Appalti PNRR e PNC nella vigenza del nuovo codice dei contratti pubblici | Salvis Juribus – Rassegna giuridica quotidiana

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il Piano Nazionale Complementare (PNC) sono strumenti fondamentali per il rilancio dell’economia italiana post-pandemia. La loro attuazione si basa su un sistema di appalti pubblici che, con l’introduzione del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), ha subito significative modifiche. Queste modifiche mirano a rendere più efficienti e trasparenti i procedimenti di appalto, ma hanno anche portato a cambiamenti nelle modalità operative.

1. Riduzione dell’utilizzo di procedure aperte:

   • Secondo i dati, l’adozione del nuovo Codice ha comportato una diminuzione media del 5,4% nell’uso delle procedure aperte per tutti gli appalti, e del 7,3% specificamente per quelli PNRR/PNC. Questa tendenza è particolarmente accentuata nel Mezzogiorno, dove si registrano cali del 38% per le procedure negoziate e del 35% per le procedure aperte.

2. Aumento del ricorso a Centrali di committenza intercomunali (CUC):

   • L’uso delle CUC è aumentato del 2,3%, in gran parte a causa dell’incremento degli appalti legati al PNRR/PNC. Questo è sorprendente, dato che l’innalzamento della soglia di valore degli appalti richiede l’intervento di stazioni appaltanti qualificate.

3. Riduzione della durata della fase di affidamento:

   • Il nuovo Codice ha portato a una diminuzione della durata della fase di affidamento, con una media di quasi 9 giorni in meno. Le procedure nel Mezzogiorno mostrano riduzioni ancora più marcate, con un abbattimento del 38% per le procedure negoziate e del 35% per quelle aperte.

Il recente correttivo del Codice Appalti, approvato dal Consiglio dei Ministri, introduce importanti aggiornamenti per semplificare il sistema degli appalti pubblici. Tra le novità principali si segnalano:

• Revisione dei prezzi;
• Equo compenso;
• Digitalizzazione dei contratti pubblici;
• Tutele lavoristiche;
• Misure per le piccole e medie imprese;
• Qualificazione delle stazioni appaltanti.

L’implementazione del nuovo Codice dei contratti pubblici ha avuto un impatto profondo sugli appalti PNRR/PNC, portando a una riduzione delle procedure aperte e a un maggiore ricorso alle Centrali di committenza. La diminuzione dei tempi di affidamento è un segnale positivo, specialmente per le aree più svantaggiate del Paese. Le modifiche introdotte dal correttivo mirano a rendere il sistema più agile e accessibile, favorendo una gestione più efficace delle risorse pubbliche.

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le nuove dinamiche degli appalti pubblici, in particolare quelle legate al PNRR e al PNC. La conoscenza delle procedure aggiornate e delle novità normative è essenziale per garantire una gestione efficiente e conforme alle disposizioni vigenti. Inoltre, la familiarità con le CUC e le modalità di digitalizzazione dei contratti rappresenta un valore aggiunto per il proprio profilo professionale.

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• D.Lgs. 36/2023 – Nuovo Codice dei contratti pubblici
• D.L. 77/2021 – Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale
• Legge 120/2020 – Conversione in legge del decreto semplificazioni
• D.L. 76/2020 – Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale.