di Maria Francesca Oliverio Scali
Al Presidente Regione Sicilia
Scusi il disturbo, sono una docente di scuola elementare da oltre 20 anni supplente precaria quest’anno destinata a Isola di Salina, come sicuramente di sua conoscenza da qualche giorno la Compagnia (unica) di trasporto Liberty Lines ha deciso di bloccare ogni tipo di agevolazioni aumentando a dismisura il costo di eventuale abbonamento.
Solo per andare a lavorare spendo solo di biglietto giornaliero € 52,00 oltre il costo di noleggio di autovettura noleggiata a Salina per un costo stimato mensile di € 1.350 circa. Come sicuramente si evince la spesa è insostenibile considerato che il mio stipendio netto si agirà intorno a € 1500 mensili.
Desidero sapere se esiste la possibilità a breve di una risoluzione, La Liberty Lines addossa tutte le colpe alla Regione Sicilia, ma so bene che non è così. La verità che la Ditta Liberty ha monopolizzato le tratte con le isole imponendo costi e servizi non consoni al fabbisogno di noi pendolari ma solo al Suo fabbisogno economico.
Auspico che dopo aver letto questa mia missiva mi risponda con celerità e mirando ad una risoluzione tempestiva.
La Regione Sicilia risolva il problema definitivamente. Cordiali Saluti.
Si accavallano le reazioni politiche…
«Ormai un lontano ricordo i tempi in cui l’assessore Aricò diceva che le isole minori si dovevano chiamare “isole di Sicilia” perché gli isolani non erano da considerarsi cittadini di serie B. Oggi il Governo ha nuovamente bloccato un mio tentativo di far finanziare in legge di stabilità le agevolazioni per i collegamenti tra le isole e per i dipendenti pubblici che vi si recano per prestare pubblico servizio».
L’amara considerazione della deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, fa da cornice allo sconsolante quadro dei problemi infrastrutturali dei porti delle isole minori e dei disagi quotidiani legati a corse ed orari che non corrispondono alle esigenze della comunità e che condizionano pesantemente il diritto alla mobilità, il diritto allo studio, il diritto alla salute. Ad aggravare la situazione sull’isola di Favignana l’ennesima rottura della passerella di approdo sul molo del porto.
«Non rinuncerò a far valere i diritti degli isolani. Già la scorsa settimana, dopo l’audizione in IV Commissione dell’amministrazione comunale di Favignana – ricorda la deputata –, ho depositato una proposta di risoluzione per impegnare il Governo Regionale a garantire la manutenzione e l’ammodernamento delle infrastrutture portuali. Sulle agevolazioni introdotte negli anni il Governo sta facendo dietrofront, come se le isole fossero solo mete turistiche e non luoghi in cui vivono dei siciliani che possono raggiungerle solo via mare, senza che via siano alternative di trasporto».
«In assenza di azioni concrete – conclude Ciminnisi – il Governo dovrà assumersi davanti agli isolani la responsabilità di aver ignorato le loro legittime aspettative di essere considerati siciliani al pari degli altri».(tp24.it)
“L’Assessorato ai Trasporti della Regione Siciliana deve attivarsi immediatamente per reperire i fondi necessari a garantire le tariffe agevolate ai pendolari delle Isole Eolie, un diritto fondamentale per tutti coloro che ogni giorno affrontano i costi e le difficoltà degli spostamenti via mare”. Lo dice Calogero Leanza, parlamentare regionale del Partito Democratico.
“La riduzione delle risorse destinate al sostegno della mobilità marittima e la conseguente cancellazione delle tariffe agevolate – aggiunge – rischia di penalizzare duramente studenti, lavoratori e famiglie residenti nell’arcipelago e rappresenta un grave colpo per l’economia locale e per il diritto alla mobilità dei cittadini eoliani condannati ad una marginalità ancora più accentuata. L’assessore ai Trasporti – conclude Leanza – predisponga urgentemente le misure necessarie per trovare soluzioni sostenibili e garantire la continuità delle agevolazioni tariffari”.
Safina, Giangrasso e Casano (PD): “Non solo il ripristino immediato, ma fondi adeguati e duraturi per il 2025 e oltre. Basta umiliare le isole minori”
“Prima la mancata proroga delle corse da e per le isole minori fino a fine ottobre per l’assurda ragione di fondi non trovati. Ora, lo stop alle agevolazioni sui trasporti marittimi da qui a fine anno riservate ai lavoratori pubblici e privati che operano negli arcipelaghi siciliani, dovuto all’esaurimento dei fondi regionali destinati a questa misura. Ma che gioco stanno facendo Schifani e il suo governo? E il diritto all’insularità che fine ha fatto? Non ci basta un intervento tampone: vogliamo il ripristino immediato delle agevolazioni fino a fine anno e pretendiamo che nella prossima finanziaria siano stanziate risorse adeguate e certe per il 2025 e per gli anni successivi,” dichiara con fermezza il deputato regionale Dario Safina.
Safina attacca il governo regionale con parole dure, definendo la situazione una dimostrazione di “mancanza di visione e irresponsabilità totale”. Per il deputato regionale, la sospensione delle agevolazioni rappresenta “un atto scellerato che penalizza lavoratori e famiglie già messe in difficoltà da collegamenti insufficienti e disservizi cronici”.
Pietro Giangrasso, consigliere comunale di Favignana, si unisce alla denuncia, sottolineando: “Non si tratta solo di un diritto, ma di una questione di sopravvivenza per le nostre isole. Ogni lavoratore, pubblico o privato, che si muove tra le Egadi e la terraferma contribuisce alla vitalità economica e sociale del territorio. Sospendere queste agevolazioni significa colpire al cuore le nostre comunità”.
Angelo Casano, consigliere comunale Dem di Pantelleria, aggiunge un ulteriore punto critico: “Anche i lavoratori che sono residenti nelle isole e lavorano a Trapani dovrebbero godere parimenti degli sconti. Attualmente, chi viene da Palermo o Trapani usufruisce delle agevolazioni ed è giusto in un’ottica di attrattività per portare lavoratori sull’isola. Tuttavia, un pantesco che lavora a Trapani non beneficia dello stesso trattamento. È necessario garantire equità: le agevolazioni devono funzionare in entrambe le direzioni”.
I tre rappresentanti evidenziano che, sebbene nella finanziaria 2025 siano stati stanziati fondi per la continuità territoriale, questi risultano pari a quelli previsti per il 2024 e quindi del tutto insufficienti a coprire le esigenze reali delle isole minori. A peggiorare la situazione, non è stata prevista alcuna agevolazione per gli spostamenti tra le isole di arcipelaghi come le Egadi, lasciando i residenti completamente privi di supporto per i collegamenti interni. Inoltre, Safina, Giangrasso e Casano denunciano che, al momento, non è stato stanziato alcun fondo per il 2026, una scelta che compromette la possibilità di una pianificazione seria e strutturata per garantire la continuità territoriale nel lungo periodo.
Concludendo, Safina, Giangrasso e Casano chiedono un’azione immediata e strutturale: “Non accetteremo promesse vuote o interventi parziali. Servono fondi adeguati non solo per il 2025 ma anche per il 2026 e per garantire una continuità territoriale equa e sostenibile nel lungo termine. È necessario prevedere risorse aggiuntive per i collegamenti interni degli arcipelaghi, essenziali per la coesione sociale ed economica delle isole. Se il governo regionale continuerà a ignorare le nostre richieste, non esiteremo a portare questa battaglia su ogni tavolo politico e mediatico”.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
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in esclusiva per “Il “Notiziario”. Inviata speciale a Palermo per l’intervista al deputato regionale del Pd Calogero Leanza, vice preside …
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8 OTTOBRE 2024
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