Sono state firmate oggi dai sindaci di Pescara, Montesilvano e Spoltore, rispettivamente Carlo Masci, Ottavio De Martinis e Chiara Trulli, le cinque convenzioni relative alle cinque funzioni da unificare entro il 31 dicembre prossimo, in vista della fusione tra i tre Comuni.
Le cinque funzioni sono Catasto, Promozione turistica, Servizi demografici, Energia, Sistema informativo unico integrato. Poco dopo la firma, nel corso dei lavori della Assemblea costitutiva del Nuovo Comune di Pescara, è stata approvata la relazione del dirigente dell’Ufficio della Fusione Marco Molisani per il monitoraggio intermedio (prevista dalla legge regionale 13/2013) da inviare alla Regione entro la fine dell’anno, che fa il punto sulle funzioni unificate.
Carlo Masci: “Siamo già nella fase operativa dall’anno scorso, quando abbiamo unito le prime cinque funzioni. Proseguiremo su questa strada anche l’anno prossimo perché vogliamo arrivare alla fusione. Mettendo insieme servizi e funzioni si punta a una fusione morbida, in maniera tale da poter gestire bene tutte le fasi di passaggio, che sono molto complesse e d’altronde stiamo unendo tre Comuni di una certa grandezza. Una fusione del genere, la più grande d’Europa, non è mai stata tentata da nessun Comune e, per quanto ci riguarda, andiamo avanti con convinzione, pur sapendo che la strada è lastricata di problemi. L’obiettivo finale è di dar vita alla seconda città più popolosa della costa adriatica dopo Bari, molto performante, con un territorio ampio e con un’attrattività ben diversa da quella che oggi hanno i tre centri separati. Ci possono essere tante perplessità, tanti dubbi”, ha detto Masci rispondendo alle domande dei giornalisti, “ma vengono superati dalle attività che si svolgono. Noi dobbiamo arrivare all’unione facendo in modo che i cittadini comprendano bene che il passaggio conviene a tutti perché avremo una città più competitiva, più ricca e attrattiva, dove si vivrà meglio ed è questo l’obiettivo finale di tutti. Certo i problemi non li possiamo nascondere, legati anche alla novità. Ma i problemi li risolviamo”. Su un eventuale nuovo referendum Masci ha detto: “C’è già stato un referendum a cui hanno partecipato i cittadini dei tre Comuni, che si sono espressi, e quindi dobbiamo rispettare quel voto. Questa è una sperimentazione per tutti, e tutti ci stiamo misurando su questo argomento e dobbiamo andare avanti con positività, sapendo che c’è una legge regionale di fronte alla quale mi adeguo e non ho strumenti per cambiarla”.
Ottavio De Martinis: “Come lo scorso anno siamo qui a firmare gli atti con i quali associamo altre cinque funzioni, segno tangibile di un lavoro che si è fatto in questo anno per rispettare una legge, diversamente da quello che tante volte è stato sbandierato. Al tempo stesso, sia il Comune di Spoltore che quello di Montesilvano vedono questo processo in maniera dubbiosa, relativamente ai benefici che potrà apportare al territorio intero. Noi stiamo cercando delle strade alternative a questo processo attraverso delle azioni che possano in qualche modo convincere la Regione, che è deputata a modificare la legge, ad effettuare un dietrofront puntando su un progetto che sia diverso – vedasi la città metropolitana – ma che possa al tempo stesso garantire un’associazione di funzioni e una sinergia territoriale”.
Chiara Trulli: “Sono dieci, ad oggi, i servizi che abbiamo associato, cinque per il 2024 e cinque per il 2025. Restano le funzioni più complesse, quelle che chiaramente richiederanno uno sforzo amministrativo e non solo. Parlo ad esempio del Sociale, dove attualmente noi siamo capofila di un ambito di 12 comuni. Montesilvano e Pescara invece sono ambiti a se stanti. Adesso bisognerà anche riscrivere dal punto di vista regionale questi territori. Lo stesso potrei dire per la cultura, per le opere pubbliche, per la pianificazione urbanistica, insomma per tutto quello che adesso va a riguardare la parte cospicua delle amministrazioni comunali che sicuramente richiederà un lavoro ancora più impegnativo”. Trulli ha messo in evidenza la posizione dei cittadini che appaiono “recalcitranti” e ha commentato l’ipotesi di un possibile nuovo referendum. “Con l’andare avanti del processo, registriamo le rimostranze e le preoccupazioni dei nostri concittadini, quindi è chiaro che questo processo, partito nel 2014 con una visione diversa rispetto a quella attuale, oggi mostra comunque delle insofferenze da parte delle nostre comunità, quindi io penso che dare la parola ai cittadini sia importante”.
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