La donna, brasiliana, è accusata anche di essersi spacciata per tutrice legale dell’anziana che accudiva
Era una macchinazione ben orchestrata, secondo gli investigatori, quella ordita da una donna brasiliana e un avvocato del foro di Firenze,
che sono accusati di aver falsificato il testamento di un’anziana pratese con lo scopo di impadronirsi di tutti i suoi beni. Lei è stata arrestata, lui interdetto per 8 mesi dalla possibilità di esercitare.
L’inchiesta, coordinata dalla procura di Prato, ha portato il giudice per le indagini preliminari a emettere oggi, venerdì 20 dicembre, i due provvedimenti per gli indagati. In particolare, secondo gli investigatori, il legale fiorentino avrebbe fornito alla donna consigli tecnici e autenticato le firme apocrife dell’anziana apposte al testamento olografo e sulla contemporanea richiesta di revoca fatta dalla stessa signora su un precedente testamento.
Il tutto a poche ore dalla morte dell’anziana. La donna brasiliana è accusata anche di essersi spacciata per tutrice legale della donna che accudiva davanti al personale del 118 che era intervenuto per soccorrerla. Per l’avvocato fiorentino si tratta del secondo provvedimento di interdizione dalla professione dopo quello che gli era stato comminato a ottobre sempre nell’ambito della stessa indagine: in quel caso il professionista era stato sanzionato per aver istigato due testimoni a rendere false dichiarazioni al pubblico ministero.
I due avevano infatti mentito dicendo di aver visto l’anziana firmare autonomamente il testamento olografo, mentre è stato poi dimostrato che la signora era impossibilitata a farlo per le sue condizioni di salute.
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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