Riportiamo alcune riflessioni del giornalista de La Sicilia e La Gazzetta dello Sport, Giovanni Finocchiaro, ai microfoni di Telecolor nel corso della trasmissione ‘Preview’:
“Intanto va eliminata la voce social ‘Pelligra nesci i soddi’ perchè ne ha sperperati fin troppi, soprattutto l’anno scorso. Il bilancio del club diffuso in questi giorni tiene conto in particolare delle spese sostenute nella passata stagione con contratti troppo onerosi. Non voglio fare i conti in tasca a nessuno ma è chiaro che 10 milioni di disavanzo sono veramente una cifra esorbitante per la categoria. Specialmente se fai un rapporto tra l’età media ed i contratti fatti fin dal primo anno, sono investimenti che non ti portano a lunga scadenza a programmare qualcosa. Poi è chiaro che con gente di esperienza vinci anche i campionati, ma la squadra di quest’anno non ha mai saputo approfittare dei passi falsi di chi sta davanti”.
“O nel girone di ritorno questa squadra finalmente si compatta e riesce ad inanellare una serie importante di risultati oppure bisognerà riprogrammare qualcosa in vista della stagione successiva. Il problema è che il Catania ogni anno manda via venti giocatori e così non si può mai programmare. Il Benevento è primo in classifica, poi magari si sgonfierà ma a me il percorso dei sanniti sembra molto regolare anche se c’è stata qualche sconfitta. Le prime della classe hanno quasi sempre mantenuto l’ossatura degli anni precedenti, aggiungendo qualcosa“.
“La gente di Catania è stufa di vivere fallimenti o stagioni di transizione. Poi se c’è un ‘azienda in perdita è normale che cerchi di recuperare, tagli i rami secchi, devi anche ridurre questi benedetti ingaggi di ultratrentenni. Meglio dire la verità su come stanno le cose, programmando una risalita attraverso la cura dei giovani con le strutture, inserendoli anche in prima squadra“.
“Settore giovanile? Mi chiedo, se tutte le squadre delle giovanili devono allenarsi a Nesima, perchè non affittare una struttura per gli allenamenti? Magari stipuli una convenzione con qualcuno. Ad esempio penso a Massannunziata, oppure so che il fondo del terreno di Pedara lo hanno curato e ristabilito, ora sembra un campo come quello in cui si allenava il Catania ai tempi di Colantuono. Se non c’è lo spazio per sviluppare alcuni progetti del settore giovanile, intanto affittate dei campi o fate delle convenzioni con i comuni, ammesso che si possa fare”.
“Torre del Grifo? Sfatiamo un tabù. Torre del Grifo non te lo regalano. C’è un’asta e devi partecipare. La procedura, giusta o sbagliata che sia, percorribile o meno, ha dei costi d’acquisto. Poi devi spendere almeno 10 milioni per ripristinare la struttura e altri dieci per metterla in funzione con dipendenti, bollette da pagare, manutenzione del verde pubblico, campi, palestre e piscine. Devi mettere in moto una macchina che costa un sacco di soldi. E’ chiaro che questa operazione è esagerata per qualsiasi società. Altrimenti si potrebbero solo utilizzare e manutenere i campi“.
“Sul mercato non puoi permetterti di arrivare alla fine di gennaio con 40 giocatori sul groppone, ma qualcosa devi fare. Intanto cedere chi deve andare via, anche della rosa attuale non solo i fuori lista. E non è facile perchè costano. Ce ne saranno squadre in difficoltà pronte a pescare dai fuori rosa, ma a quale prezzo? Se non riesci a piazzare altrove nemmeno i giocatori che non hanno rispecchiato le aspettative tattiche e caratteriali, restano tutti qua e il Catania può fare tre squadre”.
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