Aoui Verona e gli obiettivi del 2025: Innovazione, intelligenza artificiale e semplificazione | TgVerona

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Il 2025 sarà l’anno dell’intelligenza artificiale e della semplificazione. Nel 2024 sono stati conclusi i grandi progetti avviati sulla cantieristica, Borgo Roma cambia volto, e sul rinnovo tecnologico con l’impiego di tutti i fondi Pnrr per le apparecchiature radiologiche. Adesso, l’obiettivo si sposta sull’innovazione, che in sanità è fondamentale per garantire sempre lo standard qualitativo di cura. Questi alcuni dei temi trattati nella conferenza stampa di fine anno, insieme alle eccellenze e primati clinici come la robotica e la nuova immunoterapia cellulare avanzata (Car-T) per i pazienti affetti da linfoma che altrimenti avrebbero una sopravvivenza inferiore ai 6-8 mesi.

Innovazione. Nel 2025, dei 6 milioni di finanziamenti per la tecnologia provenienti dalla Regione Veneto, 1.7 verranno utilizzati per acquistare i neuronavigatori. Si tratta di sistemi di mappatura in tempo reale dell’area cerebrale, tramite tracciamento spaziale. Ne verranno installati 4: 3 per la Neurochirurgia e uno per il dipartimento Testa-Collo. L’uso delle CAR-T in Aoui è in espansione. L’immunoterapia cellulare avanzata (CAR-T) è un trattamento innovativo e molto costoso (300 mila euro a paziente) e rappresenta l’ultima speranza per molti pazienti affetti da linfomi, spesso recidivanti. Nel 2024 sono stati trattati 19 pazienti, mentre nel ’25 saranno ben 42.

La telemedicina, con migliaia di pazienti, è cominciata in Aoui nel 2012 con telemonitoraggio e teleconsulto. Oggi, l’Azienda torna ad essere pioniera con la teleriabilitazione: il progetto del prof. Nicola Smania, direttore della Neuroriabilitazione, è stato premiato a Roma al Lean Healthcare Award 2024 per l’innovativo approccio con i pazienti colpiti da ictus che invece di tre mesi di ospedale fanno la riabilitazione motoria e cognitiva da casa.

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La formazione dei sanitari ha da sempre caratterizzato l’Aoui e nel 2025 continuerà ad essere all’avanguardia, sarà attivato Avatar (AdVanced simulAtion cenTre in heAlth caRe), un Centro avanzato di simulazione sanitaria con la realizzazione di aule multimediali laboratori con realtà virtuale e aumentata, camere immersive e simulatori di ultima generazione. Tra le dotazioni figurano anche trainer per chirurgia robotica e tradizionale, coprendo così tutte le tipologie di interventi chirurgici.

L’anno prossimo sarà completata anche la Digital Pathology, un progetto pilota con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per velocizzare e rendere più sicura la diagnostica in Anatomia Patologica. La Digital Pathology di Verona è diventata un modello di riferimento per tutto il Veneto.

Intelligenza artificiale. Sono già 40 le strutture ospedaliere che stanno usando l’intelligenza artificiale come strumento per aumentare la precisione e la velocità delle diagnosi. Ecco alcuni esempi: Reumatologia, Malattie Infettive, Microbiologia, Nefrologia, Anatomia Patologica, Chirurgia Epatobiliare, Urologia, Neurochirurgia, Neurologia B e Oncologia. La rapidità degli algoritmi di AI e l’ampiezza delle banche dati consentono una maggiore precisione nell’estrazione di immagini radiologiche, nei modelli predittivi e nell’individuazione di anomalie. Nel 2025 ne verrà introdotto l’utilizzo per la parte amministrativa (capitolati di gara, ricerche bibliografiche e controllo di gestione. Inoltre, verranno investiti fondi per l’acquisto di software e dispositivi, ma anche per formare tutto il personale (medici, sanitari e amministrativi).

Semplificazione. Il modello organizzativo Aoui avrà nel 2025 una accelerazione verso la semplificazione dei processi, secondo le nuove metodiche di lean thinking e change management. L’eliminazione degli sprechi e l’efficienza organizzativa sono fondamentali perché le esigenze del paziente siano sempre più al centro delle azioni quotidiane. Sarà un impegno di formazione del personale che va dall’accoglienza alla comunicazione sempre più chiara con i pazienti, dalle pratiche green alla telemedicina.

Robotica. Nel 2024 sono stati raddoppiati gli interventi chirurgici mininvasivi (da 560 nel 2023 a 1008 quest’anno) con un investimento di 5 milioni e 400 mila euro, di cui 1 milione 800 mila per la sperimentazione. Nel 2023 Aoui ha iniziato l’unica sperimentazione a livello internazionale dei tre robot chirurgici presenti sul mercato per comparare le funzioni. Questo mese è stato chiuso il primo studio con le specialità coinvolte: ginecologia, urologia, chirurgia epato-biliare e pancreatica, chirurgia esofago stomaco, e iniziato la parte dell’otorino e della chirurgia toracica. Nel 2025 si amplierà l’utilizzo a senologia, pediatria e cardiochirurgia.

Borgo Roma cambia volto. La grande trasformazione al policlinico nel 2024 ha già concluso numerosi cantieri. Tocca praticamente tutti i piani, per un restyling completo della struttura con reparti, stanze di degenza, ascensori e impianti nuovi. A marzo sono stati messi in funzione 4 nuovi reparti, a maggio è stato inaugurato l’ospedale di comunità, mentre a novembre è partito il piano di sostituzione degli ascensori e a dicembre sono state inaugurate le 13 nuove macchine della Radiologia. Acquistate con 14 milioni dei fondi Pnrr, ci sono varie apparecchiature fra cui le due eccellenze di Tac e Risonanza magnetica ultraveloci per diagnosi più precise e meno liquido di contrasto. Non solo interni, il cambiamento riguarda anche l’esterno, a gennaio è partito il cantiere per l’adeguamento alle norme antisismiche, mentre d’estate è stato rivoluzionato l’accesso del policlinico con un nuovo ingresso pedonale, la nuova collocazione delle casse e l’entrata diretta al Centro Prelievi da piazzale Scuro, senza dover passare da dentro l’ospedale. Tutto questo sta avvenendo senza mai interrompere la continuità assistenziale.

Personale. Il numero dei dipendenti è sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno, sono 5244 i dipendenti ospedalieri e 218 quelli universitari. I medici ospedalieri sono aumentati di 25 dal 2023, mentre è già iniziata la procedura per il turnover dei 7 medici universitari andati in pensione. Nel 2024 sono state 8 le Unità operative con un nuovo direttore, 6 universitarie (Chirurgia epatobiliare, Endocrinologia, Chirurgia del Pancreas, Otorinolaringoiatria, Chirurgia vascolare, Formazione) e 2 ospedaliere (Ps pediatrico, Terapia intensiva polispecialistica). Nel 2025 sarà assegnata la direzione di altri 6 reparti, 3 universitari e 3 ospedalieri. Anche per quanto riguarda gli infermieri, dopo aver esaurito nel corso dell’anno le graduatorie, è stata avviata la procedura per le assunzioni già autorizzate dalla Regione dalle nuove graduatorie, che avverrà entro fine anno. Analoga procedura avverrà anche per il personale tecnico.

Attività assistenziale. Ogni anno sono oltre 40 mila i ricoveri ordinari nei 1339 posti letto dell’Azienda. L’alta vocazione chirurgica si vede anche nei numeri con ben 39.459 interventi chirurgici e una degenza media di 8 giorni. L’Aoui di Verona ha una forte attrattività extraregionale con ben 6698 pazienti (16,8%) provenienti da fuori dal Veneto.

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Direttore generale, Bravi: “Chiudiamo il 2024 con il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si sono conclusi molti cantieri per il nuovo volto di Borgo Roma e stiamo andando avanti con l’investimento di 40 milioni sull’antisismica; inoltre sono stati spesi tutti i fondi Pnrr per la radiologia con acquisti per 12 milioni. Anche sulla robotica, che è uno degli obiettivi congiunti con l’università con la quale c’è una integrazione reale, abbiamo raggiunto e superato gli obiettivi. Abbiamo raddoppiato gli interventi di chirurgia mininvasiva e allargato la sperimentazione a nuove discipline. La robotica rappresenta così tanto il futuro per un ospedale come il nostro, che è a alta vocazione chirurgica, che stiamo anche riorganizzando le sale operatorie. Inoltre, per mantenere eccellente lo standard qualitativo e di cura che fa alzare al 18% la percentuale di pazienti da fuori regione, le sfide 2025 saranno altrettanto impegnative. Continueranno gli investimenti in innovazione, che significa Intelligenza artificiale, tecnologie ma anche nuove terapie all’avanguardia e salva vita come quelle per le malattie oncoematologiche. Il nostro ospedale è attrattivo non solo per i pazienti ma anche per i medici, non abbiamo cooperative e nel 2025 assumeremo 6 nuovi primari e altri infermieri. Svolgiamo anche una funzione ‘sociale’, visto che le degenze medie a volte risentono del disagio quando i pazienti non hanno una rete di assistenza dopo le dimissioni, questo significa circa 7 milioni di euro all’anno. Anche il nostro impegno per smaltire le liste di attesa della diagnostica è al massimo, nel 2025 abbiamo erogato il 30% di prestazioni in più. Concludiamo il 2024 anche con la soddisfazione di essere stati sempre ai primi posti nelle varie classifiche indipendenti di valutazione delle performance ospedaliere nazionali e internazionali. Un traguardo di cui ringrazio tutti i dipendenti che in ogni ruolo danno il massimo per il buon funzionamento della struttura”.

Rettore, prof Nocini: “Anche questo ultimo anno di lavoro è stato segnato da importanti progettualità condivise tra l’Azienda ospedaliera universitaria integrata e l’Università di Verona. I numeri della ricerca clinica parlano chiaro: 1159 studi clinici in corso, 219 nuovi studi clinici svolti in Azienda e nel Centro Ricerche Cliniche, 23 bandi ministeriali e Progetti in corso per un totale di 12milioni di euro di finanziamento, a questi si aggiungono 33 proposte di nuovi progetti inviati a novembre 2024 per il bando ministeriale. Questo gioco di squadra è stato possibile grazie all’impegno di ospedalieri e universitari, e grazie a una condivisione degli obiettivi strategici con il Direttore Generale Bravi. Sono convinto che la chirurgia robotica e l’innovazione siano le chiavi di volta su cui poggia la Medicina del futuro. Verona può, grazie alla sinergia tra le conoscenze universitarie e le competenze dell’azienda ospedaliera, diventare centro di riferimento nazionale sulla robotica che sia produttivo, dove si faccia insegnamento per dare un contributo concreto alla formazione sul campo di medici e professionisti sanitari. Per questo ho voluto fortemente che nell’ateneo si sviluppassero conoscenze e competenze innovative in questo ambito, grazie ai nuovi corsi di laurea che abbiamo attivato e grazie alla nascita del Dipartimento per la medicina d’innovazione. La robotica è una grande opportunità di cambiamento ed è anche la strada per realizzare l’ospedale green. Le ricerche più recenti mostrano, non solo l’impatto positivo sugli out come di salute del paziente della chirurgia robotica ma anche una importante riduzione dell’impatto ambientale. Questa è la mia idea della medicina del futuro: una medicina precisa, personalizzata, supportata da una tecnologia che metta al centro le esigenze delle persone”.

Il bilancio dell’anno che sta per finire e l’anticipazione delle novità 2025 sono stati fatti dal direttore generale, Callisto Marco Bravi. E dal rettore prof Pier Francesco Nocini. Presenti anche: il direttore sanitario Aoui Matilde Carlucci e una rappresentanza dei direttori di Unità operative: Alessandro Antonelli/Urologia, Carlo Cavedon/Fisica sanitaria, Massimo Corain/Chirurgia della mano, Giovanni de Manzoni/Chirurgia Esofago Stomaco, Vincenzo Di Francesco/Geriatria A, Massimo Franchi/Dipartimento materno infantile, Domenico Girelli/Medicina d’Urgenza, Mauro Krampera/Ematologia, Giuseppe Lippi/Laboratorio analisi, Giovanni Battista Luciani/Cardiochirurgia, Antonio Maccagnani/Pronto Soccorso Borgo Roma, Michele Milella/Oncologia, Vincenzo Mirante/Gastroenterologia, Ciro Paolillo/Pronto Soccorso Borgo Trento, Michele Tinazzi/Neurologia B, Adriano Valerio/Suem 118, Ermes Vedovi/Riabilitazione, Gian Franco Veraldi/Chirurgia vascolare, Roberto Castello/Medicina A, Giampietro Pinna/Dipartimento Neurochirurgia, Roberto Salvia/Chirurgia Pancreas, Enrico Polati/Terapia intensiva, Francesca Pellini/Chirurgia senologica, Alessandro Mazzucco/direttore scientifico. Presenti anche il direttore amministrativo Vania Rado, alcuni dirigenti tecnici, il comandante dei Carabinieri di Parona Vincenzo Reggio e il comandante di Compagnia, maggiore Alessandro Papuli.



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