Botti di Capodanno: già sequestrate tonnellate di fuochi d’artificio in Campania, Puglia, Abruzzo, Romagna e Calabria

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Si dice “fuoco alle polveri” quando si dà inizio a qualcosa di intenso, di coinvolgente… proprio come i festeggiamenti per il Capodanno 2025 che troveranno il culmine della nottata di San Silvestro del 31 dicembre 2024. Ma in questo caso, forse è meglio non usare quella idiomatica espressione, visto l’esito di una miriade di operazioni messe a segno dalle Fiamme gialle.

60 chili sequestrati a Benevento

L’ultimo blitz è stato effettuato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, in Campania.

La Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico–Finanziaria ha sottoposto a sequestro materiale pirotecnico di vario tipo e categoria, per un peso complessivo di oltre 60 chili ed un contenuto di esplosivo netto (NEC) di circa 31 chili, per un valore commerciale di circa 4.500 euro.

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Due cittadini sanniti sono stati segnalati all’Autorità competente per violazione agli art. 46 e 47 del T.U.L.P.S. e per il reato di cui all’art. 678 – 679 del codice penale.

Botti sequestrati a Benevento

3 tonnellate sequestrate a Caserta

Prima ancora era entrato in azione il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, sempre in Campania.

Le Fiamme Gialle di “Terra di Lavoro” hanno sottoposto a sequestro oltre 3 tonnellate di artifizi pirotecnici di vario genere e denunciato 28 persone.

Sono stati individuati, presso centri di spedizione merci e abitazioni private, oltre 34 mila giochi pirotecnici illegalmente fabbricati, detenuti e commercializzati.

Il sequestro a Caserta

Tra questi, anche ordigni artigianali ad alto potenziale esplosivo – bombe carta e petardi – di cui è vietata la fabbricazione.

Quel che è peggio è che molti sono stati spediti come merce comune, in spregio alle norme sulla circolazione di merci pericolose, mettendo a repentaglio l’incolumità di più persone.

Botti di capodanno: già sequestrate tonnellate di fuochi d'artificio
Il sequestro a Caserta

Nel corso dell’operazione, è stato scoperto anche un deposito ricavato sotto un’abitazione nella quale sono stati rinvenuti circa 2.000 ordigni artigianali che, se esplosi, avrebbero potuto causare ingenti danni a persone e abitazioni.

Su mercati paralleli, la merce avrebbe fruttato proventi illeciti per un valore di 100.000 euro.

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Una tonnellata sequestrata a Bari

Ci spostiamo a Bari, Puglia, dove le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno proceduto al sequestro di oltre 1 tonnellata di articoli pirotecnici (circa 650 mila pezzi), detenuti in violazione della normativa in materia di autorizzazioni per la sicurezza e di corretta detenzione e vendita.

In particolare i Finanzieri della Compagnia di Monopoli, a seguito di attività investigativa e di intelligence sul territorio, hanno individuato un esercizio commerciale dove sono stati sequestrati oltre 647 mila articoli pirotecnici, per un peso complessivo di oltre una tonnellata, detenuti senza di licenza.

Tutto materiale detenuto in assenza delle cautele normativamente previste.

Poi, sempre in provincia, in un’abitazione, hanno rinvenuto oltre 150 artifici pirici di categoria F2 pronti per essere venduti. Nei guai un soggetto di origine barese, risultato inserito in un traffico illecito di fuochi d’artificio che aveva origine in area partenopea. Lo stesso, infatti, acquistava gli artifizi pirici nel napoletano e li stoccava presso il suo domicilio.

Gli incontri con la rete di clienti, costruita tramite passaparola e annunci sui social, avvenivano in aree di sosta o parcheggi defilati.

LE IMMAGINI DEL BLITZ:

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300 chili sequestrati a L’Aquila

Anche L’Aquila, Abruzzo, sotto la lente della Guardia di Finanza.

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Nei giorni scorsi, i finanzieri del Gruppo di L’Aquila, coordinati dal tenente colonnello Raffaele Laureti, hanno effettuato un ingente sequestro di “botti” in città.

Si tratta, in particolare, di oltre 52.000 giochi pirotecnici per un peso complessivo di circa 300 chili, contenenti oltre 56 kg di polvere attiva.

Il sequestro a L’Aquila

Il materiale, estremamente pericoloso, era detenuto e stipato, senza alcuna precauzione e misura di sicurezza, all’interno dei magazzini di tre empori cittadini.

In particolare, i gestori dei negozi stipavano all’interno dei magazzini attigui ai locali commerciali materiale pirotecnico ben oltre i limiti consentiti dalla normativa di settore.

L’intervento dei militari, pertanto, ha permesso di sottoporre a sequestro i fuochi d’artificio detenuti, come detto, in violazione alle norme di sicurezza.

3 chili di polvere da sparo sequestrati a Forlì

Prima di chiudere facciamo un salto in Romagna, dove le Fiamme Gialle di Forlì-Cesena hanno sequestrato, complessivamente, oltre 24 mila articoli posti in vendita in violazione delle norme del codice del consumo.

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Sequestro a Forlì

Nel mirino un esercizio commerciale di Forlì, gestito da cinesi: disposto il sequestro di oltre tre chilogrammi di polvere da sparo contenuta in 352 artifici pirotecnici, risultati essere posti in vendita oltre la data di scadenza;

2 tonnellate sequestrate a Catanzaro

E chiudiamo con la Calabria.

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale Catanzaro hanno sequestrato ben 320mila fuochi d’artificio, per un peso complessivo di oltre 2 tonnellate.

Il sequestro in Calabria

In particolare, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro unitamente ai “baschi verdi” della Compagnia Pronto Impiego di Lamezia Terme, hanno appurato che il materiale pirotecnico era detenuto per la vendita in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e in violazione delle norme antiincendio, in quanto conservati a ridosso di materiali altamente infiammabili, peraltro, in magazzini privi dei previsti requisiti di sicurezza.

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