la Siberia in Italia, gelo e neve con un freddo d’altri tempi. Il Burian con temperature estreme anche al Sud

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Il gennaio 2017 è rimasto nella memoria collettiva degli appassionati di meteorologia e di tutti coloro che subirono gli effetti di uno degli eventi più gelidi degli ultimi decenni in Italia. Una massa d’aria artica-continentale, proveniente direttamente dalla Siberia, investì il nostro Paese, portando temperature estreme e nevicate eccezionali, soprattutto sulle regioni adriatiche. Fu un episodio di freddo intenso e persistente, associato al famoso Burian, che durò circa una settimana, dal 2/3 gennaio fino al 9/10 gennaio, con effetti notevoli sia dal punto di vista termico che meteorologico.


L’arrivo del Burian: una massa d’aria gelida dalla Siberia

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L’evento fu causato da un poderoso anticiclone russo-siberiano che favorì la discesa di aria gelida dalla Siberia verso l’Europa orientale e successivamente verso il Mediterraneo centrale. Le termiche registrate furono eccezionali, con valori di -10°C/-13°C a 850 hPa (circa 1500 metri di quota) e -35°C/-40°C a 500 hPa (circa 5500 metri di quota). Questo determinò un’ondata di gelo che interessò l’intero Paese, con episodi particolarmente significativi lungo le regioni adriatiche e al Sud.




Nevicate eccezionali lungo le coste adriatiche


Le regioni più colpite furono quelle adriatiche, dove il mix tra il gelo siberiano e l’umidità raccolta dall’aria fredda durante il transito sul mare Adriatico generò intense nevicate, persino sulle coste. La Romagna, le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia furono investite da bufere di neve che portarono accumuli insoliti, soprattutto nelle aree solitamente meno soggette a nevicate.


In Puglia, l’ondata di gelo fu straordinaria: nevicò abbondantemente su quasi tutto il territorio, incluse le coste. Località come Bari, Brindisi, e Lecce si svegliarono sotto una coltre bianca, un evento raro per zone con climi generalmente miti. Gli accumuli furono eccezionali, specialmente nel Salento: a Porto Cesareo, nota località balneare, si registrarono fino a 40 cm di neve, un fenomeno che lasciò senza parole residenti e turisti. Anche altre località costiere, come Otranto e Gallipoli, furono imbiancate, regalando scenari da cartolina inaspettati.

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Nelle zone interne, come l’altopiano delle Murge e il Subappennino Dauno, gli accumuli superarono abbondantemente i 50 cm in alcune località, isolando paesi e creando disagi significativi. Le temperature estremamente basse, combinate con il forte vento di Burian, accentuarono la sensazione di freddo, con valori percepiti ancora più estremi.


Leggi anche: gennaio un mese tutto da scoprire con il gelo ad un passo


Il gelo in tutto il Centro-Sud


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L’effetto del Burian si fece sentire non solo lungo le coste adriatiche, ma anche in gran parte del Centro-Sud. Le temperature crollarono su tutta l’Italia peninsulare: Campobasso e Potenza registrarono valori minimi di -10°C, mentre nelle zone collinari si scese anche al di sotto dei -15°C. Anche in pianura furono comuni temperature sottozero, con gelate diffuse e strade completamente ghiacciate.


Al Sud, oltre alla Puglia, anche la Calabria e la Basilicata furono investite dal gelo, con nevicate abbondanti persino sulle coste ioniche. La Sicilia non fu da meno: nelle aree interne dell’isola, come sull’altopiano di Enna, si registrarono accumuli di neve consistenti e temperature che raramente si erano viste prima.


Nord Italia e Tirreno: gelo senza neve


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Sebbene il gelo avesse coinvolto tutta l’Italia, il Nord e le regioni tirreniche furono in gran parte escluse dalle precipitazioni. Qui, la massa d’aria siberiana si manifestò principalmente con un crollo termico che portò a temperature eccezionalmente basse. Nelle pianure del Nord, come la Pianura Padana, le minime scesero ben al di sotto dello zero, con valori di -8°C/-10°C in molte località. Tuttavia, l’assenza di precipitazioni significative lasciò queste zone sotto cieli limpidi e con paesaggi gelati, ma privi della neve che invece interessò le regioni adriatiche.


Un evento da ricordare


L’ondata di gelo del gennaio 2017 rappresenta uno degli episodi più significativi degli ultimi decenni per intensità e durata. La discesa di aria fredda dalla Siberia, associata al Burian, riportò condizioni climatiche che molti definirono “d’altri tempi”, con temperature glaciali e accumuli nevosi insoliti in diverse aree d’Italia.


L’impatto del Burian fu particolarmente sentito nelle regioni adriatiche, dove si registrarono scenari spettacolari e, in alcuni casi, disagi significativi. Tuttavia, per gli amanti della neve e dell’inverno, quell’episodio resterà nella memoria come uno degli ultimi grandi eventi di gelo che hanno interessato l’Italia, regalando un’atmosfera quasi epica, degna dei rigidi inverni siberiani.

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