“Non abbiamo mai dormito sulla questione dell’impianto di recupero fanghi da realizzarsi a Loreo e voglio rassicurare i miei cittadini che abbiamo inviato le nostre osservazione e la totale contrarietà già a Febbraio di quest’anno e anche alcuni giorni fa, cioè nelle due date utili per inviare in Regione il nostro parere”: tuona così il sindaco Michele Grossato a proposito di questo scellerato progetto.
Ne abbiamo parlato in maggioranza e siamo tutti molto preoccupati e, nello stesso tempo, un po’ meravigliati di come si possa anche solo accettare una proposta del genere sul proprio territorio. Abbiamo fatto un lungo e importante percorso per raggiungere l’obiettivo di essere riconosciuti come Mab Unesco, e ora permettiamo che, appena fuori dall’area Parco, si costruisca un mostro che danneggerà ambiente, turismo e salute futura dei nostri figli e nipoti. È inaccettabile”.
Il Delta del Po è un territorio che ha già subito danni ambientali gravissimi, dalle estrazioni di gas metano alla Centrale di Polesine Camerini con i suoi fumi rossastri, che nessuno ha dimenticato. “”Non siamo un territorio pattumiera – aggiunge l’assessore all’ambiente e alla pesca Sara Biondi – e siamo veramente stufi di raccogliere ciò che altri territori hanno pesantemente scartato. Questo inceneritore ha tentato di insediarsi anche a Porto Marghera, ma è stato sonoramente bocciato per cause ambientali dall’Istituto Superiore di Sanità. Qui tutti stanno ben allineati e coperti, ma noi alzeremo gli scudi!”.
Le osservazioni precise e puntuali, inviate dall’amministrazione sono ben 6 e vanno dalla coerenza del progetto con la pianificazione di settore, all’equilibrio finanziario, dalla caratterizzazione dei fanghi alle misure di controllo, alla drammatica osservazione sulla presenza di PFAS nei fanghi provenienti da vari territori regionali e non. “Non possiamo permetterci che chi guarda alla nostra località turistica abbia, anche minimamente, il dubbio da un punto di vista della qualità ambientale – aggiunge Alessandra Patrian, assessore al Turismo – I nostri operatori hanno già tanti ostacoli da superare per garantire il proprio lavoro con professionalità e coniugandolo con il patrimonio ambientale del Delta, tutto questo crollerebbe come un castello di carte, dopo la realizzazione di questo scempio ambientale”.
Infine aggiunge l’Assessore all’agricoltura Stefano Gazzola “la nostra è una terra di orti che danno prodotti pregiati e gli agricoltori non hanno certo bisogno di veder svalorizzato il loro lavoro pensando ad un terreno inquinato da fumi e quant’altro. Non possiamo assolutamente permettere stando alla finestra che questo danno a 360gradi si realizzi, proprio qui in un sito Mab-Unesco. È del tutto evidente che anche se l’impianto è appena fuori, sul confine della zona Parco, è comunque nel Comune di Loreo alle porte del nostro comune, e l’inquinamento non ha confini!” Nel frattempo il Sindaco Grossato accarezza l’idea di coinvolgere la popolazione per dire no.
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