È deceduto Carlo Lucchina, storico direttore generale della sanità lombarda, aveva 75 anni ed era malato da tempo
Aveva guidato la sanità regionale della Lombardia come direttore generale per oltre un decennio quando al vertice del Pirellone c’era Roberto Formigoni. Ma la sua era stata una presenza significativa a livello istituzionale per molti anni.
La notizia della morte di Carlo Lucchina, 75 anni, ha destato profondo cordoglio nelle istituzioni milanesi.
Chi era Carlo Lucchina
Nato a Varese Lucchina era malato da tempo. Figura centrale negli anni della gestione Formigoni, il suo contributo al sistema sanitario lombardo è stato ricordato con affetto e stima da colleghi e rappresentanti istituzionali.
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La notizia della sua scomparsa è stata comunicata da Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, e da Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare che aveva collaborato a lungo con lui, che hanno definito la perdita di Lucchina come “grave” per la regione e per il suo sistema sanitario.
La carriera di Carlo Lucchina
Carlo Lucchina ha iniziato la sua carriera nel settore privato, lavorando come Capo dell’Ufficio Finanza in un’impresa metalmeccanica tra il 1968 e il 1970. Successivamente, ha intrapreso una lunga esperienza nella pubblica amministrazione, ricoprendo ruoli chiave nella Provincia di Varese. Dal 1998 al 1999 è stato direttore generale della Provincia e, dal 1999 al 2002, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ospedale di Circolo.
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Nel 2003 Lucchina è diventato direttore generale della Sanità in Regione Lombardia, ruolo che ha mantenuto per un decennio durante l’amministrazione di Roberto Formigoni. Questo periodo è stato segnato dall’implementazione di riforme che hanno portato il sistema sanitario lombardo a livelli di eccellenza riconosciuti a livello internazionale.
Reazioni alla scomparsa di Carlo Lucchina
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore Guido Bertolaso hanno reso omaggio alla memoria di Lucchina, sottolineandone il dinamismo, la visione lungimirante e la capacità di ispirare chi lavorava con lui. Questa la loro dichiarazione congiunta diffusa dall’ufficio comunciazione della Regione: “Grazie al suo contributo, il nostro sistema sanitario regionale ha raggiunto livelli di eccellenza. La sua dedizione e il suo impegno resteranno un punto di riferimento per tutti noi.”
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Anche altre figure politiche hanno espresso il loro cordoglio. Marco Reguzzoni, ex presidente della Provincia di Varese, ha ricordato Lucchina come ‘un uomo combattivo e determinato, sempre pronto a mettere la sua intelligenza al servizio del territorio’.
Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega, lo ha definito ‘un grande manager della sanità pubblica che ha segnato un’epoca’.
Il ricordo di Roberto Formigoni
Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia, ha descritto Carlo Lucchina come “un grande amico e un esperto insostituibile nel settore della sanità e del servizio pubblico”.
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Formigoni ha anche ricordato il ruolo centrale di Lucchina nell’implementazione della riforma sanitaria regionale, che ha garantito libertà di scelta ai cittadini nel selezionare medici e ospedali, compresi quelli privati convenzionati.
L’ex presidente della Regione ha evidenziato poi la capacità di Lucchina di coniugare competenza tecnica e umanità, rendendolo un collaboratore unico e prezioso durante gli anni del suo mandato.
La vicenda giudiziaria: il caso Englaro
Nel giugno 2024, Carlo Lucchina era stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 175 mila euro per la vicenda legata al caso di Eluana Englaro, la ragazza ridotta in coma vegetativo da un grave incidente stradale la cui famiglia aveva intentato una lunga vicenda legale per chiedere l’eutanasia.
La Regione Lombardia, rappresentata all’epoca da Lucchina, si era opposta allo spegnimento delle macchine che tenevano in vita Eluana. Nonostante la condanna, molti colleghi e sostenitori avevano espresso rammarico per le difficoltà giudiziarie che Lucchina ha dovuto affrontare negli ultimi anni.
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