Il marchio fondato nel 2002 a Gello di Pontedera è in vendita a partire da 1,3 milioni di euro. Andati deserti i primi due tentativi del Tribunale
PONTEDERA — Il suono fascinoso e muscolare dei motori della Mazzanti Automobili tace ancora, ormai da più di due anni, all’interno del capannone dov’era nato il sogno, a Gello di Pontedera. La speranza di sentire ancora quel suono che profuma di poesia per gli amanti di super e hypercar non è però ancora del tutto tramontata. Seppur flebile.
L’ultima speranza di veder di nuovo circolare le potenti supercar “etrusche” del marchio fondato nel 2002 e che ha rappresentato un’eccellenza italiana nelle quattro ruote “artigianali”, si chiama liquidazione giudiziale. Certo, il primo tentativo è andato a vuoto (la finestra temporale per la vendita, apertasi il 9 Settembre, si è chiusa il 25 Ottobre scorso). Idem il secondo: il periodo per parteciparvi, era compreso tra l’11 Novembre e il 13 Dicembre. Ma in arrivo c’è un terzo e forse ultimo appuntamento, con ulteriore ribasso del prezzo base, che potrebbe finalmente portare alla svolta.
Consentendo una rinascita del marchio, scongiurando altresì una vendita spezzatino, per singoli parti del lotto, di cui non fa parte l’immobile dove la Mazzanti Automobili ha attualmente la sede e il sito produttivo. Ma che comprende, in sintesi, prototipi Evantra771, Demo-car Evantra ed Evantra Pura, modello in legno di hypercar Evantra in scala 1:1, telaio Evantra 781, motori Corvette Lp5, beni iscritti in pubblici registri, attrezzature varie e altri beni strumentali. Oltre ad altri, sia riconducibili alla società in liquidazione giudiziale che di proprietà personale del fondatore della società stessa, Luca Mazzanti, inerenti i marchi denominati “Mazzanti”, “F&M Mazzanti Automobili” ed “Evantra”, registrati all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, i domini internet www.mazzantiautomobili.it e www.mazzantiautomobili.it nonché i profili social (Facebook, Instagram, Linkedin e Twitter).
Non è un segreto che al commercialista Roberto Dell’Omodarme, nominato curatore dal Tribunale di Pisa, siano arrivate manifestazioni d’interesse da parte di soggetti di varia natura, appartenenti a diversi settori economici. Ma è altresì evidente che a fronte di tali ammiccamenti, sia in atto una tenace corsa al ribasso. Che non può però durare all’infinito. “La terza vendita giudiziaria, come le altre per via telematica, avrà luogo con prezzo base di 1.300.075 euro (in prima e seconda battuta gli importi erano stati rispettivamente di 1,61 e 1.529.500 euro, ndr), con un ulteriore calo rispetto al secondo tentativo di circa il 15%, ma con un sensibile aumento della cauzione, salita al 30% del prezzo base, pari a oltre 300mila euro. Ciò con il chiaro intento di restringere il campo solo a coloro che sono davvero concretamente interessati all’acquisto dell’intero lotto e a una possibile ripresa dell’attività”. La finestra prevista dal Tribunale di Pisa per partecipare a questa terza asta andrà dal 13 Gennaio al 28 Febbraio 2025.
Non resta quindi che attendere la fine di Febbraio per sapere se la produzione della Mazzanti Automobili, ferma da Agosto 2022, potrà riprendere, con un nuovo management. E, auspicabilmente, anche nuovi modelli, capaci di rinverdire i fasti di un marchio che ha fatto conoscere il nome di Pontedera e della Toscana agli appassionati di vetture extralusso di fabbricazione “sartoriale” nel mondo.
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