Perché un percorso come quello offerto dagli ITS non dovrebbe avere pari dignità rispetto a un titolo universitario?
Con la circolare n. 98 del 25 novembre 2024, l’INPS ha fornito istruzioni ufficiali sul riscatto dei periodi formativi svolti presso gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) ai fini pensionistici. E questa misura riconosce il valore dei percorsi di formazione terziaria tecnica professionalizzante, introdotti dalla legge n. 99 del 15 luglio 2022.
Una formazione riconosciuta anche a fini previdenziali
Gli ITS Academy rappresentano un’alternativa rispetto al percorso universitario, offrendo corsi biennali o triennali finalizzati alla formazione di tecnici superiori con competenze spendibili nel mondo del lavoro. Secondo l’INDIRE, sono attive 147 Fondazioni ITS con circa 48mila studenti iscritti.
La circolare prevede che i diplomi ITS possano essere riscattati per periodi privi di copertura previdenziale, come accade per i titoli universitari. Il riscatto è subordinato ai seguenti requisiti:
- I diplomi devono essere rilasciati in conformità con la legge n. 99/2022.
- L’ITS Academy deve risultare accreditato, in fase temporanea o definitiva.
- I corsi devono rispettare gli standard minimi previsti dal sistema EQF (quarto o sesto livello) con durata di almeno quattro o sei semestri.
Modalità operative e periodo transitorio
La gestione delle richieste seguirà le regole dei percorsi universitari disciplinati dal D.Lgs. n. 184/1997. Gli ITS Academy dovranno certificare la durata e la validità legale dei percorsi.
È previsto un periodo transitorio di tre anni, durante il quale anche gli ITS già operativi prima della legge del 2022 potranno ottenere l’accreditamento temporaneo. Saranno riscattabili anche i titoli rilasciati prima della riforma, purché gli istituti rispettino i criteri indicati.
Un passo avanti per la dignità della formazione tecnica
L’introduzione del riscatto pensionistico per i diplomi ITS Academy è un riconoscimento importante per questi istituti. Guido Torrielli, presidente di Rete ITS Italia, ha dichiarato che questa misura rafforza la dignità degli ITS come alternativa all’università, in qualità di percorsi da non considerarsi di serie B.
“L’opportunità di riscattare ai fini pensionistici i percorsi ITS Academy conferma la validità del nostro modello educativo”, ha aggiunto il presidente, sottolineando l’importanza dei fondi previsti dal PNRR per lo sviluppo del sistema ITS.
Requisiti per il riscatto: focus sulle aree tecnologiche
Le figure professionali formate dagli ITS si inseriscono in settori come:
- Efficienza energetica;
- Mobilità sostenibile;
- Tecnologie per il made in Italy;
- ICT;
- Tecnologie per turismo e beni culturali;
- Nuove tecnologie per la vita.
Fino a nuovi decreti, le aree restano quelle definite dal D.P.C.M. del 25 gennaio 2008.
Procedure e calcolo del riscatto
Come per gli anni universitari, il riscatto riguarda solo i periodi di frequenza conformi alla durata legale del corso. I periodi fuori corso non sono ammissibili.
La procedura si effettua tramite il servizio telematico dell’INPS con credenziali SPID, CIE o CNS. I contributi versati sono fiscalmente deducibili ai fini IRPEF o detraibili al 19% per soggetti a carico. Con questa circolare, il riscatto dei percorsi ITS Academy conferma l’importanza di un sistema integrato con il mercato del lavoro, rispondendo alle esigenze di crescita del Paese.
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