La Ceghedaccio Symphony Orchestra al teatro Verdi di Pordenone.
Teatro completamente sold out, applausi scroscianti e più di qualcuno che già a metà concerto si è alzato a ballare sulle note delle più famose hit anni ’70 e ’80, prima del gran finale con i palloni colorati che rimbalzavano in platea da un posto all’altro. Successo annunciato per la Ceghedaccio Symphony Orchestra che dopo aver calcato i palcoscenici di Udine, Trieste, Milano, Lignano è approdata per la prima volta, ieri sera, 21 dicembre, al Teatro Verdi di Pordenone. Non poteva essere altrimenti per il progetto voluto da Renato e Carlo Pontoni abituati ad inanellare un tutto esaurito dietro l’altro, “in pista” così come a teatro.
La serata.
Impeccabile la bacchetta del maestro Denis Monte che ha guidato l’affiatata compagine formata da più di trenta elementi proponendo delle versioni completamente riarrangiate di brani intramontabili, da Gloria Gaynor agli Abba, dai Queen agli Spandau Ballet passando per la Febbre del sabato fino a Stevie Wonder. Un viaggio che ha catturato il pubblico catapultato dalla discomusic al soul, dal rock al pop.
Strabilianti, come sempre, gli effetti speciali che hanno accompagnato il concerto, dalle luci alla grande mirror ball appesa sopra l’orchestra, dalle fontane di luci sul palco alle decine di palloni colorati, lanciati in platea e fatti sobbalzare di mano in mano dal pubblico al ritmo delle canzoni.
Applausi a scena aperta, poi, per i front vocalist di “Let the music play”, questo il titolo della serata. Ad alternarsi sul palco, da soli o insieme o accompagnati dal coro, c’erano infatti Ginga, al secolo Claudia Scapolo, cantante nata in Luanda e cresciuta in Italia con il dono di una voce potente e con una straordinaria energia interpretativa capace di infiammare il pubblico. Al suo fianco anche Gianluca Amore, cantante e cantautore padovano, definito dalla stampa di settore “una delle più belle voci soul del nuovo panorama musicale italiano”. A chiudere il cerchio Stevie Biondi, all’anagrafe Stefano Fabio Ranno, fratello di Mario Biondi, con il quale è spesso salito sullo stesso palco come corista o per registrare insieme degli album.
“Non possiamo che ringraziare, ancora una volta tutto il nostro caloroso pubblico che ha riempito il teatro ieri sera e che ci accompagna ormai da anni – commentano Renato e Carlo Pontoni -. Siamo orgogliosi ed emozionati di aver fatto nascere e visto crescere questo evento unico in Italia nel suo genere. Un appuntamento adatto a tutti e che abbiamo voluto portare anche a Pordenone come regalo al nostro affezionato pubblico per le festività natalizie”.
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