Pescatore accusato di minacce e calunnia dopo l’occupazione della sua casa
Pescatore algherese, denunciò l’occupazione della sua casa ma finì a processo per calunnia e minacce: assolto. Nel 2016 un pescatore corallaro di Alghero, si trovò coinvolto in una vicenda che lo portò a denunciare due cittadini romeni per l’occupazione abusiva della sua casa. Una casa popolare di proprietà pubblica di cui era affittuario-assegnatario. Durante il rientro a casa, dalla quale fu assente per un periodo dopo essere stato ricoverato per un infarto, trovò le finestre aperte e temette che dei ladri fossero entrati. Ma verificò che l’intenzione delle persone all’interno della casa non era quella di rubare, ma di abitare lì.
Sembrava inizialmente una disputa civile, ma in seguito al pescatore arrivò l’accusa di minacce e calunnia da parte di uno degli occupanti, che sosteneva di essere un inquilino legittimo – in nero – e non un occupante abusivo.
L’algherese, che aveva presentato una denuncia per occupazione abusiva e danneggiamento della proprietà, si trovò accusato di calunnia aver mentito e di minacce, perché, a detta dei romeni, aveva esagerato. Come riporta La Nuova Sardegna, nonostante il pubblico ministero avesse richiesto una condanna per le minacce, e una assoluzione per la calunnia, il giudice Claudia Sechi ha accolto la richiesta del suo difensore, e ha assolto l’uomo da entrambe le accuse, ritenendo che non ci fossero prove sufficienti per una condanna.
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