La fine dei contanti è vicina: il Governo stringe la morsa e stavolta non ci saranno scappatoie, un colpo durissimo per tutti.
I contanti, ah i vecchi cari contanti. Sembrano essere sempre stati lì, nel portafoglio, nella borsa, nelle tasche dei jeans, magari sgualciti e dimenticati. Ma negli ultimi anni qualcosa sta cambiando, e pure in fretta. Con le nuove app di pagamento e le carte contactless, molti di noi stanno abbandonando il denaro fisico senza nemmeno accorgersene. E sì, perché è semplicemente più comodo.
Non si parla solo di velocità e praticità. I pagamenti digitali sono anche più “puliti”, se così si può dire. Eliminano di fatto certe pratiche poco chiare come l’evasione fiscale o il riciclaggio. Ed è chiaro che i governi, Italia inclusa, hanno tutta l’intenzione di stringere il cerchio. Lo scopo? Rendere tutto più trasparente, più controllabile. Insomma, meno spazio per i furbetti e gli affari loschi.
Eppure, per molti il contante rimane una sorta di sicurezza, una piccola libertà personale. Soprattutto chi è cresciuto usando solo banconote e monete, fatica a fidarsi completamente dei pagamenti digitali. E poi ci sono i timori legati alla privacy, alle truffe online… non è tutto rose e fiori. Questo cambiamento non è così semplice come sembra.
La verità è che, volenti o nolenti, ci stiamo avvicinando a un mondo dove il contante sarà sempre più raro. E per chi non mastica molto la tecnologia? Beh, il rischio è di rimanere indietro. Sarebbe il caso di pensare anche a loro mentre si spinge per questa rivoluzione senza contanti. Un po’ di equilibrio, insomma.
Nuove misure per controlli e sequestri
Ecco quindi che il Governo si muove deciso. Si parla di nuove regole per chi entra o esce dall’Italia con almeno 10mila euro in contanti. La dichiarazione diventa obbligatoria e non sono ammessi errori. Basta un’informazione sbagliata, anche solo una distrazione, e sono guai.
La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane avranno pure un nuovo “superpotere”: potranno trattenere i soldi se c’è anche solo il sospetto di irregolarità. E attenzione, non importa se si tratta di somme inferiori ai 10mila euro. Questa misura può durare fino a 30 giorni, e nei casi più “spinosi”, anche fino a 90 giorni. Praticamente un mese e mezzo senza vedere i tuoi soldi.
Sanzioni più severe per violazioni
E come se non bastasse, le multe diventano più salate. Se finora te la cavavi con una sanzione di 300 euro, preparati perché ora si parte da un minimo di 900 euro. Non proprio una passeggiata. Inoltre, il limite per il sequestro dei contanti è sparito. Ora possono prendersi fino al 100% della somma che supera i limiti. Ah, e il massimo arriva a cifre che fanno girare la testa: fino a un milione di euro.
Ecco, pure il concetto di “denaro contante” non è più lo stesso. Non si parla solo di banconote e monete, ma anche di assegni, vaglia, carte prepagate. Sembra chiaro che l’obiettivo finale sia creare un sistema che chiuda ogni scappatoia. Insomma, il messaggio è semplice: meno contante in giro, meno problemi da risolvere.
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