Un’operazione della guardia di Finanza di Pistoia, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha portato all’arresto di un 54enne cinese, domiciliato a Quarrata, per frode fiscale e riciclaggio, mentre altri 11 orientali sono stati denunciati. È il bilancio del blitz “Gu’i”, che in lingua cinese significa “Fantasma”, che ha portato anche al sequestro di oltre 3 milioni di euro e a 24 perquisizioni nei confronti degli indagati. L’arrestato e i suoi connazionali sono ritenuti responsabili di aver organizzato e gestito, nelle province di Pistoia, Prato e Firenze, con propaggini in Lombardia, Veneto, Campania, Basilicata e Sardegna, varie attività illecite. Le indagini, come spiegato dal comandante delle fiamme gialle pistoiesi, il colonnello Stefano Lampone, “sono partite dall’individuazione di flussi finanziari sospetti, per alcuni milioni di euro, provenienti da Pistoia e diretti verso la Cina, risultati privi di reali motivazioni commerciali”.
Le attività investigative hanno accertato che queste fuoriuscite di ingenti somme di denaro erano il risultato di un articolato sistema di frode ideato e gestito dal 54enne, risultato essere dedito, da 20 anni, all’acquisizione e gestione di attività economiche del settore tessile, spesso attraverso lo schermo di altri cittadini cinesi compiacenti, che venivano utilizzate per produrre un giro di fatture false, frodando il fisco, e poi sistematicamente chiuse, dopo aver accumulato decine di milioni di euro di debiti tributari. Dal 2021, l’uomo aveva fissato il proprio centro di interessi in una lussuosa villa a Quarrata, anche questa non dichiarata, senza mai figurare direttamente, numerose imprese, che hanno emesso fatture false per un imponibile complessivo di circa 49 milioni di euro. I proventi illeciti venivano, in gran parte, trasferiti in Cina, tramite canali bancari, e in parte reinvestiti in altre attività economiche e proprietà.
Tra i beni sequestrati, oltre a immobili e vetture, anche contanti, scoperti grazie al fiuto del “cash dog” Elio, e costosi orologi. Sono scattati i sigilli, poi, per 8 otto aziende, tuttora di fatto gestite dal 54enne, del valore patrimoniale complessivo di circa 2 milioni: una società immobiliare, con sede a Sesto Fiorentino, due Srl che gestiscono rispettivamente un hotel (quattro stelle) ed un ristorante a Campi Bisenzio e di ulteriori tre Srl e due ditte individuali attive, in provincia di Pistoia, nel settore della produzione e vendita di capi di abbigliamento.
Patrizio Ceccarelli
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