Nella seduta di venerdì 20 dicembre la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza il disegno di legge sul Bilancio 2025. Ora il testo passa per l’approvazione definitiva al Senato che dovrà approvarlo entro il 31 dicembre. Bonus edilizi: decurtati i lavori sulle seconde case, restano in piedi per il 2025 Bonus Casa ed Ecobonus al 50%. Tagli per i tetti di spesa per chi ha reddito complessivo superiore a 75mila€.
Senza sorprese la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
La Camera approva
Larga la maggioranza: 204 voti favorevoli, 110 contrari e 6 astenuti. In precedenza la Camera aveva approvato la mozione di fiducia posta dal Governo sullo stesso ddl. Anche qui larga la maggioranza: 211 sì e 117 no. Ora il provvedimento, praticamente blindato, passa al Senato per l’approvazione definitiva entro il 31 dicembre. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.
Bonus edilizi
Sostanzialmente i lavori in Commissione Bilancio hanno approvato il testo presentato dal governo a fine ottobre, di cui avevamo prontamente dato conto qui. Le proposte sui bonus edilizi erano state racchiuse nell’articolo 8 “Detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici”. L’Ecobonus resta al 50% solo per le prime case per scendere al 36% nel 2026 e 2027. Per le seconde case l’aliquota è del 36% per il 2025 e scenderà al 30% nel 2026 e 2027. Anche il Bonus Casa rimane per il 2025 al 50% di aliquota solo per le prime case, con un tetto di spesa di 96mila€. Negli anni successivi scenderà al 36% per il 2026 e 2027. Per le seconde case il Bonus Casa sarà del 36% nel 2025 per scendere al 30% nei due anni successivi.
La sorpresa
La novità per Ecobonus e Bonus Casa e altre agevolazioni è rappresentata dal tetto di spesa dipendente dal reddito e dalla situazione familiare (numero dei figli). Questo per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro. Altra sorpresa, ma lo prevedeva da tempo l’UE, è l’eliminazione delle agevolazioni per “gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili”. Via libera però alle caldaie ibride.
EB
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