Santa Giusta Energia solare e guano: i pannelli solari installati sul tetto del municipio sono diventati piccionaie e adesso il Comune dovrà spendere quasi novemila euro per smaltire lo strato di escrementi lato sulle tegole e non solo. Già, perché la consistente colonia di piccioni che si è insediata sul tetto del Comune oltre ad aver eletto a residenza stabile lo spazio tra pannelli solari e tetto, non sta certo immobile, ma si sposta zampettando e svolazzando sull’intera copertura del palazzo dell’amministrazione, depositando spesso e volentieri i propri escrementi dentro le grondaie, arrivando quasi a tapparle, con conseguenze deleterie per l’edificio.
Il comune deve quindi correre ai ripari, affidando ad una ditta specializzata di Marrubiu la bonifica del tetto e l’installazione di dissuasori per allontanare i volatili. Fin dall’installazione dei pannelli i piccioni avevano scoperto che sotto quell’intercapedine avrebbero trovato un sicuro riparo, eleggendola per questo a residenza. Tanto è vero che già tra il 2018 e il 2019 era stato necessario procedere allo smontaggio e al riposizionamento dei pannelli fotovoltaici per ripulire la copertura e posizionare delle reti per impedire il ritorno degli uccelli. Nonostante ciò, i piccioni erano tornati, mostrando neppure tanto imprevedibili capacità di adattamento e soprattutto tenacia, per nulla rassegnati a perdere il loro rifugio in centro e con vista sulla laguna, come si legge nella determina firmata dal responsabile del settore Tecnico, l’architetta Emanuela Figus: «Purtroppo con il tempo sono riusciti a trovare un varco, nidificando e creando una vera e propria colonia, con conseguente notevole formazione di guano tra la copertura e i pannelli». Insomma, sotto l’impianto fotovoltaico i piccioni si sono trovati talmente bene che si sono abbondantemente riprodotti.
Al di là dalle facili battute che potrebbero scaturire sulla totale compatibilità ambientale di questi impianti, non a caso per la produzione di energia pulita, tanto da non ostacolare, ma anzi favorire la permanenza e la proliferazione dell’avifauna locale, avere una colonia di piccioni di quelle proporzioni sul tetto, ancor più come in questo caso, di una struttura dove ci sono uffici aperti al pubblico con personale che ci lavora, comporta non pochi problemi. Scrive infatti l’architetta a proposito dei piccioni: «Sono risapute le conseguenze che portano il loro stazionamento nel tempo, quali malattie, parassiti, nonché l’intasamento dei canali di gronda con conseguenti danni alla copertura e parti sottostanti». Da qui l’affido del «servizio di pulizia straordinaria e smaltimento guano dei piccioni dalla copertura casa comunale». Oltre a pulire e sanificare il tetto e smaltire il guano rimosso, bisognerà posizionare dei nuovi dissuasori che, in Comune si augurano, si rivelino più efficaci dei precedenti. Altrimenti i piccioni, torneranno.
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