intenzione di ridurre i tassi solo due volte nel 2025, non più quattro come stimato in precedenza. Questa prospettiva ha indebolito ancora il cambio euro-dollaro, diminuito a 1,039, e fatto alzare i rendimenti del Treasury decennale, ora al 4,63%. Ecco cinque titoli da monitorare giovedì 26 dicembre.

Interessante notare che in un anno il patrimonio personale di Donald Trump è passato da 2,5 a 6,1 miliardi di dollari, con una crescita di 3,6 miliardi, pari a circa 300 milioni al mese, dieci milioni al giorno. E questo nonostante le oscillazioni a Wall Street della sua società. Il dato emerge dall’analisi fatta dalla rivista Forbes sulle ricchezze del presidente eletto degli Stati Uniti. A gennaio di quest’anno il valore netto di Trump ammontava a 2,5 miliardi, in calo rispetto ai 4 miliardi con cui era entrato la prima volta alla Casa Bianca, nel 2017. Ma il patrimonio è schizzato verso l’alto quando Trump Media, la compagnia madre del social Truth è entrata a Wall Street. Questa sera Trump Media ha chiuso in rialzo del 3,5%, mettendo a segno dalla sua quotazione un guadagno del 112,3%. Continua poi la corsa di Rumble (+28,3% a 16,27 dollari) dopo che Tether ha investito 775 milioni di dollari nel social che vuole fare concorrenza a YouTube, pagando l’azione 7,50 dollari.

1. L’anno d’oro di Oracle

Alle 15:30 il titolo Oracle è piatto. Nel 2024 le azioni della società di software sono salite del 63%, il rialzo più deciso dal 1999 che ha fatto aumentare il patrimonio netto del fondatore Larry Ellison di 75 miliardi. Il merito è del rafforzamento di Oracle nel mercato dell’intelligenza artificiale grazie anche agli accordi con Meta e OpenAI.

2. La striscia positiva di Gamestop

Alle 15:30 le azioni Gamestop salgono del 2,7%. Un finale di anno in volata anche per il rivenditore di videogiochi: il titolo avanza da quattro sedute di fila e ha guadagnato il 77% nel 2024. Un ottimo risultato per la società da sempre esposta al rally delle meme stock, provocato dai tweet dell’investitore influencer Roaring Kitty.

3. La ritirata del bitcoin frena i titoli cripto

Alle 15:30 i titoli del mondo cripto arrancano dopo che il valore del bitcoin è tornato sotto i 100 mila dollari (ora è a 95,5 mila dollari). Tra le società più colpite ci sono MicroStrategy (-4%), l’exchange Coinbase (-1,8%) e il miner Riot Platforms (-2,2%). Sempre nel mondo cripto vola il concorrente di YouTube, Rumble (+20%), in cui Tether ha investito 775 milioni di dollari

Alle 15:30 le azioni  American Airlines cedono l’1,5%. La vigilia di Natale la compagnia aerea con sede a Fort Worth è stata costretta a sospendere temporaneamente le partenze a causa di un problema tecnico provocato dall’hardware di un fornitore terzo. Gli aerei sono rimasti a terra solo un’ora, ma i ritardi hanno coinvolto più di 900 voli.

5. I dipendenti di Starbucks scioperano alla vigilia di Natale

Alle 15:30 il titolo  Starbucks sale dello 0,4%. La catena di caffè più famosa al mondo si è ripresa dopo lo sciopero dei dipendenti indetto alla vigilia di Natale, che ha coinvolto più di 300 negozi in 45 Stati. I lavoratori hanno protestato per ottenere un aumento dello stipendio e del personale, oltre a una riduzione degli orari. Starbucks gestisce più di 10 mila punti vendita negli Stati Uniti e ha dichiarato che il 98% è rimasto aperto. (riproduzione riservata)

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