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Il verdetto non lo ha premiato, ma questo non rinnega la sua soddisfazione per il percorso. Gian Luca Andrina, piacentino e presidente della Bft Burzoni VO2 Team Pink, non è riuscito nell’intento elettorale di diventare con la sua squadra presidente del comitato regionale Fci Emilia Romagna. I 75 voti ricevuti dalle società emiliano-romagnole non sono stati sufficienti: il verdetto delle urne ha premiato Pierluigi De Vitis, vicepresidente vicario regionale uscente, che con i suoi 103 voti è diventato il nuovo presidente regionale della Federciclismo Emilia Romagna per il prossimo quadriennio olimpico. Al suo fianco, sono stati eletti il vicepresidente vicario Franco Chini e il vicepresidente Alessandro Spada (presidente uscente). In consiglio troveranno spazio Milena Cavani, Fabio Sgarzi, Alberto Cipressi e Ana Maria Vitelaru, questi ultimi due nella ‘squadra’ proposta da Andrina. “Ringrazio tutte le società che ci hanno sostenuto – le parole del piacentino – e faccio i complimenti a Pierluigi De Vitis e al nuovo comitato regionale, augurando i migliori auspici. Personalmente, posso dire che è stata una bella esperienza.  Ho avuto modo di conoscere nuove società e nuove figure sia dirigenziali che tecniche. In particolare ritengo che sia giusto essere a disposizione senza pregiudizi, ma con spirito collaborativo in quanto il movimento non deve essere condizionato dalla sentenza delle urne, da parti di chi non è stato eletto, ma come avevo dichiarato più volte il comitato regionale deve essere unito e non disunito e noi dobbiamo sfruttare questa occasione. Gli schieramenti da tifo da stadio non servono a nulla, quindi invito anche chi mi ha e ci ha sostenuto a tenere lo stesso mio atteggiamento”. Quindi aggiunge. “Sono soddisfatto per l’ingresso in comitato di Alberto Cipressi e Ana Maria Vitelaru, due profili che avevamo individuato e ritenuto idonei per rappresentare al meglio il mondo della pista e quello paralimpico. La loro elezione conferma la bontà della nostra scelta di rappresentare in squadra i vari settori”.


Ana Maria Vitelaru, classe 1983, è nata in Romania prima di trasferirsi in Italia appena diciassettenne. Un incidente mentre era alla stazione ferroviaria l’ha costretta all’amputazione di entrambe le gambe e a diversi interventi chirurgici, alcuni dei quali effettuati nel nostro Paese. Sposata e residente da più di 15 anni alle porte di Reggio Emilia, lo sport è sempre stato nel suo dna. Per quasi un decennio ha giocato ad alti livelli a basket in carrozzina, facendo parte anche della nazionale italiana femminile dal 2004 al 2009. Da sempre attratta dal ciclismo, ha iniziato ad allenarsi con l’handbike assieme al team di Obiettivo3, raggiungendo in breve tempo la Nazionale. Nel 2018 ottiene il terzo posto sia nella prova a cronometro che nella gara in linea ai campionati del mondo di paraciclismo a Ostenda in Belgio e il primo posto nella prova a cronometro ai campionati del mondo italiani a Francavilla al Mare. Nel 2019, si aggiudica il primo posto nella prova a cronometro e nella gara in linea ai campionati del mondo di Corridonia. A coronamento dei suoi enormi progressi, nel 2021 partecipa con la maglia azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo, dopo aver ottenuto il primo posto anche nel campionato italiano. Nel 2022 vince una medaglia d’argento e una di bronzo al campionato mondiale in Canada. Ai Campionati del mondo su strada di paraciclismo Uci del 2023 ha vinto la medaglia di bronzo nella cronometro. Alle Paralimpiadi estive del 2024 ha infine centrato la medaglia di bronzo nella corsa su strada. “Dal 2005 vado nelle scuole a parlare di disabilità e sport, dalle elementari all’università, perché manca ancora tanta informazione. Vado anche negli ospedali e cerco di fare raccolte per aiutare le persone in difficoltà: le persone devono sapere che c’è un mondo là fuori, che tutto è possibile – spiega – all’inizio per me era tutto difficile, mi sentivo sola, ma con il tempo ho capito che la mia è una vita, non una vita da disabile. Conoscere aiuta a sentirsi meno soli, a combattere la depressione di chi si chiude, aiuta ad uscire dal guscio”.




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