Patrizia Pontani muore a 66 anni, gravissimi marito e figlia. L’allarme lanciato dalla Toscana dal fidanzato della ragazza

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FORNI DI SOPRA (UDINE– Una donna di 66 anni morta, Patrizia Pontani, suo marito di 73 e la figlia di 28 ricoverati in gravissime condizioni: è il bilancio di un’intossicazione da monossido di carbonio che si è verificata la notte scorsa in una abitazione della Carnia, a Forni di Sopra (Udine).

L’allarme è scattato alle 4.30 di oggi, 26 dicembre, dopo una chiamata ricevuta dalla centrale operativa Sores Fvg dal Numero unico per le emergenze della Toscana dove si trova il compagno della donna in gravi condizioni. Questi aveva infatti ricevuto messaggi preoccupati dalla fidanzata che aveva continuato a lamentare conati di vomito e sintomi di perdita di conoscenza.

 

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La famiglia era in vacanza: primo Natale in quella casa

L’uomo, classe 1951 è nato a Venezia ed è residente a Pordenone. La donna deceduta, classe 1958, era nata a Nepi (Viterbo) ed era residente con il marito a Pordenone. La loro figlia, del 1996, è invece residente a Montemurlo (Prato): è ora ricoverata all’ospedale di Tolmezzo.

(La famiglia intossicata abita a Pordenone ma è originaria di Forni di Sopra, dove stava trascorrendo un breve periodo di vacanza in occasione delle feste natalizie. Trova dunque conferma la notizia che l’abitazione dove i tre componenti si trovavano era utilizzata soltanto in brevi periodi dell’anno.

Era il primo Natale che la famiglia – composta da Maurizio Chisciotti, di 73 anni, sua moglie Patrizia Pontani, di 66, morta e e la loro figlia, Laura, di 28 – trascorreva nell’abitazione dove si è verificata la fuoriuscita di monossido. Si tratta di una casa acquistata all’asta da poco e che era stata soggetta a una ristrutturazione conclusa pochi mesi fa, in estate, come hanno riferito alcuni vicini.

I tre, comunque, frequentavano Forni da molto tempo, già in passato.

La stradina dove si trova l’abitazione è chiusa al traffico dalla notte scorsa sul posto stanno ancora operando sia i carabinieri che i vigili del fuoco, impegnati nel concludere gli esami tecnici e gli accertamenti da consegnare poi in Procura.

 

I soccorsi

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Forni di Sopra e di Tolmezzo, insieme ai sanitari del Sores e ai carabinieri di Forni di Sopra e del Nucleo Radiomobile di Tolmezzo. All’arrivo dei soccorritori, una ragazza era affacciata alla finestra, cercando disperatamente aria fresca, mentre al telefono stava cercando aiuto. I vigili del fuoco, accedendo all’interno dell’abitazione, hanno rinvenuto un uomo in stato di grave difficoltà respiratoria e una donna priva di conoscenza. Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati sul posto, per la donna non c’è stato nulla da fare.

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Sospettando una fuga di monossido di carbonio i pompieri hanno indossato gli autorespiratori sono entrati nell’alloggio: la strumentazione segnalava una pericolosa concentrazione di monossido perciò sono state immediatamente aperte tutte le finestre per areare i locali. Le tre persone sono state portate all’esterno dell’abitazione dove sono iniziate le manovre di rianimazione cardiopolmonare sulla donna esanime, rivelatesi purtroppo inutili.

Sul posto anche un elicottero di soccorso adibito al volo notturno e con a bordo un’equipe medica che è atterrato ad Ampezzo. Qui i carabinieri attendevano i sanitari per portarli nel luogo periferico dell’incidente. L’uomo e la ragazza sono stati soccorsi e trasportati d’urgenza in ospedale per essere sottoposti a trattamento in camera iperbarica. Il primo elicottero non ha potuto decollare volato perché c’era bora, è partito un secondo elicottero verso le 8 per recuperare dall’ospedale di Tolmezzo la ragazza intossicata e portarla Trieste, dove è stata ricoverata in camera iperbarica.

 

«Il monossido sprigionato da una caldaia»

I carabinieri stanno ora lavorando per accertare le cause dell’accumulo di monossido di carbonio nell’abitazione. 

«Dalle prime verifiche, sembrerebbe che il monossido si sia sprigionato da una caldaia». Lo hanno affermato, in una nota, i vigili del fuoco del comando provinciale di Udine, in riferimento alla tragedia avvenuta la notte scorsa, a Forni di Sopra

 vigili del fuoco ricordano che il monossido è un gas velenoso incolore e inodore prodotto dalla combustione; è buona norma verificare sempre il corretto funzionamento tutti gli apparati per scaldare gli ambienti e le canne fumarie di stufe caminetti e simili. Inoltre bisogna sempre garantire un’adeguata areazione dei locali e mantenere sempre libere le apposite prese d’aria.

 

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