Firmato “Memorandum of Understanding” tra ENAC e Korea Institute of Aviation Safety Technology (KIAST) per la cooperazione internazionale nella regolamentazione. Oltre 500 casi di utilizzo di droni in tutto il mondo
Il mercato dei droni è ancora in fase embrionale ma le potenzialità sono infinite e proprio l’Italia è al centro dell’attenzione delle maggiori società internazionali del settore. Per questo bisogna sin da ora spingere per una efficiente regolamentazione e per lo sviluppo di nuove tecnologie. È poi necessario puntare sulle infrastrutture, come i vertiporti, sull’U-space per la gestione del traffico, sulla sicurezza e sull’accettazione sociale.
Le sfide quindi sono tante, partendo dalla considerazione che in Italia però c’è anche il nodo dei pochi finanziamenti pubblici offerti al settore e alle società, di gran lunga inferiori rispetto agli altri Paesi Ue.
La regolamentazione e la normativa per un ecosistema sicuro
A fare il punto sugli aspetti normativi, è Benedetta Fiorini, Consigliere di Amministrazione ENAC, che sottolinea come l’implementazione dei nuovi servizi di mobilità aerea sia un processo che va sviluppato tramite un approccio graduale, per costruire un futuro sostenibile e un sistema di mobilità smart che integri le diverse tipologie di trasporto.
“Stiamo realizzando un ecosistema sicuro in grado di integrare servizi per i territori e per i cittadini in piena coerenza con la strategia sulla mobilità dell’Unione Europea in materia di sviluppo tecnologico, digitale e di sostenibilità ambientale”, commenta Fiorini.
In questa ottica, ENAC e l’omologa autorità della Corea del Sud, Korea Institute of Aviation Safety Technology (KIAST), hanno sottoscritto un “Memorandum of Understanding”, che fa parte dell’attività di cooperazione internazionale che vede l’ENAC protagonista di analoghi accordi, in diversi domini, con molti altri Paesi.
“Quella che ci attende, non solo in Italia, ma a livello mondiale, è una sfida che vede l’ENAC, riconosciuto come eccellenza internazionale, per favorire l’innovazione, garantire la tutela dei diritti, assicurare, con l’azione di regolazione, i necessari livelli di sicurezza per questi nuovi scenari operativi che diventeranno realtà in un futuro davvero prossimo”, ha concluso Fiorini.
Droni: finanziamenti pubblici, Italia a corto
Nicola Nizzoli, Presidente Assorpas, sottolinea come l’Europa stia investendo molto nel settore. Gli altri Paesi membri hanno ricevuto da parte degli Stati importanti investimenti, in particolare l’Advance Air Mobility. Invece, in Italia, da questo punto di vista il meccanismo ancora tarda a partire.
“Come Assorpas e come membri di JEDA, siamo sempre presenti ai tavoli tecnici di ENAC e di EASA, cercando di supportare e tutelare al meglio tutti gli attori del settore unmanned italiano”, ha aggiunto Nizzoli.
Il ruolo dell’U-space
Altro argomento al centro del dibattito sono i “corridoi”, fondamentali per andare verso un mondo dei trasporti con droni veramente innovativo e sicuro. Il mercato globale dei droni ha infatti registrato una crescita impressionante negli ultimi anni. I droni stanno rivoluzionando settori come l’agricoltura, la logistica e la sicurezza, con il supporto di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’automazione.
L’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Miliano, organizzazione che mappa le applicazioni dell’Innovative Air Mobility dal 2019, ha identificato oltre 500 casi di utilizzo di droni in tutto il mondo, con oltre la metà focalizzata sul trasporto di merci e circa il 23% sul trasporto di persone, ha sottolineato la direttrice Paola Olivares, specificando che nel settore del trasporto merci, quelli di beni generici e sanitario sono quasi alla pari, con quest’ultimo in forte crescita e destinato a guidare lo sviluppo del settore.
“In questo contesto – ha detto Alberto Iovino, Responsabile Operational Support and Innovative Air Mobility Management Enav – la gestione del traffico diventa una sfida cruciale, per la quale occorrono soluzioni scalabili e innovative che evitino congestioni e garantiscano la sicurezza in uno spazio aereo condiviso da aeromobili tradizionali e droni. La via tracciata dalla regolamentazione europea è lo U-space, un insieme di servizi e procedure progettate per gestire un concetto operativo automatizzato, sicuro, sostenibile ed efficiente, realizzando un sistema infrastrutturale che permetta l’integrazione sicura e sostenibile dei droni nello spazio aereo”, ha sottolineato
Andreas Perotti, CMO Europe eHang commenta: “Siamo l’azienda leader mondiale della UAM e copriamo un ampio portafoglio di veicoli aerei autonomi per casi d’uso di mobilità. La nostra visione è rendere lo spazio aereo inferiore accessibile a tutti, in un modo conveniente e sostenibile. Il nostro modello di punta EH216- S ha ottenuto il primo certificato di omologazione, di produzione e di aeronavigabilità standard al mondo per velivoli eVTOL senza pilota da trasporto passeggeri, rilasciato dall’Amministrazione dell’aviazione civile cinese”.
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