le previsioni di Cubbit per il cloud storage nel 2025

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Come afferma Cubbit, enabler di cloud storage geo-distribuito, stiamo lasciando alle spalle un anno che ha visto molte aziende comprendere l’importanza della sovranità dei dati e preoccuparsi, quindi, di conservarli nel proprio paese per rispondere a requisiti normativi sempre più stringenti; la diffusione nelle aziende di quella che viene definita “security awareness”, ossia la consapevolezza che nessuna struttura è immune dagli attacchi informatici, e, infine, una grande attenzione da parte di molti CIO alla riduzione o all’ottimizzazione dei costi.

Tre tendenze che sintetizzano la risposta delle imprese di fronte alla crescita esponenziale dei dati che sta trasformando il panorama tecnologico e sta costringendo le organizzazioni a ripensare le loro strategie di storage. Nel 2025, la confluenza di intelligenza artificiale, attacchi informatici e l’evoluzione delle pratiche di gestione dei dati plasmerà il mercato dello storage. Come?

Enrico Signoretti, VP Product & Partnerships di Cubbit individua tre priorità:

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Enrico Signoretti, VP Product & Partnerships di Cubbit

1. Gestire l’impatto dell’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale, con il suo insaziabile appetito di dati, sta guidando un’impennata nella creazione di nuovi data center e nella ricerca di soluzioni per lo storage. La promessa che l’intelligenza artificiale consentirà alle organizzazioni di trarre valore dai propri dati in un prossimo futuro sta costringendo i CIO delle aziende a conservare più dati e più a lungo.

Ma molte aziende non saranno in grado di trarne vantaggio, almeno non direttamente, a causa dei costi di addestramento dell’IA e delle competenze necessarie per implementarla in modo efficace.

2. Cyber Storage: una priorità non più prorogabile

La minaccia di ransomware e di data breach ha aumentato l’importanza della sicurezza dei dati. Le richieste di Cyber Storage, ovvero soluzioni di data storage con funzioni di sicurezza già incorporate, saranno in grande ascesa.

Le organizzazioni devono implementare misure di sicurezza sempre più robuste per prevenire minacce sempre più sofisticate, come il furto di dati e la perdita del controllo/disponibilità degli stessi.

3. La sfida dei dati non strutturati

La produzione di dati non strutturati, come immagini, video e testo, crescerà sempre più esponenzialmente. Gestire e analizzare questi dati può essere complesso e dispendioso in termini di tempo e di infrastrutture. Le organizzazioni devono adottare soluzioni efficaci di gestione dei dati, in particolare, il ruolo dell’object storage sarà principale e con esso strategie di data lake per gestire il crescente volume e la varietà dei dati non strutturati, ad un costo minore di come lo si fa oggi.

Si prospetta quindi un contesto complesso per la trasformazione digitale delle imprese e Cubbit approfondisce ulteriormente le sfide per il nuovo anno riguardo a costi, investimenti, organizzazione, sicurezza e tecnologia.

Costi, investimenti, organizzazione

Nel 2025 l’impatto dell’adozione dell’IA, del Cyber Storage e dei progressi nella gestione dei dati non strutturati sarà misurato in termini di maggiori investimenti nelle infrastrutture di archiviazione, compresi tutti i componenti che consentiranno l’uso corretto, o un migliore riutilizzo, dei dati. Un impegno che riguarda tutti i settori industriali poiché i dati sono la risorsa più preziosa per ogni azienda. Tuttavia, non tutti i settori saranno ancora in grado di sfruttare appieno questi progressi.

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Le imprese che conteranno sull’IA, come ad esempio servizi, finanza e sanità, saranno più sensibili verso queste tendenze rispetto ad altri settori. Senza dubbio, quindi, nel 2025 le organizzazioni dovranno affrontare la crescita dei dati e potranno farlo attraverso una oculata combinazione e ottimizzazione di investimenti e costi operativi. Il cloud ibrido e lo Storage-as-a-Service (STaaS) si sono rivelati dei modelli vincenti e continueranno ad esserlo anche l’anno prossimo.

Entrando più nello specifico degli investimenti, laddove si analizzano le tendenze di multi cloud, hybrid cloud o di distributed cloud, secondo Cubbit alcune aziende stanno maturando e sono alla ricerca di soluzioni che possano offrire i vantaggi del cloud (la flessibilità in primis), ma con costi inferiori e più prevedibili. In questo contesto il cloud ibrido e distribuito continuerà ad essere una scelta per molte organizzazioni, a conferma della validità della soluzione di Cubbit, sottolinea l’azienda.

Sovranità dei dati

La sovranità dei dati, che è sempre stato uno dei temi più importanti in Europa e uno dei principali driver dello sviluppo di Cubbit, sta diventando importante anche al di fuori dell’UE, con un numero sempre maggiore di governi e imprese alla ricerca di soluzioni per avere un migliore controllo sui propri dati.

Nel 2025, i rischi legati alle fughe di dati e alle violazioni diventeranno troppo consistenti per sottovalutare la sovranità dei dati. Allo stesso tempo, un numero sempre maggiore di Paesi lavorerà sulla legislazione per regolamentarne la gestione.

Sicurezza e protezione

Cubbit prevede che ci saranno ancora organizzazioni che arriveranno al 2025 ignare della vulnerabilità dei loro dati nel cloud pubblico e del fatto che la responsabilità principale per la loro protezione è in capo a loro e non al cloud provider. Il problema della protezione dei dati nel cloud continuerà a tenere banco l’anno prossimo, con l’acquisizione da parte dei fornitori di backup, di piccole startup o la creazione di nuove soluzioni che consentano loro di affrontare meglio questa sfida. Purtroppo, ogni provider di cloud pubblico dispone di API, processi e metodi di accesso diversi, rendendo difficile per le soluzioni di backup coprire tutto in modo completo. Tendenzialmente, solo i servizi di base sono ben coperti, mentre quelli più sofisticati devono essere protetti con strumenti proprietari che non consentono di esportare i dati verso l’esterno.

In più bisogna tenere conto delle aziende che continueranno a rimanere indietro in termini di sicurezza anche nel nuovo anno. Il crimine informatico si sta rapidamente evolvendo: considerare solo gli attacchi ransomware come unico rischio principale, non è più sufficiente. È necessario considerare anche altri aspetti di attacchi sofisticati, come ad esempio le violazioni dei dati (in particolare, il furto e la perdita di controllo/accesso ai propri dati). Questo è un problema particolarmente diffuso nelle PMI che non sono ancora pronte ad investire in solidi programmi di protezione.

Tecnologia

Secondo Cubbit l’edge computing continuerà a crescere in maniera costante nel 2025, con l’edge AI che si affermerà tra i principali trend. L’elaborazione dei dati mentre vengono ingeriti continuerà a diventare una necessità fondamentale in molti ambienti nel prossimo anno.

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Parallelamente anche i dati non strutturati sono in crescita, pertanto l’object storage sarà più importante che mai nel 2025. Le tecnologie di archiviazione più tradizionali (come la memoria flash e i dischi) sono ancora importanti, ma poiché non offrono nuove funzionalità rivoluzionarie in termini di capacità e/o prestazioni, nel 2025 non avranno un impatto reale sull’innovazione e sull’efficienza. Saranno, quindi, rilevanti le soluzioni basate su NVMe (Non-Volatile Memory Express) che sono fondamentali per i carichi di lavoro a bassa latenza e ad alta richiesta, come l’addestramento dell’intelligenza artificiale.

Proprio l’addestramento dell’IA sarà l’aspetto più impegnativo, con costi che incideranno su ogni progetto. Le aspettative nei confronti dell’IA rimarranno alte, ma anche i costi e il rischio di fallimento saranno elevati, limitando l’impatto reale dell’IA e la possibilità per molte organizzazioni di trarne pieno vantaggio.

Infine, nel 2025 le organizzazioni richiederanno soluzioni di object storage più intelligenti e sicure, che includano più funzioni, caratteristiche di sicurezza avanzate (policy e controlli), connettori per i protocolli tradizionali per importare i dati e così via. L’obiettivo sarà quello di utilizzare l’object storage come piattaforma per connettere il maggior numero possibile di applicazioni per migliorare l’efficienza e risparmiare denaro.





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