Finanziaria in Consiglio, bilancio tra sanità e mancette spunta il giallo sulle vongolare. Un emendamento proroga di un anno gli areali di pesca ma la Regione non lo sa #finsubito prestito immediato

ANCONA La sanità rimane l’asso pigliatutto. Il trasporto si difende bene e quello nei cieli vede pure un upgrade delle risorse. Ampio spazio alla difesa del suolo e alle arterie stradali. Queste le voci macro di un Bilancio di previsione 2025/2027 inevitabilmente ingessato – ormai gli enti locali gestiscono una manciata di spicci – che però non rinuncia al consueto cadeau natalizio distribuito in lungo e in largo sul territorio. 

I regali di Natale

Quell’ormai famosa Tabella E che mette insieme un cospicuo pacchetto di mancette per finanziare un po’ di tutto: dalle celle frigo alle bocciofile. Il bilancio ed i suoi emendamenti hanno completato l’iter istituzionale con il disco verde della commissione Affari istituzionali. Ora manca solo il sigillo del voto in Consiglio regionale previsto lunedì 23, giusto in tempo per gli auguri di Natale. Un brindisi che potrebbe andare di traverso a Isola del Piano, il comune del Pesarese che ospita la Fattoria della legalità, simbolo marchigiano della lotta alla criminalità organizzata. Dall’ultimo bilancio erano spariti i 240mila euro stanziati per la sua riqualificazione. «Quando ci sarà l’occasione il contributo verrà reinserito nel Bilancio», aveva promesso il governatore Acquaroli. E in parte, la promessa l’ha mantenuta: per il 2025 la giunta aveva messo 100mila euro. Meno della metà della cifra, ma comunque un inizio. Poi però, nel passaggio in commissione, dal plafond sono stati sfilati altri 10mila euro andati al comune di Monte Cerignone per l’acquisto di un mezzo di manutenzione stradale.

La manina

Ma la vera sorpresa quest’anno l’ha regalata un emendamento sulle vongolare di cui Palazzo Raffaello era all’oscuro. La “manina” in salsa marchigiana ha però un nome e un cognome: quelli del presidente della commissione Affari istituzionali, il leghista Renzo Marinelli. L’emendamento vale l’ennesima proroga dello status quo, con nuova scadenza al 31 dicembre 2025. Questo nonostante lo scorso anno tutta la maggioranza avesse giurato e spergiurato di non ricorrere mai più a rinvii. E infatti in commissione la capogruppo forzista Marcozzi non l’ha votato, in aspra polemica con Marinelli. Ma la cosa assurda non è il duello tra Lega e FI, che ormai sono il lite costante ad ogni livello: il fatto insolito è che Acquaroli non era stato informato di questa iniziativa. Se qualcuno lo avesse avvertito, avrebbe spiegato che gli uffici regionali sono ad un passo dal licenziare una proposta di prospettiva medio-lunga per dare un po’ di pace al settore che da anni è in guerra sui confini degli areali. La proposta – da presentare al comparto entro la fine dell’anno – prevede il mantenimento degli attuali areali, con verifiche a cadenza regolare del pescato.

Sanità&trasporti

Al netto delle bizzarrie e dei divertissement tra i capitoli che drenano più risorse ci sono come sempre la sanità e i trasporti. Nel primo caso parliamo, tra le altre cose, di 42 milioni di euro per l’adeguamento normativo delle strutture sanitarie in corso di realizzazione, 10 milioni per il nuovo ospedale di Fermo e 13.450.000 euro per il nuovo Inrca. Quanto ai trasporti, vale la pena sottolineare l’aumento dei fondi per i voli di continuità territoriale, che passano da 11.708.000 euro a 18.131.000 euro nel triennio. Upgrade che fa il paio con il raddoppio dello stanziamento statale. Sperando basti a far finalmente decollare un servizio partito decisamente con il piede sbagliato.