Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
«Nel fantastico mondo di Ameloni le Marche fanno Acqua-roli da tutte le parti» #finsubito richiedi prestito immediato


Il gruppo consiliare del Pd in Regione

È una bocciatura senza appello quella espressa dal gruppo assembleare del Partito Democratico sulla proposta di legge riguardante il bilancio regionale di previsione 2025-2027 che andrà in discussione a Palazzo Leopardi lunedì. Un giudizio negativo che, a meno di un anno dalla fine della legislatura, si estende all’intera azione di governo della giunta Acquaroli.

«Le Marche – esordisce la capogruppo Anna Casini – subiscono il totale disinteresse del governo Meloni. La legge di bilancio nazionale infatti non prevede alcuna risorsa: no Zes, no proroga del 110 per le aree terremotate e alluvionate, no zona franca urbana, no infrastrutture. Sottolineo che i 5 milioni che Acquaroli sbandiera sono da dividere con l’Umbria e non basteranno neppure a ricostruire un condominio. Acquaroli è l’anello debole della millantata filiera, inesistente nelle Marche e inesistente a Roma».

L’intervento dell’ex sindaco di Macerata Romano Carancini (a destra)

Cessione crediti fiscali

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

procedure celeri

«Quello che approderà la settimana prossima in aula – afferma Romano Carancini, relatore di minoranza del Documento di economia e finanza regionale – non è solo un bilancio di previsione, ma, inevitabilmente, sarà un bilancio politico dell’intero mandato del governo di Acquaroli. Un bilancio di cartone, finto e artefatto, che prova maldestramente a nascondere l’interminabile sequela di fallimenti e insuccessi che hanno costellato il cosiddetto Modello Marche. Tanto è vero che, al di là delle letture di parte, chiunque sia dotato di onestà intellettuale non potrà negare che in questi anni le Marche non solo non sono avanzate di un millimetro, ma in molti campi sono addirittura arretrate. Per averne conferma è sufficiente prendere le due principali voci di bilancio: la sanità e il trasporto pubblico locale. A meno di un anno dalla fine del mandato, ancora non è operativa la pseudo riforma riguardante la riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Dall’estate del 2022, quando venne approvata, la giunta regionale non è stata capace di varare l’atto aziendale che costituisce il fondamento della programmazione delle politiche sanitarie sui territori; un ritardo che è innegabilmente alla base delle inefficienze quotidiane che caratterizzano l’erogazione dei servizi ai cittadini, a partire dall’allungamento dei tempi delle liste di attesa. Sul trasporto pubblico locale, più che le serrate critiche svolte dal nostro gruppo, parlano le imbarazzate ammissioni dell’assessore Brandoni in commissione, sembra infatti che le Marche, già ultime tra le Regioni a statuto ordinario nella ripartizione del fondo nazionale, potrebbero addirittura scendere al di sotto dell’attuale misera quota del 2,17% assegnata dal governo. E non va meglio nello stanziamento di risorse proprie, pari a 9 euro ad abitante. Una politica miope che come sempre colpisce le fasce sociali più deboli: studenti, meno abbienti, anziani, pendolari. Un altro inquietante capitolo di questo interminabile libro degli errori e degli orrori firmato da Acquaroli è la questione dell’Aeroporto delle Marche. Ormai tutti sanno dello stucchevole caso Atim-Aeroitalia, ciò che invece è passata sottotraccia è la disastrosa situazione dello scalo marchigiano, surclassato in termini di arrivi e partenze di passeggeri dagli aeroporti concorrenti del centro Italia che hanno analoghe dimensioni. I dati relativi alla fase post Covid delineano una vera e propria Caporetto con Pescara, Perugia, e Rimini che crescono molto più di Ancona, dimostrando di avere prospettive di ulteriore sviluppo a noi purtroppo precluse, anche a causa perdite costanti fatte registrare a partire dal 2021: 3 milioni e 235 mila euro, 2 milioni e 24 mila euro e 1 milione 758 mila euro. Ma le cose non vanno meglio neppure su argomenti che, in maniera del tutto arbitraria, il centrodestra ritiene suoi terreni privilegiati. Basti pensare al taglio di 100mila euro, su 500mila, al fondo per le politiche di sostegno della famiglia; soldi redistribuiti nella famigerata tabella E, che quest’anno più che mai ha cannibalizzato il bilancio ed è divenuta il portafoglio elettorale dei consiglieri del centrodestra per elargire mancette e prebende in vista delle regionali del prossimo anno».

A rincarare la dose arriva Micaela Vitri. «Due annotazioni su temi che sto seguendo attentamente – dice Vitri – la prima riguarda il contributo di 40mila euro a Norcia per la candidatura a Capitale europea della Cultura 2033, in contrapposizione con il progetto della Provincia di Pesaro-Urbino presentato nel lontano gennaio 2020 a Matera da Matteo Ricci e Maurizio Gambini. Dopo aver snobbato e ostacolato Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, credo sia allucinante che la giunta Acquaroli sostenga la candidatura di un comune umbro, seppur meritevole per ciò che rappresenta sotto i profili storico e culturale. Per questo ho presentato un emendamento al bilancio che propone di destinare i 40mila euro di Norcia ai Comuni di Pesaro e Urbino, che metteranno in campo un progetto capace di promuovere le Marche a livello internazionale e attirare tanti turisti. La seconda annotazione riguarda la Fattoria della Legalità di Isola del Piano, alla quale la giunta precedente aveva destinato un finanziamento di 240 mila euro per la messa in sicurezza dell’immobile, che negli anni è stato sede di tanti progetti sull’educazione alla legalità per studenti, associazioni laiche e cattoliche, tanti giovani. Uno dei primi di Acquaroli, appena eletto Presidente della Regione, fu quello di eliminare il contributo di 240mila euro. Dopo i miei continui solleciti, anche tramite un’interrogazione discussa il 25 giugno in consiglio regionale, la giunta regionale prevede nel Bilancio di previsione 2025-2027 un contributo di 100mila euro per la ristrutturazione della Fattoria della Legalità a Isola del Piano. Solamente che, durante la discussione in commissione, sono stati approvati degli emendamenti di Rossi che hanno dimezzato il contributo destinato all’immobile. È un atto molto grave e per questo proporrò in aula di ripristinare il finanziamento di 240 mila euro».

Le conclusioni a cura della segretaria Chantal Bomprezzi. «Siamo molto preoccupati – finisce Bomprezzi – perché le Marche sono diventate la regione dei record negativi: aumenta la povertà, si spopolano le aree interne, chiudono le imprese, cresce la disoccupazione e la sanità è ridotta al collasso. Il tanto celebrato Modello Marche è praticamente ignorato dal governo Meloni che anzi sembra aver completamente dimenticato i nostri territori. La cosiddetta filiera istituzionale serve ormai solo ad assegnare poltrone. La vicenda del terremoto che ha colpito due anni fa le province di Ancona e Pesaro Urbino è emblematica: alle Marche sono stati assegnati appena 5 milioni di euro da dividere con l’Umbria. Solo briciole. Nel fantastico mondo di Ameloni, insomma, le Marche fanno Acqua-roli da tutte le parti. Noi siamo già al lavoro per costruire nel 2025 un’alternativa più inclusiva possibile a questa destra che calpesta i diritti, primi fra tutti quelli delle donne, che taglia il sociale e lascia indietro i più deboli. Lo stiamo facendo con un partito unito, con i tavoli di lavoro, con la commissione per il programma, e con una mobilitazione che lanceremo con le nostre federazioni e i nostri circoli».



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui