Come attrarre talenti con i social

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ATTRARRE Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia, nell’intervista all’Osservatorio Delta Index, indica alle imprese come rendersi attrattive verso gli under 27

La comunicazione digitale non è più un’opzione nel mercato del lavoro, ma una necessità strategica per le aziende che vogliono attrarre i giovani talenti. Sull’argomento interviene Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia, in un’intervista all’Osservatorio Delta Index dopo aver affrontato altri temi legati alla Generazione Z in precedenti interviste sull’Attrarre, il Selezionare, il Formare e il Trattenere. Oggi i giovani utilizzano i social esattamente come farebbero per pianificare una vacanza: cercano recensioni, opinioni e contenuti, come se si trovassero su un TripAdvisor del lavoro. È così che decidono a chi affidare il proprio futuro professionale. Questa nuova modalità di scelta impone alle aziende di tutte le dimensioni un cambio di prospettiva, soprattutto alle piccole e medie imprese (PMI), che spesso faticano ad adattarsi alle logiche della comunicazione digitale. «Le grandi aziende l’hanno già capito e lo stanno applicando, ma per le Pmi, specialmente in territori come la Lombardia, è un passaggio culturale più complesso», osserva Albergoni.

Il peso della comunicazione nelle Pmi

Per molte Pmi italiane, l’idea di investire tempo e risorse sui social media è ancora percepita come superflua. Tuttavia, questa resistenza rischia di escluderle da un’opportunità fondamentale. «Non si tratta di esistere o meno – chiarisce Albergoni – ma di cogliere un’opportunità. Se un’azienda non comunica sui social, non sta necessariamente sbagliando, ma si priva di uno strumento potentissimo per attrarre talenti, collaboratori, clienti e fornitori».

Albergoni descrive il processo di digitalizzazione come un cambiamento graduale: «È un po’ come tutte le nuove tecnologie: inizialmente vengono adottate da chi ha più risorse, tempo e vicinanza ai cambiamenti. Poi, piano piano, si diffondono ovunque. Lo stesso è successo con i siti web: prima c’era chi diceva di non averne bisogno perché aveva le brochure, ma oggi nessuno si sognerebbe di non avere un sito. E lo stesso accadrà con i social».

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Una delle principali resistenze delle Pmi riguarda il timore che mettere in evidenza i propri dipendenti su piattaforme come LinkedIn possa esporli al rischio di essere «rubati» da altre aziende. Ma, come spiega Albergoni, «è esattamente il contrario: se i tuoi dipendenti raccontano che si trovano bene in azienda, quella narrazione diventa una calamita per attrarre altre persone talentuose».

«Se i tuoi dipendenti raccontano che si trovano bene in azienda, quella narrazione diventa una calamita per attrarre altre persone talentuose»

Raccontare la propria realtà attraverso i social non è solo utile per attrarre giovani, ma anche per consolidare la reputazione aziendale: «Se hai un’azienda con eccellenze, progetti interessanti o un ambiente stimolante, non puoi limitarti a raccontarlo in un’assemblea degli azionisti o con un articolo una volta l’anno. Devi inserirlo in una strategia di comunicazione più ampia, che parli direttamente a chi vuoi attrarre».

La sfida dell’intelligenza artificiale

La comunicazione digitale, però, non è l’unica sfida che le aziende devono affrontare. Albergoni evidenzia come l’intelligenza artificiale (IA) stia già trasformando il mercato del lavoro. «Certi lavori ripetitivi saranno assorbiti dalla tecnologia, e emergerà sempre più la necessità di competenze intellettuali e soft skills», spiega. Per supportare le aziende e i lavoratori in questa transizione, LinkedIn offre oltre 300 corsi gratuiti sull’intelligenza artificiale.

«Non puoi evitare che l’intelligenza artificiale trasformi il tuo settore. Anzi, devi investire tempo e risorse per rimanere competitivo»

«Questi strumenti aiutano le persone a capire quali aspetti del proprio lavoro non saranno più rilevanti e su cosa, invece, dovranno focalizzarsi», aggiunge. Prepararsi al cambiamento, secondo Albergoni, non è più un’opzione: «Non puoi evitare che l’intelligenza artificiale trasformi il tuo settore. Anzi, devi investire tempo e risorse per rimanere competitivo».

Un cambiamento inevitabile

Albergoni conclude sottolineando come la digitalizzazione delle imprese sia un processo inevitabile e naturale. «Siamo in linea con gli altri Paesi europei, e credo che nel tempo tutte le aziende comprenderanno l’importanza di una strategia di comunicazione digitale», afferma.

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«Raccontarsi è una scelta strategica, e chi la comprende oggi sarà più pronto per il domani»

Negli oltre 12 anni di presenza in Italia, LinkedIn ha lavorato non solo con aziende private, ma anche con il settore pubblico per aiutare tutti a «saltare a bordo» del treno della digitalizzazione. «In fondo, comunicare sui social non è diverso da utilizzare qualsiasi altro strumento: dentro queste piattaforme ci sono clienti, partner, fornitori e collaboratori. Raccontarsi è una scelta strategica, e chi la comprende oggi sarà più pronto per le sfide di domani».

Investire in comunicazione per attrarre talenti

Attrarre giovani talenti richiede un cambio di prospettiva da parte delle aziende, che devono imparare a comunicare nei modi e nei luoghi preferiti dalle nuove generazioni. Come afferma Albergoni, «il mondo accelera, e non possiamo rimanere indietro. La comunicazione digitale, i social media e l’intelligenza artificiale non sono solo strumenti, ma opportunità per costruire un futuro più competitivo e inclusivo».

Per approfondire il tema del rapporto tra AZIENDE e GENERAZIONE Z collegarsi al sito dell’Osservatorio Delta Index.

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