L’Unione europea accelera nella realizzazione della nuova costellazione di satelliti Internet Iris2, considerata la risposta europea a Starlink di Elon Musk. La Commissione europea ha firmato infatti il contratto di concessione per Iris 2, infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite, con il consorzio SpaceRise, per sviluppare, distribuire e gestire il nuovo sistema che prevede una rete di 290 satelliti.
Si tratta di un’iniziativa con la quale la Ue mira a posizionarsi nella gestione dei sistemi satellitari in cui attualmente spadroneggia Starlink di Elon Musk (circa 6500 satelliti in orbita). Iris, nello specifico, è un sistema multiorbitale di centinaia di satelliti, che opererà a piena capacità entro il 2027.
Il consorzio SpaceRise comprende tre importanti operatori europei di reti satellitari, Sea Sa, Eutelsat Sa e Hispasat Sa, sostenuti da subappaltatori europei dell’ecosistema satcom. I partner chiave includono Thales Alenia Space, Ohb, Airbus Defence and Space, Telespazio ( Leonardo/ Thales), Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales Six.
Il terzo programma faro dell’Ue
Dopo i programmi Galileo (servizio di posizionamento satellitare) e Copernicus (monitoraggio del pianeta e dell’ambiente), Iris2 rappresenta il terzo programma faro dell’Ue, progettato per affrontare le sfide urgenti a lungo termine in materia di sicurezza, protezione e resilienza. Per la vice presidente della Commissione europea Henna Virkkunen, «questa costellazione all’avanguardia proteggerà le nostre infrastrutture critiche, collegherà le nostre aree più remote e aumenterà l’autonomia strategica dell’Europa».
Il contratto
Il contratto di concessione di 12 anni stabilisce un solido partenariato pubblico-privato, per consentire servizi di connettività sia governativi che commerciali entro il 2030. L’Unione europea funge da cliente di riferimento per i servizi; i finanziamenti proverranno da investimenti pubblici della Ue e dell’Agenzia spaziale europea, insieme a investimenti privati del consorzio SpaceRis. Per garantire la sostenibilità finanziaria, la Commissione assumerà impegni di bilancio iniziali nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale. I futuri finanziamenti oltre il 2027 saranno subordinati all’adozione di programmi successivi da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, unitamente alla disponibilità di stanziamenti.
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