Il governo guidato da Giorgia Meloni ha predisposto una serie di emendamenti alla Manovra 2025 che, in alcuni casi, vanno fortemente a modificare quanto previsto nella bozza del testo che fin qui abbiamo avuto modo di conoscere. Gli interventi sono stati previsti tutti in un maxi emendamento, al momento ancora non definitivo come tutte le altre misure che interessano la Legge di Bilancio, ma che potrebbe presto trovare concretezza nella realtà. Tra le modifiche previste c’è quella del bonus da 500 euro per le attività extrascolastiche che, nella sua nuova versione, vede ridursi considerevolmente la platea dei beneficiari rispetto alla prima stesura e, molto probabilmente, anche l’importo.
Ridimensionato il bonus per le attività extrascolastiche
Il bonus da 500 euro per le attività extrascolastiche è stato pensato dal governo di Giorgia Meloni per fornire assistenza economica alle famiglie che hanno figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni che intendono sostenere pratiche sportive e ricreative a pagamento. Quanto detto fin qui non cambia nella nuova versione del bonus, mentre a essere modificati al ribasso sono i requisiti di accesso alla misura.
Se nella versione originaria il bonus era pensato per tutti coloro che, in aggiunta ai requisiti prima esposti, avevano una soglia Isee inferiore o uguale a 35mila euro, con l’emendamento tale limite scende a 15mila euro. Il taglio è netto e considerevole, andando di fatto a ridurre moltissimo la platea di potenziali aventi diritto e lasciando a bocca asciutta tutte le famiglie con un Isee compreso tra i 15mila e i 35mila euro.
Gli importi 2025
Non è chiaro al momento se a essere ridotta sarà anche la copertura a sostegno dell’intervento. Inizialmente erano stati previsti 30 milioni di euro per il 2025 provenienti dal Fondo dote famiglia. In attesa di avere conferme in tal senso, non è da escludere che possano essere stanziate meno risorse in virtù della minore platea di beneficiari, così come occorrerà aspettare ancora per capire se l’assegno sarà effettivamente di 500 euro o verrà prevista anche una riduzione dell’importo. Non ancora note, inoltre, le modalità di presentazione della domanda e le scadenze, con tutti questi dettagli che, da prassi, dovranno essere decisi in un decreto successivo all’approvazione della Manovra 2025.
Il bonus per le scuole paritarie
Sempre in tema di figli e scuola, nel maxi emendamento alla Legge di Bilancio 2025 del governo Meloni figura anche una riduzione del fondo per le scuole paritarie. Solo qualche settimana fa, lo si ricorda, era circolata l’ipotesi per la quale sarebbero potuti essere stanziati 100 milioni di euro per le scuole private (paritarie).
La notizia aveva da subito attirato molte critiche, specie dal comparto della scuola pubblica e da parte delle forze politiche d’opposizione. Forse anche per rispondere alle pesanti accuse di privilegiare la formazione paritaria rispetto a quella pubblica, il governo ha deciso di rivedere al ribasso il proprio intervento, con il fondo che, dagli annunciati 100 milioni di euro, arriva nel 2025 a 50 milioni di euro. Oltre al dimezzamento, l’esecutivo ha previsto che fondi possano essere garantiti anche negli anni successivi al 2025, con 10 milioni all’anno che, dal 2026, verranno garantiti in pianta stabile.
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