Welfare famigliare nel 2024, erogato nel terziario oltre un milione di euro

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Il lavoro oggi non è più un “posto di lavoro” che produce un reddito, ma un progetto di vita sinergico che lavoratori e imprenditori possono costruire nell’interesse reciproco, passo dopo passo, seguendo il ritmo del cambiamento.

Recependo questa logica, EBiCom – EBT, i due Enti bilaterali del commercio, del turismo e del terziario che da oltre 30 anni supportano lavoratori/lavoratrici e imprese costituiti da ConfCommercio e Organizzazioni sindacali, hanno tirato le somme di un anno intenso all’insegna del welfare e delle politiche attive e della formazione. (in foto il consiglio riunito).

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per le aziende

 

Lato aziende il quadro di sintesi dell’anno conferma un cospicuo impegno sul fronte sicurezza dei lavoratori, salute e prevenzione: quadruplicano rispetto al 2023 richieste di contributo per la stesura o l’aggiornamento del DVR (documento valutazione rischi) per un totale erogato di 13 mila euro ed è quindi in crescita la nomina dell’RLST (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale). Aumenta a 115 mila euro (45 mila in più rispetto al 2023) il contributo per l’accertamento sanitario dei dipendenti, anche da parte del settore turismo che raddoppia le domande per questo contributo. In totale gli importi erogati a favore delle aziende che investono in salute e sicurezza arrivano a circa 120 mila euro nel 2024.

Lato dipendenti il quadro di sintesi dell’anno conferma l’aumento di tutti gli importi per il welfare famigliare, con particolare successo per il “pacchetto scuola”, il nuovo contributo dei centri estivi e le spese sportive dei figli.

Nel dettaglio:

più 13% delle pratiche per protesi oculistiche per i figli (20 mila euro di erogato per 116 domande);

più 10% delle pratiche per spese per figli disabili (160 mila euro di erogato per 110 domande)

più 43% delle pratiche per richieste di asilo nido e materna (105 mila euro di erogato per 460 domande)

più 14% delle pratiche per spese scolastiche nella scuola primaria e secondaria (237 mila euro di erogato per soddisfare 1186 dipendenti)

più 36% delle pratiche per spese universitarie (52 mila euro di erogato per 168 domande di contributo)

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boom del recente contributo per le spese sportive dei figli con 100 domande in più rispetto al 2023, un erogato di 220 mila euro con prospettiva di crescita del 20% nel 2025.

I nuovi sussidi, introdotti nel 2024, confermano un trend positivo e di grande interesse: 65 richieste di contributo per gli abbonamenti al trasporto pubblico per 16 mila euro erogati e ben 934 domande soddisfatte di contributo per frequentare i centri estivi per un erogato complessivo di 230 mila euro.

Nell’insieme l’indotto erogato da EBiCom-EBt mette in circolo un volano di oltre un milione di euro a favore di figli e famiglie del terziario.

A queste misure va aggiunto il sostegno al reddito dei lavoratori (stabile) ed il cospicuo contributo destinato ai 5 master di alta formazione dedicati alle principali categorie del terziario: Fipe (pubblici esercizi), Fida (alimenteristi), Federmoda (abbigliamento calzature), Federalberghi (albergatori), Compag (rivendite agrarie), iniziati a ottobre ed ancora in corso che nell’insieme hanno formato centinaia di imprenditori e dipendenti sui principali trend del mercato.

«La bilateralità trevigiana -spiega il presidente Adriano Bordignon- è un’eccellenza nel panorama nazionale per il volume di iniziative e per la capacità di essere aderente ai bisogni di imprese e lavoratori del comparto. Il 2024 ha visto l’erogazione di vari pacchetti e di aiuti ricompresi nel grande capitolo del welfare famigliare: sostegni, interventi, dove le parole chiave sono quelle della famiglia, della conciliazione, del sostegno allo studio, del supporto alle famiglie nel periodo estivo, dello sport come antidoto al disagio, ma conferma anche una platea di aziende mature che investono in sicurezza, salute, prevenzione e che decidono di formarsi. L’alleanza tra imprese e lavoratori qualifica, tramite la bilateralità, il lavoro come luogo decisivo per la cura e la qualificazione del tessuto economico e sociale del nostro territorio. Vivere bene, innalzare la produttività e l’innovazione, tutelare la sicurezza e dignità delle persone, essere capaci di reagire insieme alle continue novità offre elementi di fiducia in un panorama che gli indicatori per il 2025 rappresentano complesso. Si tratta ora di offrire anche strumenti adeguati per gestire la transizione tecnologica e l’impatto sempre maggiore dell’IA nei differenti contesti di vita».

«Per il prossimo anno – conclude la vicepresidente Patrizia Manca – oltre a proseguire con queste misure, ci saranno alcune novità. Intendiamo potenziare la strada intrapresa: incentiveremo le politiche di genere, le misure per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, soprattutto in considerazione della vasta platea di lavoratrici e lavoratori esposti a turnazione e dei carichi di cura, continueremo a puntare sulla razionalizzazione dei pacchetti, sempre più mirati e sempre più sostenibili. Significativo l’impulso che la bilateralità ha dato all’alta formazione. I master dedicati alle categorie hanno riscosso grande interesse perché rispondono ai nuovi bisogni formativi. Il mercato sta cambiando velocemente e abbiamo creato nuove alleanze con le categorie per stimolare la partecipazione diretta dei beneficiari, portando un vantaggio concreto alle micro e piccole imprese: è stata ed è ancora un’esperienza positiva».

Il bilancio conferma la volontà degli Enti Bilaterali di porsi non solo al fianco di lavoratori e imprese, ma di contribuire al sostegno reale alla genitorialità e alla famiglia, più in generale al benessere organizzativo e lavorativo e ad alla crescita e all’aggiornamento delle micro e piccole imprese.

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L’accesso ai vari interventi è riservato alle aziende del terziario associate ed ai loro dipendenti purché in regola con l’iscrizione (da almeno 6 mesi), ma non richiede né isee, né certificazioni, né limiti di reddito, si può accedere anche in autonomia dall’area riservato del sito: www.ebicom.it o tramite gli sportelli welfare presso le Organizzazioni sindacali di categoria, Filcams CGIL, Fisascat CISL e UiltuCS Uil.



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